La potatura dei peperoni è il fattore chiave per la coltivazione di questa pianta, perciò richiede molta attenzione e tecniche specifiche, da acquisire con l’esperienza. Bisogna innanzitutto tenere conto del fatto che il peperone ha un apparato radicale più superficiale e delicato; è più sensibile a ferite al colletto e richiede una copertura fogliare molto alta e costante.
Il peperone richiede un equilibrio il più possibile stabile, quindi variazioni minime e graduali del rapporto tra attività vegetativa e attività riproduttiva, regolato appunto dalla potatura.
Potatura di allevamento
La potatura di allevamento dei peperoni è quella che si esegue nel primo anno di vita della pianta per darle la forma desiderata e più funzionale alla produzione. Nel caso del peperone esistono due principali forme di potatura di allevamento, quella olandese e quella spagnola. Al naturale, il peperone produce di solito una prima biforcazione a 3 branche (rami principali), da ciascuna delle quali si sviluppano due ulteriori rami.
Nella forma di allevamento olandese si lasciano crescere solo 2 delle 3 branche, in quella spagnola tutte e 3. A differenza di molte altre piante dell’orto, i peperoni gradiscono poca distanza tra le singole piante, perché rende minore la circolazione dell’aria e quindi l’umidità più alta e stabile: i peperoni richiedono ambienti molto umidi.
Potatura di produzione dei peperoni
La potatura di produzione dei peperoni più importante è quella verde, cioè quella estiva, con cui si selezionano sia i germogli destinati a proseguire la crescita, in genere i più vigorosi di ogni biforcazione, sia le foglie. A ogni nodo viene prodotta normalmente una sola foglia, talvolta due, ma se ne possono far crescere anche sui germogli meno vigorosi, se invece di rimuoverli del tutto si sceglie di cimarli a 1 o 2 nodi, se è necessaria una maggiore superficie fogliare. Di base, però, di ogni biforcazione si conserva solo un germoglio, in modo da avere meno frutti, ma di migliore pezzatura, cioè più grandi.
La scelta dei germogli e delle foglie da tenere e di quelli da eliminare è fondamentale. Il principale obiettivo della potatura è di equilibrare carico di frutti e superficie fogliare: in caso sia di eccessiva, che di insufficiente quantità di frutti, i fiori tendono a cadere ripetutamente, generando uno squilibrio tra parti verdi e parti produttive. La pianta si svuota così dei frutti ed è necessario riportarla a un equilibrio bilanciato, operazione che richiede fino a un mese di tempo.
I frutti del peperone sono anche molto sensibili alle scottature, per cui la selezione di germogli e foglie deve seguire anche il criterio di proteggere i frutti con le foglie. Una scarsa copertura fogliare, assieme a bassa umidità dell’aria e alta salinità del substrato, spesso causa anche il marciume apicale.

La potatura dei peperoni va eseguita dopo circa 90 giorni dalla messa a dimora, dopo la fruttificazione
Il peperone, infine, ha una pianta che richiede di essere sostenuta con tutori ai vari rami, in modo da non piegarsi e supportare adeguatamente il peso del frutto, e da non subire danni al fusto rigido dalle vibrazioni provocate dalla potatura e da altri interventi di manutenzione.
La potatura dei peperoni va sempre eseguita con attrezzi ben affilati e disinfettati, e con tagli inclinati, per evitare il ristagno idrico e lo sviluppo di malattie.