La semina del peperoncino richiede accortezze specifiche a seconda della varietà che si intende coltivare. Ne esistono molte, diverse per forma, colore e grado di piccantezza, e le varietà più piccanti richiedono di essere seminate in luoghi caldi e soleggiati, perciò a volte è meglio coltivarli in semenzaio riscaldato.
Quando si semina il peperoncino?
Il periodo di semina del peperoncino è compreso tra gennaio e aprile, il mese preciso dipende dalla varietà che si vuole piantare. Il peperoncino cresce meglio nel Sud Italia, dato che è una pianta abituata a climi caldi, infatti molte varietà provengono dall’America Latina, ma può crescere anche nelle regioni del Nord, seppure più lentamente. Per questo nelle regioni più fredde non è consigliabile seminare il peperoncino troppo tardi, come ad aprile, altrimenti si rischia che arrivi l’inverno prima che i frutti siano maturati, se il clima non è abbastanza caldo e soleggiato. Per esempio, i peperoncini Habanero hanno tempi di maturazione lunghi, perciò devono essere seminati a gennaio. Seminando a gennaio o febbraio non si potrà in ogni caso trapiantare prima che le temperature siano stabilmente oltre i 15 gradi, anche di notte, bisogna quindi disporre di una growbox in cui tenere la piantina per qualche mese.
Al Sud invece e in generale nelle zone in cui la primavera porta già il caldo, è possibile seminare i peperoncini direttamente in piena terra da marzo.
Affinché la maturazione dei frutti avvenga correttamente, è necessario in entrambi i casi seminare in tempo per arrivare a giugno-luglio con piantine già sviluppate.
Per quanto riguarda le fasi lunari, la credenza contadina vuole che la luna crescente sia favorevole alla coltivazione degli ortaggi i cui si mangiano i semi e i frutti, come il peperoncino. Per la coltivazione in casa, ovviamente, non ha senso considerare la luna.
Come seminare
La semina del peperoncino può essere fatta con semi acquistati oppure con semi estratti da un peperoncino raccolto l’anno prima e conservato adeguatamente.
Per la semina in casa si inizia riempiendo dei vasetti con terriccio adatto da semina, a cui unire un po’ di humus di lombrico, utile per far radicare al meglio il germoglio. Il seme va poi interrato a non più di un centimetro di profondità. Da questo momento bisogna annaffiare ogni giorno ma con delicatezza, preferibilmente riempiendo il sottovaso di acqua, e tenere il vasetto a una temperatura di 18 gradi notturni e 23/25 gradi diurni. In alternativa ai vasetti con terriccio si può fare la semina del peperoncino con il metodo scottex, che ha il vantaggio di lasciare in vista i semini, e quindi la fuoriuscita del germoglio. La germinazione dei semi richiede di solito tra le due e le tre settimane. Dopo il primo mese dalla semina è possibile iniziare a fornire alla nuova piantina del concime e se ci sono le condizioni climatiche adatte, trapiantarla in piena terra. A quel punto l’irrigazione deve continuare a essere costante, ma eseguita con uno spruzzino per mantenere delicatamente la terra sempre umida. Se però si ha la necessità di continuare a crescere le piantine casa, o se lo si preferisce per controllarle meglio, man mano che crescono e richiedono più spazio bisogna procurarsi una growbox, una scatola provvista di luce interna e riscaldamento che può anche essere costruita fai da te, avendo cura di predisporre la luce e l’areazione corrette.

Per la semina del peperoncino all’esterno è utile proteggere il terreno con agritessuto
Se si ha la possibilità di seminare il peperoncino direttamente in terra, i passaggi del processo sono diversi: si usa un bicchiere di plastica da caffè con un piccolo foro sul fondo per far defluire velocemente l’acqua in eccesso, lo si riempie fino a 3/4 con il terriccio da semina e poi vi si inserisce il seme affondando per una profondità pari al diametro del seme. Dopo aver ricoperto il tutto con altro terriccio, si inumidisce con il nebulizzatore e si pone il bicchiere in una zona calda, con circa 28°C di temperatura, aumentando progressivamente l’esposizione al sole diretto.
Se qualche peperoncino fa fatica a germogliare, a causa del tegumento molto rigido che racchiude i semi di alcune varietà, può essere utile un bagno nella camomilla tiepida.