La potatura del melo serve a mantenere ordinata la forma della pianta, a facilitare la raccolta dei frutti e ad aiutare la circolazione dell’aria e della luce all’interno della chioma. Il melo è una specie alternante, ovvero che tende a dare frutti abbondanti ad anni alterni. Una potatura ben fatta è in grado di attenuare questa tendenza naturale della pianta, portandola a fruttificazioni più equilibrate e costanti.
Potatura di allevamento
La potatura di allevamento serve a dare al melo la forma desiderata e più funzionale alla sua crescita, e va fatta nei primi tre anni di vita della pianta dopo la messa a dimora. La tecnica di potatura del melo più semplice consiste nell’operare un taglio netto in corrispondenza della biforcazione di un ramo, in questo modo non si interrompe il flusso della linfa all’interno della pianta; assicurarsi sempre di praticare un taglio pulito, non slabbrato e privo di pezzi o monconi residui. I rami da eliminare sono quelli che crescono orizzontalmente fuoriuscendo dalla chioma del melo. Vanno eliminati i succhioni, rami improduttivi che sottraggono energia alla pianta inutilmente. Infine, è necessario recidere i rami secchi, danneggiati o troppo vicini fra loro.
Forme di allevamento
Vaso basso: forma in cui la pianta ha il fusto molto basso, a circa 50 cm da terra e 3-4 branche primarie, dotate a loro volta di varie sottobranche. Il melo gestito con questo sistema in genere è innestato su portinnesti di media vigoria. In questo modo, il melo può essere tenuto anche in un piccolo giardino o frutteto.
Fusetto: la forma di allevamento scelta per impianti molto fitti, in cui le piante sono innestate vicine le une alle altre. Per ottenere questa forma al momento della potatura del melo si eliminano i rami troppo bassi e si scelgono quelli che formeranno il primo palco di branche (rami), che verranno successivamente inclinate verso il basso. L’anno successivo si asportano i succhioni verticali e si spunta la cima del fusto in modo che la nuova cima diventi un ramo appena laterale ma meno vigoroso. L’anno seguente si tolgono altri succhioni e rami vigorosi e si spunta nuovamente la cima, deviandola stavolta verso un ramo concorrente ma in direzione opposta rispetto a quello scelto l’anno prima. Inizieranno a questo punto anche i primi tagli di ritorno sulle branche principali, che dall’anno successivo potranno interessare anche le branche superiori.
Taille longue: forma di allevamento più libera, che asseconda la naturale crescita della pianta lasciando crescere liberamente l’asse centrale e le sue branche. Sarà il peso dei frutti poi a piegare le branche e favorire lo sviluppo delle gemme che si trovano nella parte più interna dei rami. Una pianta di melo potata con la tecnica taille longue necessita di minori tagli, per esempio per eliminare branchette basse e troppo interne alla chioma, o quelle troppo deboli.
Potatura di produzione del melo
Prima di procedere con la potatura di produzione del melo è necessario capire quali sono le gemme produttive della pianta, da lasciare sui rami: sono dette gemme a fiore e si riconoscono perché differenza delle altre producono uno o due germogli e un corimbo di 5-10 fiori, inoltre sono più tonde e grosse delle altre gemme, dette da legno. Nel melo le gemme a fiore sono sui rami che hanno almeno due anni di età e si formano solitamente o nel punto in cui l’anno precedente era presente un frutto oppure nei piccoli rami formati da più rigonfiamenti.
Vanno quindi eliminati i succhioni e tutti i rami più grossi che possono alterare la struttura di base della pianta. Per quanto riguarda i rami a frutto bisogna invece favorire quelli che hanno molte gemme a fiore e che si sviluppano in maniera piuttosto orizzontale, mentre andranno eliminati i rami che crescono in verticale e che hanno poche gemme, di solito sono duri e nodosi.
La potatura deve essere più o meno intensa a seconda del vigore della pianta: meli forti con rami in buono stato e con un aspetto generale di buona salute devono essere potati poco, mentre meli con rami malmessi e deboli vanno potati almeno di un terzo per stimolare la pianta a reagire attraverso il taglio.
Il taglio deve essere sempre inclinato nella direzione delle gemme, e trovarsi sopra una di queste, lasciando una certa porzione di legno, per far scorrere l’acqua piovana ed evitare ristagni idrici.

La potatura del melo deve tenere conto della varietà, perché ciascuna fruttifica in modi e tempi diversi
Potatura melo: periodo
il periodo ideale per effettuare la potatura del melo è il riposo vegetativo, prima che la pianta inizi a germogliare e solitamente questo significa da fine novembre a fine febbraio/primi di marzo a seconda delle zone geografiche. In inverno con le piante spoglie si possono osservare meglio i rami e fare una valutazione del loro carico di gemme. Raramente il melo subisce danni da freddo dopo la potatura, ma quando le temperature sono sotto lo zero, per sicurezza, è meglio evitare di intervenire con tagli.
La potatura verde, in estate, è utile su piante molto fitte per garantire una buona illuminazione della chioma, riducendo il fenomeno dell’auto-ombreggiamento. Altro intervento da eseguire in estate il diradamento dei frutticini, volto a ridurre il fenomeno dell’alternanza, lasciandone uno o due per gruppo.