Orto verticale è una locuzione piuttosto curiosa con la quale si indica un orto nel quale si sfrutta la “verticalità” degli ambienti, l’altezza, tanto per intendersi.
Un orto verticale può avere anche una mera funzione decorativa, ma nella grande maggioranza dei casi si tratta della necessità di coloro che desiderano coltivare un orto e non hanno grandi spazi a disposizione (magari solo una piccola porzione di giardino o un balcone; a questo proposito si consulti anche il nostro articolo Orto sul balcone, una guida esaustiva e molto pratica per gestire un orto sul balcone della propria abitazione).
Di seguito alcune idee per la realizzazione di un orto verticale.
L’orto upside-down (la coltivazione “a testa in giù”)
La coltivazione upside-down sfrutta dei vasi realizzati in modo tale che le piante si sviluppino spuntando dal fondo del contenitore invece che dalla parte superiore, come avviene normalmente. I contenitori presenti in commercio sono realizzati in forme molto particolari così da fungere anche da elementi decorativi; se non si hanno però particolari esigenze estetiche, si può ricorrere a semplici bidoni o secchi di plastica di dimensioni non troppo grandi; molti utilizzano anche flaconi o bottiglie di plastica non trasparenti; i contenitori vanno riempiti con un mix adeguato di terriccio e compost e poi vanno forati sul fondo (basta un’apertura di alcuni centimetri, magari fatta a croce in modo che, per inserire la piantina, sia sufficiente spostare i lembi).
Una volta inserita la pianta nell’apertura praticata si fissano le radici con delle strisce di carta o di tessuto non tessuto e ci si assicura che il substrato di coltivazione non esca dal foro. Una volta terminate queste operazioni è possibile appendere il contenitore utilizzando dei sostegni orizzontali.
Le piante più adatte a una coltivazione del genere sono i pomodori (ciliegini e datterini), i peperoni, i cetrioli e le fragole. Non è raro veder coltivare più piante nello stesso contenitore; alcuni, infatti, coltivano le erbe aromatiche nella parte superiore del vaso e altre piantine nella parte inferiore.

Orto verticale idroponico
I pallet di legno
I pallet di legno (che non deve essere confuso con il pellet di legno, un materiale utilizzato per il riscaldamento le apposite stufe a pellet) sono dei bancali (in genere abete o pioppo) che vengono utilizzati per il trasporto o lo spostamento (con appositi muletti) delle merci nei magazzini; questi bancali possono essere riciclati sfruttandoli per la realizzazione di un orto verticale; vediamo come fare. La parte inferiore del bancale deve essere chiusa con un telo molto spesso e resistente da fissare al legno con dei chiodi o con una pistola sparagraffette da falegnameria.
Il telo diventerà il fondo di questo originale contenitore che dovrà essere riempito con del terriccio nel quale si semineranno le piantine; la struttura poi, che può anche essere dipinta e lavorata in modo da essere esteticamente piacevole, va appoggiata al muro o alla ringhiera. Se la struttura viene appoggiata al muro è opportuno fissare al fondo anche un telo di plastica in modo che l’umidità del terriccio non danneggi la parete.
Orto verticale – La windowfarm
La windowfarm è una sorta di orto verticale domestico che prevede l’utilizzo di una serie di bottiglie o di vasi che vengono disposti a cascata; i contenitori sono collegati da dei tubicini collegati a dei serbatoi di acqua che si trovano in cima ai contenitori stessi. In commercio sono disponibili dei kit già pronti di varie dimensioni, ma gli amanti del fai-da-te possono facilmente realizzare una windowfarm utilizzando delle bottiglie di plastica, dello spago e dei tubicini per l’irrigazione. In Rete si trovano facilmente delle guide complete e ben fatte per la realizzazione di una windowfarm.
Orto verticale – Fioriere e travetti
Un’altra idea ripresa da molti per la realizzazione di un orto verticale è quella proposta da Stefano Spillare; questi suggerisce di procurarsi delle fioriere e dei travetti di legno destinati a sorreggerle.
Una volta fissate le fioriere ai travetti si potrà fissare l’intera struttura alla parete utilizzando delle staffe.
Greenery
Greenery è una parete mono- o bifacciale proposta dall’azienda italiana Verde Profilo. Si tratta di strutture in acciaio le cui superfici verticali sono formate da dei contenitori amovibili e che possono essere completate, in base al proprio gusto, con piante da orto o da giardino; tali strutture, che utilizzano lo spazio in modo ottimale e sfruttano un sistema di irrigazione a caduta, possono essere utilizzate sia all’esterno che all’interno della propria abitazione. Sono disponibili in vari colori (avorio, grafite, mora, ruggine e sottobosco).