Il sovescio (noto anche come concimazione verde) è un’antica pratica agraria che, dopo essere stata relegata, o quasi, nel dimenticatoio, è prepotentemente tornata d’attualità grazie ai vari vantaggi che con essa si possono ottenere. I principali sono:
- arricchimento della materia organica nel terreno
- rallentamento dei fenomeni erosivi
- conservazione del contenuto di azoto nitrico presente nel suolo
- miglioramento della struttura fisica del terreno
- aumento delle riserve idriche nei terreni più siccitosi.
L’effetto principale dell’operazione rimane comunque il primo; di fatto, con il sovescio si è in grado di concimare adeguatamente il terreno, anche se non si ha disponibilità di letame.
Il sovescio è una pratica che è consigliata nell’agricoltura convenzionale ed è fortemente raccomandata nell’agricoltura biologica; essa consiste essenzialmente nella coltivazione di determinate piante, vedasi paragrafo successivo, che devono essere sfalciate quando si trovano nel momento del loro massimo sviluppo. Pur trattandosi di una tecnica piuttosto semplice richiede una certa attenzione in tutti i passaggi che la caratterizzano, a partire dalla scelta delle piante più adatte fino ad arrivare al momento dell’incorporamento nel terreno della biomassa ottenuta.
Sovescio – Le colture più adatte
Le colture più idonee alla pratica del sovescio sono quelle che consentono, oltre a un notevole arricchimento del terreno di coltura, una rapida copertura del suolo di coltivazione e una produzione della massima quantità di biomassa nel periodo di tempo che si ha a disposizione, ovvero quello che va dall’interramento delle piante da sovescio a quello dell’impianto delle colture destinate a beneficiare degli effetti del sovescio stesso. Una scelta errata delle piante può vanificare tutti gli sforzi fatti.
Tutti gli addetti ai lavori concordano sul fatto che le piante più adatte alla realizzazione del sovescio appartengono a tre grandi famiglie: Leguminose (anche Fabacee), Crucifere (anche Brassicacee) e Graminacee (anche Poacee).
Le Leguminose sono piante che più di molte altre arricchiscono il terreno di azoto (tanto che possono tranquillamente rimpiazzare in toto i fertilizzanti a base di questo elemento); peraltro fanno parte di questa famiglia diverse specie caratterizzate da un notevole grado di adattabilità ai vari tipi di clima e di terreno; Leguminose particolarmente adatte al sovescio sono la favetta, il lupino, la lupinella, il pisello da foraggio, la soia, il trifoglio incartato e la veccia. Si tende, di norma, ad associare le Leguminose alle Graminacee.
Le Crucifere sono fra le piante più adatte a produrre in tempi brevi un notevole quantitativo di biomassa; sono la scelta ideale per il sovescio quando si intende migliorare le caratteristiche di terreni eccessivamente “magri” in quanto eccessivamente sabbiosi oppure per rendere più leggeri e arieggiati i terreni argillosi; fra le Crucifere più idonee al sovescio vi sono la colza, il ravizzone e la senape.
Le Graminacee, come accennato in precedenza, sono generalmente abbinate alle Leguminose allo scopo di incrementare i vantaggi offerti dalle due famiglie; le Graminacee, tanto per fare un esempio, sono in grado di offrire alle Leguminose una certa protezione dalle rigide temperature che caratterizzano i mesi invernali, mentre le Leguminose, piante che hanno una certa resistenza alla siccità dei mesi più caldi, ombreggiano il terreno facendo sì che vi sia una minore dispersione dell’umidità necessaria alle Graminacee. Esistono vari tipi di associazioni fra queste due famiglie di piante, fra le più utilizzate vi sono quella tra avena e veccia e quella tra avena, veccia e pisello da foraggio.
Sovescio – Quando farlo
Il sovescio può essere fatto in diversi periodi e per differenti motivi.
Quando si vuole migliorare la fertilità dell’orto o quella di una parte di terreno attualmente incolto che si desidera destinare alla coltivazione dei prodotti orticoli si può effettuare un sovescio con una pianta leguminosa oppure con una leguminosa associata a una graminacea.
Il sovescio può essere effettuato dopo il raccolto di una coltura principale e prima di procedere con nuove semine; se il terreno verrà lasciato libero per un certo periodo di tempo si può effettuare un sovescio abbinando una graminacea e una leguminosa; se invece i tempi sono ristretti è opportuno seminare una crucifera dallo sviluppo rapido.
Il sovescio è indicato anche prima di procedere con una coltura principale; serve ad arricchire e a preparare al meglio il terreno di coltivazione; a seconda dei tempi a disposizione si potranno abbinare una graminacea e una leguminosa oppure, se bisogna accelerare i tempi, si potrà fare ricorso alla semina di una crucifera.

Le piante più adatte alla realizzazione del sovescio appartengono a tre grandi famiglie: Leguminose (anche Fabacee), Crucifere (anche Brassicacee) e Graminacee (anche Poacee).
Lo sfalcio
Le colture da sovescio andranno sfalciate nel momento in cui giungeranno al loro sviluppo massimo, quando cioè sono in piena fioritura. Nel caso delle leguminose è però opportuno effettuare lo sfalcio con alcuni giorni di anticipo; ciò farà si che una parte dell’azoto contenuto nei tubercoli delle radici sia sfruttato per far maturare i semi.
Una delle ragioni per la quali è opportuno sfalciare le piante durante la fioritura è legato al fatto che in questa fase il loro fusto non è ancora troppo duro e legnoso; infatti, se gli steli sono eccessivamente duri, sarebbe necessario troppo tempo per la loro degradazione.
Una volta effettuato lo sfalcio delle piante, queste dovranno restare sul terreno per alcuni giorni dopodiché potranno essere interrate tramite vangatura. Le piante non vanno interrate troppo profondamente, in particolar modo se il terreno è di tipo argilloso; una profondità eccessiva, infatti, rallenterebbe la decomposizione della biomassa.
In linea di massima, affinché il sovescio assolva al meglio alle sue funzioni, è opportuno che tra lo sfalcio delle piante e la semina delle colture trascorra almeno un mese se ci troviamo nel periodo estivo o un lasso di tempo ancora più lungo durante altri periodi.
Una raccomandazione importante: prima di procedere con il sovescio è opportuno lavorare profondamente il terreno destinato ad accoglierlo.