La potatura del ciliegio richiede qualche accortezza perché si tratta di una pianta che non sopporta tagli drastici. Può crescere anche fino a 30 metri di altezza e tende a crescere verso l’alto. Per questo motivo è necessario gestire la chioma attraverso una potatura di allevamento e una potatura di produzione. La prima si effettua nei primi anni di vita della pianta e ha il compito di dare una forma bassa e aperta alla chioma, in modo che sia facile poi raccogliere le ciliegie. La seconda serve invece a mantenere produttiva e in salute la pianta, evitando che cresca troppo verticalmente.
Gli interventi di potatura del ciliegio devono essere pochi e ben studiati, ogni anno. Potature eccessive o mal eseguite possono causare perdite nella produzione di frutti o anche pericolose malattie fungine nella pianta. Quando si praticano tagli eccessivi il ciliegio fatica a cicatrizzarli e produce un liquido gelatinoso.
Potatura ciliegio: periodo
Il periodo corretto per la potatura del ciliegio è l’estate, dopo la raccolta dei frutti, perché è il periodo in cui la cicatrizzazione dei tagli è più rapida e la comparsa di malattie è ostacolata dal clima.
Durante l’inverno è consigliabile eseguire solamente i piccoli tagli per eliminare i rametti secchi, oppure pianificare le legature. Se l’albero però è coltivato in una zona climatica particolarmente fredda, è meglio evitare di intervenire in inverno.
La potatura di allevamento è fondamentale nei primi due anni di vita del ciliegio per dargli la forma desiderata e si può praticare fino al quarto, perché questa pianta fruttifica a partire dal quinto anno dopo la messa a dimora.
Come fare
Il taglio va sempre effettuato con utensili puliti e disinfettati (meglio se sterilizzati con un prodotto a base di rame) per far sì che la pianta non venga contaminata o aggredita da muffe che potrebbero far marcire i rami, inoltre la direzione del taglio deve essere obliqua per evitare ristagni idrici.
I tagli devono essere rasi per i rami più piccoli e lasciare invece un paio di cm dal fusto per i rami più grossi, ma in ogni caso è bene applicarvi del mastice per proteggere le ferite ed evitare lo sviluppo di malattie.
Lo scopo della potatura di produzione del ciliegio è quello di contenere la chioma dell’albero, mantenendola bassa per favorire la penetrazione del sole, sfoltendo quindi i rami interni ed eliminando quelli eccessivamente vigorosi che tendono a crescere troppo in altezza. Si può intervenire poi con dei tagli di ritorno, cioè con l’accorciamento dei rami più vecchi che sembrano ormai mostrare segni di scarsa produzione, per stimolare l’emissione di nuovi rami più produttivi.
Per stabilire accuratamente quali rami è bene recidere, bisogna distinguere fra:
- branche primarie, i rami che derivano direttamente dal tronco, che non vanno mai toccati, salvo necessità di interventi eccezionali, come in caso di malattia;
- succhioni, rami molto vigorosi, di un anno, che crescono sul dorso delle branche primarie e puntano diritti verso l’alto, da eliminare totalmente a meno che non ne serva qualcuno per sostituire branche rotte o recise, ma in questo caso vanno piegati verso il basso;
- polloni, rami che crescono dalla base del tronco e vanno eliminati;
- mazzetti di maggio, rametti di pochi centimetri con una gemma a legno circondata da gemme a fiore, che fioriscono e fruttificano e si rinnovano di anno in anno, perciò vanno eliminati solo se disseccati a fine ciclo;
- brindilli, rami esili con gemme a fiore e a legno, produttivi, perciò da non potare, a meno che non crescano troppo internamente alla chioma e quindi rimangano in ombra;
- ramo misto, ramo vigoroso con gemme sia a fiore che a legno, che non va reciso perché provocherebbe l’esplosione delle gemme laterali che aggroviglierebbero troppo la chioma.

Le ciliegie maturano fra maggio e giugno, perciò è meglio aspettare l’estate inoltrata per la potatura
Per gestire la forma della chioma del ciliegio senza dover fare tagli drastici è consigliabile applicare delle legature alle branche secondarie per abbassarne l’inclinazione e renderle orizzontali rispetto al suolo. In questo modo le ciliegie cresceranno a un’altezza più agevole per la raccolta.
Per fare una legatura, si fa passare una corda attorno alla branca lasciando largo il nodo e frapponendo tra la corteccia e la corda della paglia o altro materiale morbido, in modo da non rovinare la pianta. Poi si lega la corda al suolo tramite un paletto e si tende fino ad abbassare il ramo all’altezza desiderata. Le legature andrebbero eseguite in primavera e dopo un anno sarà possibile togliere la corda: il ramo manterrà l’inclinazione desiderata.