Il peperoncino rocoto (Capsicum pubescens) è una pianta originaria della Bolivia e del Perù, diffusa e conosciuta in tutto il Sudamerica. La sua introduzione in Europa si deve a Cristoforo Colombo, che la portò con sé al termine del suo secondo viaggio nelle Americhe. Il frutto veniva già allora utilizzato come spezia dalle popolazioni locali, anzi sembra che fosse l’unica spezia utilizzata per insaporire le pietanze. Caratteristica tipica del frutto è la piccantezza, che può variare a seconda della tipologia, e che viene misurata attraverso la scala di Scoville.
Peperoncino rocoto – Coltivazione
Trattandosi di una specie perenne, in climi miti o con idonee protezioni della pianta durante l’inverno, può produrre per diversi anni. Si coltiva come il comune peperone, prediligendo posizioni soleggiate e terreni ben drenati; può tollerare brevi gelate, fino a -5 °C. La semina avviene nel periodo febbraio-marzo e, al termine delle gelate, si trapiantano le piantine opportunamente cresciute in vasi idonei o in piena terra, provvedendo a irrigare uniformemente. Al fine di evitare ristagni idrici, l’irrigazione deve essere ripetuta solo quando il terreno in superficie è ben asciutto.
Il peperoncino rocoto può subire danni da:
- alcune specie di acari
- le coccinelle
- gli afidi
- le mosche bianche
- le cimici.

Il rocoto è una delle specie di Capsicum note da più tempo, essendo stata coltivata già 5000 anni fa
Peperoncino rocoto: proprietà
Alcune sostanze contenute nel peperoncino, tra cui i flavonoidi e i capsaicinoidi, hanno un effetto antibatterico, pertanto gli alimenti cotti con l’aggiunta di peperoncino possono essere conservati più a lungo. Tale circostanza spiega anche perché più ci si sposta in paesi dal clima caldo, maggiore sia l’uso di peperoncino.
I peperoncini sono ricchi in vitamina C, pertanto si ritiene che, usati con moderazione, abbiano molti effetti benefici sulla salute umana:
- forte potere antiossidante,
- utili nella cura di malattie da raffreddamento
- favoriscono la digestione
- stimolano la peristalsi intestinale, favorendo il transito e l’evacuazione, evitando la fermentazione e la formazione di gas intestinali e di tossine.
L’uso di peperoncini piccanti sembrerebbe avere un effetto stimolante sul metabolismo e una riduzione dell’insulina ematica; si ipotizza anche che l’uso del peperoncino possa produrre anche effetti antidolorifici.
Peperoncino rocoto in cucina
Il peperoncino rocoto viene utilizzato per insaporire salse e pietanze sia di carne che di pesce, dosandolo a seconda del grado di piccantezza desiderato.
Può essere anche essiccato e conservato sott’olio, anche se andrebbe consumato crudo e fresco, per sfruttare appieno l’apporto vitaminico.