La rucola (Eruca vesicaria o Eruca sativa o anche Brassica vescicaria) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Brassicacee (o Crocifere) originaria dell’area mediterranea. Allo stato spontaneo cresce fino a 200 m di altitudine. La pianta ha foglie riunite in una rosetta alla sua base; non si deve confonderla con la rucola selvatica (Diplotaxis tenuifolia), che ha un aroma più deciso, mentre quella coltivata ha un sapore più dolce. Inoltre, la rucola selvatica si riconosce facilmente perché il margine delle foglie è molto più dentellato.
La rucola era conosciuta fin dai tempi degli antichi Romani, che vi attribuivano proprietà addirittura afrodisiache. Oggi è ampiamente coltivata in molte zone dell’Europa e delle Americhe; in Italia la coltivazione è particolarmente diffusa in Veneto e in Campania. In India, si usa anche consumare i semi.
Indice

La rucola è conosciuta anche con i nomi di ruchetta o rughetta
Rucola – Coltivazione
La coltivazione della rucola non è difficile, e riserva ottime soddisfazioni anche all’orticultore principiante.
La rucola predilige aree soleggiate, con terreni sabbiosi, leggeri, ma fertili, anche se sa adattarsi a qualsiasi substrato di coltivazione; quanto più il terreno è arido, tanto più le foglie sono spesse e piccanti. Essendo una pianta annuale, può essere seminata da marzo a settembre, La pianta cresce bene quando la temperatura è intorno a 15-20 gradi centigradi, ma sopporta anche il freddo, fino a 5 gradi centigradi. La crescita è molto veloce e nel giro di otto-dieci giorni si vedono già spuntare le piantine.
La semina può avvenire a spaglio o per file. Nel primo caso è sufficiente gettare i semi e coprirli con un leggero strato di terra agendo con il rastrello. Naturalmente la semina a spaglio, più facile, ha lo svantaggio di una crescita poco omogenea delle piantine.
La semina per file si fa tenendo una distanza di 25 cm tra una fila e l’altra e 5 cm tra una pianta e la successiva della stessa fila; è sufficiente fare un piccolo buco e interrare i semi. Si ricordi che, al pari del prezzemolo, anche la rucola deve avere una semina superficiale, coprendo i semi con meno di un cm di terra.
Vista la facilità di germinazione della rucola, si consiglia di seminarla direttamente in situ (cioè nella sua destinazione definitiva) e non è necessario ricorrere alla semina in semenzaio.
Per quanto riguarda il terreno di coltivazione come detto la rucola non ha esigenze particolari anche se preferisce terreni leggeri.
Le irrigazioni devono essere effettuate con una certa regolarità durante il periodo di crescita: in seguito possono essere diradate, ma la rucola è comunque una pianta che non deve patire la siccità: il terreno va mantenuto leggermente umido perché una siccità precoce può far andare la pianta in seme troppo presto.
Un cenno va alle consociazioni utili: la rucola si adatta a qualsiasi consociazione, e non è molto esigente da questo punto di vista. Volendo effettuare la rotazione delle colture, è bene non piantare nello stesso terreno la rucola l’anno successivo, né altre piante della stessa famiglia (le Brassicacee), come cavoli o rapanelli.
La rucola è una pianta molto resistente; l’unico problema nella sua coltivazione è il possibile attacco delle altiche, o pulci da orto.

Le altiche (pulci da terra o da orto) possono attaccare le tenere foglie della rucola
La coltivazione della rucola in vaso – Per la facilità di semina e germinazione e il ridotto apparato radicale, la rucola può essere piantata facilmente in vaso, anche di dimensioni medie-piccole. L’importante è lasciare abbastanza spazio tra le piantine e non seminarle troppo fitte: sarà più facile irrigarle ed evitare i ristagni idrici. Si tratta quindi di un ortaggio particolarmente adatto all’orto in vaso.
Rucola: proprietà e benefici
La rucola, al pari di altre insalate, ha un apporto calorico molto limitato, circa 28 kcal ogni 100 g (al netto). Il contenuto principale è di acqua (più dell’80%), con un modesto apporto di fibre e sali minerali (potassio, calcio, fosforo). Importante è il contenuto di vitamina A e di vitamina C (in passato era usata per combattere lo scorbuto).
Tra le indicazioni, il suo consumo è raccomandato per le sue proprietà carminative (di eliminazione dei gas intestinali), rinfrescanti e depurative per il fegato, ma soprattutto per quelle diuretiche, conosciute già dagli antichi Romani. Viene pertanto citata tra i rimedi naturali per la flatulenza, il meteorismo e l’ipertensione arteriosa.
La rucola in cucina
In cucina la rucola viene consumata in insalata, da sola o più spesso mescolata ad altre varietà di insalata verde, ma viene anche utilizzata, per esempio, per condire la pizza. Le foglie vanno utilizzate fresche, ma possono anche essere conservate mediante la surgelazione. Tra le ricette, ricordiamo quello del pesto, utilizzato per insaporire la pasta o il pesce o servito su bruschette degli antipasti.
Pesto di rucola – Il pesto di rucola è analogo alla ricetta del pesto genovese, con la sola differenza che le foglie di basilico sono sostituite, un tutto o in parte, con foglie di rucola. Queste devono essere fresche e ben turgide, per una migliore qualità del pesto ottenuto. Tra gli usi meno comuni, la rucola è usata per produrre un liquore (il Rucolino, nell’isola di Ischia) o come contorno di piatti di pesce.
INFO AL. – Proteine: 1,2; grassi: 0,2; carboidrati per differenza: 4 (fibre: n.d.); ceneri: n.d.; acqua: 91,7; colesterolo: 0; sodio: 0; calorie: 25.
Parte edibile: 40; calorie al lordo: 10.

La rucola della Piana del Sele (Salerno) ha ottenuto il riconoscimento IGP
Rucola in inglese e altre lingue
Ecco di seguito la traduzione di rucola in inglese e in altre lingue:
- Inglese – Rocket salad
- Spagnolo – Rúcula
- Francese – Roquette
- Tedesco – Garten-Senfrauke