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Parassiti delle piante

I parassiti delle piante del nostro orto sono numerosi; con il termine parassita normalmente sono indicatiI insetti e loro stati larvali (bruchi). Dal punto di vista del danno ai vegetali andrebbero anche considerati altri animali. come lumache e limacce (vedasi paragrafo finale).

Di seguito tratteremo i parassiti più comuni, ovvero

  • afidi,
  • altiche
  • cavolaie
  • cocciniglie
  • nottue (agrotidi)
  • mosche della cipolla
  • tortrici.

Afidi – Gli afidi, più noti come pidocchi delle piante, sono fitofagi molto comuni. Ne esistono diverse specie e sono sicuramente fra i principali parassiti delle piante. Per approfondire si consulti l’articolo Afidi.

Altiche – Fra i parassiti delle piante, da citare anche le altiche, note anche come pulci di terra, piccoli coleotteri che rodono le foglie esternamente e scavano delle piccole fosse sulla loro superficie. Per approfondire si consulti l’articolo Altiche.

Cavolaia – Le cavolaie sono farfalle molto comuni che depongono le loro uova sulla parte pagina inferiore delle foglie; da queste uova fuoriescono caratteristici bruchi molto voraci che si cibano delle foglie risparmiandone soltanto la nervatura. Per approfondire si consulti l’articolo Cavolaia.

parassiti delle piante cavolaia maggiore

La cavolaia maggiore (Pieris brassicae) e quella minore (Pieris rapae) sono farafalle i cui bruchi attaccano soprattutto le Brassicacee

Cocciniglia – Le cocciniglie sono insetti succhiatori di linfa (fitomizi); sono le femmine che danneggiano le piante; solitamente questi parassiti si posizionano sui fusti e sulla pagina inferiore del fogliame e succhiano la linfa. Per approfondire si consulti l’articolo Cocciniglia.

Mosche della cipolla – Le mosche della cipolla sono parassiti delle piante che depongono le loro uova sul colletto delle piante, uova dalle quali escono larve che divorano i bulbi. Per approfondire si consulti l’articolo Mosca della cipolla.

Nottue (Agrotidi) – Noti anche come nottue, gli agrotidi sono bruchi che attaccano la zona di passaggio fra il fusto e la radice delle piante (il colletto) e scavano all’interno del fusto che può finire per spezzarsi. Per approfondire si consulti l’articolo Nottue.

Tortrici – Le tortrici sono farfalle di piccole dimensioni; i bruchi delle tortrici attaccano le piante divorando gli apici e rosicchiando foglie e petali. Per approfondire si consulti l’articolo Tortrici.

Lumache e limacce

Lumache e limacce danneggiano i prodotti dell’orto rosicchiando e divorando i germogli; il danno procurato da lumache e limacce non è solo diretto, ma anche indiretto perché le piante che vengono da loro attaccate sono più suscettibili agli attacchi fungini, batterici e virali. La presenza di questi animaletti è maggiore quando il clima è piuttosto umido.

Le specie che vengono preferenzialmente attaccate da lumache e limacce sono gli asparagi, le bietole, i cardi, i cavoli, i finocchi, le fragole, la lattuga e gli spinaci.

Per difendersi da questi animaletti, oltre alla rimozione naturale, si possono cospargere i confini delle coltivazioni con della cenere; infatti quando lumache e limacce strisciano su di essa subiscono un assorbimento della bava che emettono e che permette loro di strisciare. Ciò impedisce loro di proseguire verso le piante. Un rimedio alternativo, curioso, ma efficace, è quello di disporre “trappole” costituite da piccoli contenitori contenenti un paio di cm di birra; le lumache e le limacce infatti sono ghiottissime di questa bevanda e si infileranno nella trappola senza saperne più uscire. In commercio sono reperibili anche strisce ricoperte di sale che vanno disposte attorno al perimetro dell’orto; il rimedio funziona, ma la sostituzione delle strisce deve essere effettuata con una certa frequenza.

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