L’orto sinergico è un tipo di orto che s’ispira a una tecnica colturale ideata dall’agronoma spagnola Emilia Hazelip. Si basa sul principio secondo il quale le piante, crescendo, sono in grado di rendere fertile il terreno con un minimo intervento umano. Si basa su quattro regole fondamentali:
- Non si deve in alcun modo lavorare il terreno (con aratura, sarchiatura o altri interventi che mirano a smuovere il terreno).
- Non si devono fare concimazioni con alcun preparato. Il terreno viene reso fertile dalle radici delle piante, mai asportate, e dalla pacciamatura organica.
- Si devono evitare tutti i trattamenti chimici.
- Non si deve calpestare il terreno per evitare il suo compattamento. Le coltivazioni sono fatte in bancali, una sorta di aiuole permanenti rialzate che delimitano con chiarezza le parti dove si coltiva e dove invece si cammina.

La calendula (Calendula officinalis) è una pianta molto utilizzata nelle consociazioni con gli ortaggi dell’orto sinergico
Le consociazioni
Nei bancali di orto sinergico si coltivano in successione, fiori, ortaggi, piante da frutto. In ognuno di essi non può mancare una pianta delle Liliacee (come aglio e cipolla), una delle Leguminose (come i fagioli), un’aromatica (salvia, rosmarino, ecc.) e una pianta fiorita (tipiche scelte sono nasturzio o tagete, che hanno lo scopo di respingere insetti nocivi).
Le consociazioni nell’orto sinergico sono fondamentali perché, come dice lo stesso termine “sinergico”, le piante, crescendo vicine, possono migliorare il loro stato di salute. Le sinergie tra piante (consociazioni) tipiche dell’orto sinergico sono per esempio:
- Zucchine, basilico, fagioli, cipolle, pomodori
- Peperoni, peperoncini, melanzane
- Barbabietola e lattuga
- Basilico e pomodoro
- Patate con fiori come le calendule.

Una classica consociazione di coltivazione nell’orto: fagioli e nasturzi
Orto sinergico: come iniziare?
Si consiglia di iniziare con un orto sinergico di piccole dimensioni per impratichirsi. Dopo aver scelto la posizione, si costruiscono i bancali che possono avere forme diverse, che seguono anche forme geometriche.
Quindi si predispone l’irrigazione a goccia sui vari bancali, e si scelgono le specie “necessarie”: le liliacee, le leguminose, le aromatiche e le piante fiorite. A queste, seguendo le consociazioni, si aggiungono tutti gli ortaggi voluti.