La semina del cachi è operazione abbastanza semplice. Occorre però far presente che per riprodurre in modo ottimale le cultivar più interessanti, la moltiplicazione dei cachi avviene di solito per innesto; per ottenere piante portainnesto si utilizza anche la semina con i semi estratti dai frutti. Non tutte le cultivar hanno i semi, perché alcune hanno solo fiori femminili e non presentano fecondazione dell’ovario con il risultato che si formano frutti senza semi. Il seme che si può trovare all’interno del frutto è lungo da uno a due centimetri, di colore marrone.

I cachi di produzione italiana sono circa 50.000 tonnellate ogni anno
La procedura per la semina del cachi è questa:
- Lavare e pulire accuratamente i semi, lasciandoli poi asciugare perfettamente.
- Riempire un contenitore di sabbia, inserirvi i semi e lasciare riposare il contenitore in un frigorifero per circa tre mesi; la temperatura fredda aiuta i semi a germogliare.
- Trascorse le dodici settimane, porre i semi in vaso a circa un centimetro dalla superficie del terreno.
- Innaffiare, ma senza inzuppare il terreno.
- Porre poi il vaso alla luce indiretta del sole, ricoprendolo con un sottile velo di plastica forato.
- Dopo al massimo un paio di mesi i germogli dovrebbero essere comparsi.
- Una volta che i germogli sono presenti, rimuovere il velo di plastica e porre il vaso alla luce solare diretta.
- Una volta che gli steli delle piantine si sono rinforzati, le piantine possono essere piantate in terra, avendo cura di procedere all’operaione quando il clima è abbastanza mite.