Il pistacchio (Pistacia vera) è una pianta della famiglia delle Anacardiacee a foglie caduche molto longeva che può vivere per due o tre secoli. Può raggiungere un’altezza di circa 12 metri; ha una corteccia color grigio cenere, un’ampia chioma e branche pendule; fiorisce nel periodo compreso tra aprile e maggio. Il genere Pistacia comprende altre specie non coltivate per i frutti, come il lentisco (Pistacia lentiscus) e il terebinto (Pistacia terebinthus). In questo articolo si considera solo la specie Pistacia vera utilizzata per produrre i semi commestibili.
Il pistacchio è originario di una vasta zona dell’Asia minore, Siria e Turkestan. In occidente fu introdotto dagli arabi; da qualche anno è stato introdotto anche negli Stati Uniti che sono diventati fra i principali produttori; nel nostro Paese il pistacchio viene coltivato quasi esclusivamente in terra siciliana. Di particolare importanza è il pistacchio di Bronte, una varietà di pistacchio che ha ottenuto il riconoscimento DOP.
Il frutto del pistacchio è una drupa con un endocarpo dalla forma ovale con guscio sottile, ma duro che contiene un seme, detto anch’esso pistacchio, di colore verde vivo ricoperto da una buccia violacea. Fino agli anni ’80 i pistacchi importati dal Medio Oriente venivano colorati per nascondere le macchie: erano rossi e lasciavano sulle mani e sul viso macchie simili a quelle lasciate dalle ciliegie.
I semi hanno una forma allungata più o meno schiacciati; possono essere consumati sia al naturale sia tostati e salati.
Indice

La produzione di pistacchi è abbastanza variabile: una pianta può produrre dai 10 ai 25 kg di semi
Il pistacchio in giardino
La pianta del pistacchio fruttifica ogni anno, ma un anno di carica segue un anno di scarica; pertanto il ciclo è biennale e ciò causa grandi variazioni nei prezzi del prodotto. La biennalità è comune a molti altre piante da frutto, ma con i pistacchi si preferisce togliere completamente i frutti negli anni di scarica per aumentare la produzione l’anno successivo.
Appena raccolto, al pistacchio viene tolto il mallo (il mallo è la polpa che può avvolgere un tipo particolare di frutto detto noce) e viene essiccato, ancora in guscio.
In Italia sono da citare i pistacchi di Bronte e Adrano (Sicilia), prodotti DOP, coltivati alle pendici dell’Etna a un’altezza compresa fra i 300 e gli 800 metri; il nostro Paese è il settimo produttore mondiale. Nel mondo da citare la produzione iraniana, statunitense (California), turca, cinese, siriana e greca. In Grecia (regione di Almyros) si coltiva un pistacchio dal guscio quasi bianco, con nucleo rosso-verde e con un’apertura del guscio simile alla varietà Kerman californiana.
La italiana più coltivata è la Bianca (anche detta Napoletana o Nostrale) con un seme verde che rappresenta il fattore commerciale più importante. Da citare anche le varietà Cappuccia, Cerasola, Insolia, Silvana, Femminella. Ecco di seguito le principali caratteristiche della coltivazione della pianta di pistacchio in orto e giardino.
Esposizione – L’esposizione richiesta è quella in pieno sole. La pianta soffre i geli intensi e può trovare spazio all’esterno in Italia solo nelle regioni meridionali, dove gli inverni sono miti.
Terreno – La pianta di pistacchio non ha particolari esigenze in fatto di terreno. Cresce anche nei suoli più difficili, compresi quelli vulcanici (come in Sicilia).
Moltiplicazione e impianto – Il pistacchio si semina a primavera, a temperature attorno ai 25 gradi centigradi. Si ricordi che il pistacchio è una pianta di cui esistono esemplari maschi e femmine e per ottenere i frutti è necessario piantare un esemplare maschio ogni 8-10 femmine. La pianta può raggiungere dimensioni importanti e il sesto d’impianto dev’essere di 6 x 6 metri.
Annaffiatura – Le annaffiature non sono essenziali, in quanto la pianta sopporta anche i periodi di siccità. Saranno necessarie irrigazioni di soccorso nel caso la siccità sia prolungata.
Concimazione – La concimazione è importante al momento dell’impianto o della semina e va fatta con concime organico. In seguito, si può intervenire una volta l’anno a inizio primavera.
Potatura – Nei primi anni dell’impianto si attua una potatura di formazione, per dare alla pianta la forma definitiva. In seguito, le potature si effettuano in inverno per togliere i rami morti e aumentare la circolazione dell’aria tra i rami, a scopo preventivo per evitare malattie causate da attacchi fungini.
Malattie – Il pistacchio può essere attaccato dalla ruggine delle piante e dall’alternariosi.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.

Una pianta di terebinto (Pistacia terebinthus): anche se i frutti sono eduli, la specie viene coltivata solo a scopo ornamentale. Si tratta di un albero deciduo molto ramificato, apprezzato per la produzione di fiori
Il pistacchio in cucina
In commercio il pistacchio intero si trova in guscio, sgusciato o pelato, cioè senza la pellicola che avvolge il seme; meno comune la commercializzazione in granella, farina o pasta.
I pistacchi possono accompagnare la pasta (condimento di un pesto) e, sotto forma di panatura, anche le carni; insaporiscono alcuni salumi (mortadella). Sono molto usati in pasticceria (gelati, creme, torroni, torte varie).
Il pesto per condire diversi tipi di pasta si prepara con pistacchi, basilico, pinoli e mandorle tostate (o noci), olio extravergine d’oliva, sale, pepe, parmigiano.
Nella cucina internazionale, soprattutto mediorientale, i pistacchi sono comunque presenti; per esempio il baklava è un dolce mediorientale preparato con strati sovrapposti di pasta fillo o pasta sfoglia, frutta secca, sciroppo di zucchero, miele, burro, limone ed eventuali spezie.

