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Ribes – Coltivazione


La coltivazione del ribes viene praticata in tutto il mondo e spesso vediamo la pianta in questione sotto forma di siepe nei piccoli orti familiari. Come accennato nell’articolo generale, esistono diverse varietà di ribes caratterizzate dal colore delle bacche; quelle di colore rosso vengono soprattutto usate in cucina per guarnire dolci e macedonie, mentre quelle di colore nero si usano soprattutto per preparare marmellate o succhi.

Tra le varietà di ribes rosso si ricordano la Junnifer e la Cocagne (di provenienza francese), la Perfection, la Stanza, la Rondom e la Rovada (di provenienza olandese) e la Red Lake, americana, molto produttiva e con bacche molto dolci e profumate.

Tra le varietà di ribes nero, anche queste di provenienza estera, ma ben adattabili alle nostre zone climatiche, si ricordano la Climax, la Gigante di Boskoop, la Noir de Bourgogne, la Black Reward, la Black Down, la Tifon, e la Troll.

I ribes sono piante tipiche delle zone montane e alpine (non oltre i 1.000 metri), ma che possono crescere molto bene anche negli ambienti collinari. Prediligono un clima fresco e ventilato in giusta misura, caratterizzato da precipitazioni distribuite regolarmente nel corso dell’anno; soffrono abbastanza la siccità e l’eccessiva ventosità.

L’esposizione adatta per le piante di ribes è una zona soleggiata o a mezz’ombra, anche se molto luminosa. Nelle zone più calde deve essere protetto dai raggi del sole nelle ore più calde. Il ribes non teme gli inverni rigidi.

Coltivazione del ribes: la semina

I terreni ideali per la coltivazione del ribes sono quelli fertili, profondi e ben drenanti (le piante di ribes non amano i ristagni idrici); il pH ideale va da 6 a 7 (leggermente acido o neutro quindi), eccezion fatta per le piante di ribes nero che preferiscono terreni leggermente alcalini (pH 7,5).

Terreni poco adatti alle piante di ribes sono quelli eccessivamente argillosi.

Se il terreno scelto per coltivare il ribes non è particolarmente fertile è consigliabile concimarlo prima della semina con concimi ad alto titolo di azoto e potassio.

La coltivazione del ribes può essere effettuata per seme (ma generalmente ciò viene sconsigliato) oppure per talea; al limite si possono acquistare piantine molto giovani in un vivaio.

Ribes coltivazione

Grappoli di bacche di ribes nero (Ribes nigrum )

Nel caso in cui si scelga la tecnica della talea, questa può essere preparata nel mese di agosto; si asporteranno i rami migliori e si taglieranno in porzioni lunghe circa 25 cm che dovranno essere interrate nel terreno del vivaio per circa tre quarti della loro lunghezza. I rami dovranno essere periodicamente irrigati facendo in modo che il terreno rimanga costantemente umido. Nella primavera successiva le talee radicheranno. Nella stagione autunnale, per la precisione a novembre, è possibile procedere con la messa a dimora nell’orto.

Come nel caso dei lamponi l’impianto dovrebbe essere fatto a filari. La distanza fra una fila e l’altra deve essere di circa 2,5-3 m, mentre quella sulla fila deve essere di un metro e mezzo circa.

Coltivazione del ribes: i lavori

L’irrigazione è un’operazione fondamentale nella coltivazione del ribes, queste piante infatti necessitano di irrigazioni costanti e abbondanti (ma si evitino, non ci stancheremo mai di ricordarlo, i dannosi ristagni d’acqua).

Altra operazione di fondamentale importanza, se si vogliono coltivare al meglio le piante di ribes, è la cosiddetta potatura di produzione, necessaria affinché il livello produttivo si mantenga sempre elevato. La potatura va effettuata con forbici ben affilate e disinfettate praticando un taglio obliquo e netto sui rami posti più internamente. Ogni 3-4 anni la sfoltitura della pianta deve essere più intensa; ciò permetterà lo sviluppo di nuovi rami e la conseguente nascita di gemme fruttifere.

Un paio di volte l’anno è opportuno procedere con la sarchiatura del terreno, ciò arieggerà il terreno e permetterà la rimozione delle fastidiose e dannose erbe infestanti.

La concimazione delle piante di ribes va effettuata utilizzando letame maturo e solfato di potassio, quest’ultimo può essere sostituito con cenere di legna.

Il periodo di raccolta del ribes è variabile; i ribes rossi e quelli neri si raccolgono da giugno a settembre, mentre l’uva spina da giugno ad agosto. Dal momento che la maturazione dei ribes può durare anche tre settimane, la raccolta può essere eseguita in due o tre riprese (le bacche di ribes, anche a maturazione raggiunta, persistono molto tempo sulla pianta).

La raccolta delle bacche di ribes deve essere effettuata staccando con delicatezza la parte che collega il grappolo con i rami.

L’ultimo cenno va alle avversità. Particolarmente dannoso è il mal bianco che può danneggiare gravemente la pianta, in particolar modo le foglie del ribes nero.

Tra gli insetti più dannosi per i ribes vi sono le cocciniglie che attaccano molto frequentemente quei rami vecchi che non sono stati rinnovati tramite l’operazione di potatura.

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