Il ravanello comune (Raphanus raphanistrum subsp. sativus) è una diffusa pianta annuale o biennale originaria di Cina e Giappone, appartenente alla famiglia delle Brassicacee. Si noti che alcuni botanici riconoscono nel genere due specie, Raphanus raphanistrum e Raphanus sativus, mentre altri ne riconoscono addiritura una decina.
Il ravanello è conosciuto fin dai tempi antichi ed era consumato dagli egizi, dai greci e dai romani.
La pianta è alta da 20 a 100 cm, con radice tuberizzata, globosa, ovale o allungata; esternamente di colore rosso carminio, tutta o solo nella metà superiore, e bianca nella inferiore, o completamente bianca; all’interno è bianca, di sapore piccante.
Indice

Le varietà coltivate di ravanelli sono numerose e solitamente vengono distinte sia per il loro colore esterno sia per la forma delle radici sia per il periodo in cui giungono a maturazione.
Ravanelli – Coltivazione
La coltivazione dei ravanelli è piuttosto diffusa nel nostro Paese. Questi ortaggi hanno il pregio di non presentare particolari difficoltà nella coltivazione e, per tale motivo, possono dare diverse soddisfazioni anche agli orticultori meno esperti che per ottenere migliori risultati possono associarli a carote, cavoli, fagioli, piselli, lattuga o crescione; questi ultimi due ortaggi tra l’altro migliorano decisamente il gusto dei ravanelli e, per di più, ne diminuiscono la piccantezza.
Nel nostro Paese le varietà di ravanelli più utilizzate sono Candela di Fuoco, Ravanello Lungo (varietà di ravanelli di colore rosso e con radice di forma oblunga), Belle, Cherry, Saxa (colore rosso e radice tonda) e Candela di Ghiaccio (colore bianco e radice oblunga).
I ravanelli sono ortaggi che sanno adattarsi bene a tutte le tipologie di terreno, ma preferiscono quelli a medio impasto, sciolti, ricchi di sostanze organiche e dotati di un buon drenaggio. A differenza di quanto accade con altri ortaggi, non è necessaria una concimazione di preparazione per il terreno destinato ad accogliere i ravanelli; tra l’altro, i terreni molto azotati possono causare spaccature nelle loro radici.
Per quanto concerne le condizioni climatiche, i ravanelli prediligono climi freschi e temperati; temono molto la siccità e le temperature particolarmente elevate che, tra l’altro, ne incrementano il sapore piccante.
I ravanelli hanno un ciclo colturale abbastanza breve; nel periodo estivo è di circa tre settimane, mentre nel periodo invernale non supera i tre mesi.