Il pistacchio è uno dei tipi di frutta secca più costosi, infatti il suo prezzo si aggira fra i 30 e i 50 euro al chilo in media
Ricette con il pistacchio
Tra le ricette, molto originale è quella della seppie ripiene con semi di pistacchio. Il pistacchio è anche ingrediente di alcune versioni del torrone.
Crema al pistacchio
La crema al pistacchio è una preparazione che può essere usata per farcire dolci o come base di ricette più elaborate. In genere si usano pistacchi non salati: è sufficiente farli bollire per qualche minuto per togliere la pellicina che avvolge il chicco (oppure si acquistano quelli già pelati), quindi si scolano e asciugano bene avendo cura si scuoterli in un canovaccio di stoffa per togliere la pellicina e pulire completamente la superficie. Una volta asciutti e puliti si frullano riducendoli in una polvere fine, che viene incorporata, a seconda della ricetta, al solo burro oppure al cioccolato fuso a bagnomaria (meglio il cioccolato bianco, per esaltare il sapore del pistacchio), per una crema da usare nei dolci.
Se la crema risultante fosse troppo densa, si può renderla più morbida con l’aggiunta di latte, fino a raggiungere la densità voluta. La crema di pistacchio va fatta riposare in frigorifero qualche ore prima di utilizzarla. Si conserva, sempre in frigorifero, per non più di due-tre giorni.
Pasta di pistacchio
La pasta di pistacchio è ancora più semplice da preparare: si frullano i pistacchi puliti come spiegato nelle istruzioni sulla crema di pistacchio (o si acquistano già spellati e puliti), nel mixer aggiungendo a filo l’olio (extravergine d’oliva o di girasole). Per 100 g di pistacchi (sempre non salati), si usano 30 g di olio e 50 g di zucchero (da aggiungere ai pistacchi nel mixer prima di versare l’olio). Si dovrà azionare il mixer per frullare più volte, per pochi minuti, controllando che la pasta abbia raggiunto la consistenza voluta. La pasta si conserva in frigorifero coperta da una pellicola per alimenti per non più di quattro o cinque giorni.
Pistacchio salato o senza sale?
I pistacchi al naturale non contengono sodio e colesterolo; hanno un elevato contenuto di lipidi e il loro apporto energetico è piuttosto elevato.
I pistacchi contengono molta vitamina A, vitamine B1, B2, B3 e B6, vitamina C ed E. Tra i minerali, presenti potassio, fosforo, magnesio, calcio e, in minore quantità, ferro e rame. Occorre però rilevare che, a causa dell’alto valore calorico, il pistacchio non è adatto a sostituire altra frutta per quanto riguarda l’apporto vitaminico o dei principali minerali.
I grassi presenti nei pistacchi sono prevalentemente lipidi mono- e polinsaturi; i pistacchi devono essere consumati con una certa moderazione se si soffre di patologie quali diabete, epatopatie, ipertrigliceridemia e obesità; i pistacchi salati dovrebbero essere evitati da coloro che soffrono di ipertensione arteriosa (pressione alta).
Da un punto di vista salutistico, molti siti esagerano le proprietà di questo cibo:
- Se da un lato è vero che è meno calorico di altra frutta secca, il suo contenuto calorico è superiore a quello del cioccolato e quindi deve essere considerato un cibo ipercalorico.
- La sua protezione cardiovascolare si basa su sostanze che per essere efficaci dovrebbero essere assunte in quantità non minimali e non certo con le dosi che si assumono con una manciata di pistacchi.
- Analogamente per la protezione della retina, per la protezione della pelle e per il contenuto di fibre: realisticamente si dovrebbero assumere 100-200 g di pistacchi al giorno, una quantità con un enorme apporto calorico.
- Esiste persino una ricerca che si è avuto il coraggio di pubblicare che evidenzia che il pistacchio sarebbe afrodisiaco (per gli uomini). Per approfondire in lingua inglese le “magiche” proprietà del pistacchio.
- Ovviamente poi questo cibo (come decine di altri) è ricco di antiossidanti; anche per questa affermazione vale quanto detto al punto 3.
Calorie e valori nutrizionali
Dal database del Ministero americano dell’agricoltura
Pistacchio
Scarto: 50% (guscio)
Nutrienti | Unità | Valore per 100 g |
---|---|---|
Principali | ||
Acqua | g | 1.79 |
Calorie | kcal | 569 |
Proteine | g | 21.05 |
Lipidi | g | 45.82 |
Carboidrati (per differenza) | g | 27.55 |
Fibre | g | 10.3 |
Pistacchio in inglese e altre lingue
Ecco di seguito la traduzione di pistacchio in inglese e in altre lingue:
- Inglese – Pistachio
- Spagnolo – Pistacho
- Francese – Pistache
- Tedesco – Pistazie