Il ravanello in Italia è coltivato molto negli orti privati
La semina di questi ortaggi può essere effettuata a spaglio nel bimestre gennaio-febbraio su letto caldo (la semina in letto caldo è una particolare tecnica di semina che viene praticata nelle stagioni più fredde allestendo una piccola zona dell’orto come se si dovesse preparare una”serra in miniatura”).
Coloro che intendono raccogliere ravanelli per tutto l’anno possono farlo seminando, ogni due settimane circa, in pieno campo con la tecnica a spaglio oppure lungo file distanti fra loro circa 15 cm; la quantità di seme necessaria per una semina del genere si aggira sui 50 g ogni 10 metri quadrati di terreno. Coloro che invece intendono effettuare soltanto raccolte invernali possono procedere con la semina nel bimestre giugno-luglio; tale semina deve essere effettuata in file distanti fra loro circa 30 cm.
Quando le piccole piante presenteranno 3-4 foglie, è opportuno effettuare un’operazione di diradamento che consisterà nell’eliminazione di tutte le piantine più deboli.
I ravanelli richiedono irrigazioni costanti ed è necessario verificare che il terreno non si asciughi mai del tutto perché, come accennato più sopra, questi ortaggi non amano la siccità. Di tanto in tanto è buona norma effettuare operazioni di sarchiatura, sia per rimuovere le erbe infestanti sia per arieggiare il terreno.
Come detto, vista la brevità del ciclo colturale dei ravanelli, non sono necessarie operazioni di concimazione, né preventive né in seguito.
La raccolta dei ravanelli dipende dalle varietà; quelle più precoci possono essere raccolte dopo circa tre settimane dalla semina, mentre per le altre se ne devono attendere circa otto o nove. È consigliabile non allungare troppo i tempi di raccolta perché i ravanelli tendono a perdere la loro proverbiale croccantezza e diventano eccessivamente piccanti.
Per quanto concerne le avversità più comuni possiamo ricordare sia alcuni parassiti quali gli afidi, l’altica, il grillotalpa e la nottua sia malattie quali l’ernia, la peronospora, la ruggine bianca e la vaiolatura.
Il ravanello in cucina
Del ravanello si consuma la radice, sferica e di colore rosso, con polpa bianca; di sapore lievemente piccante, viene utilizzato in insalate e pinzimoni, ma può anche essere utilizzato per la preparazione o la guarnizione di piatti a base di carne o pesce.
I ravanelli migliori sono quelli più piccoli, perché quelli più grandi possono essere legnosi. Possono essere conservati in frigorifero, ma vanno consumati prima che le foglie si affloscino.
Quest’ortaggio ha un buon contenuto di sali minerali, vitamina C e vitamine del gruppo B. Tra le principali proprietà, oltre a essere ipocalorico, è quello di essere ricco di acqua, povero di sodio e ricco di potassio; per questo motivo vi si attribuisce proprietà diuretiche. Nei rimedi popolari, è consigliato per l’insonnia, per il suo contenuto di zolfo e vitamine del gruppo B, anche se la sua reale efficacia è limitata.
Ravanello bianco (daikon) – Il ravanello bianco (Raphanus sativus var. Longipinnatus) è una varietà dell’ortaggio poco conosciuto in Italia, chiamato in oriente daikon, che in giapponese significa grossa radice. Il colore della radice è, infatti, completamente bianco, e la forma è molto allungata simile a una grossa carota: può raggiungere i dieci centimetri di diametro.
Le principali proprietà di questa varietà, oltre a quelle già citate, sono un maggiore contenuto di calcio e di betacarotene; pertanto, vi si attribuiscono capacità di rafforzare il sistema immunitario e antiossidanti.

Il ravanello bianco è detto anche daikon ed è una varietà asiatica
Calorie e valori nutrizionali
Dal database del Ministero americano dell’agricoltura
Ravanello
Scarto: 10% (gambi, buccia e radici)
Nutrienti | Unità | Valore per 100 g | Numero di campioni | Errore std. |
---|---|---|---|---|
Principali | ||||
Acqua | g | 95.27 | 21 | 0.227 |
Calorie | kcal | 16 | 0 | |
Calorie | kJ | 66 | 0 | |
Proteine | g | 0.68 | 19 | 0.067 |
Lipidi | g | 0.10 | 14 | 0.011 |
Ceneri | g | 0.55 | 19 | 0.016 |
Carboidrati (per differenza) | g | 3.40 | 0 | |
Fibre | g | 1.6 | 8 | 0.058 |
Zuccheri | g | 1.86 | 0 | |
Saccarosio | g | 0.10 | 10 | 0.082 |
Glucosio (destrosio) | g | 1.05 | 13 | 0.091 |
Fruttosio | g | 0.71 | 13 | 0.043 |
Lattosio | g | 0.00 | 8 | 0 |
Maltosio | g | 0.00 | 8 | 0 |
Galattosio | g | 0.00 | 4 | 0 |
Amido | g | 0.00 | 4 | 0 |
Ravanello in inglese e altre lingue
Ecco di seguito la traduzione di ravanello in inglese e in altre lingue:
- Inglese – Radish
- Spagnolo – Rábano
- Francese – Radis
- Tedesco – Rettich