Gli errori che si possono fare nella coltivazione del nostro orto sono numerosi; è ovviamente impossibile elencarli tutti e quindi, in questo articolo, ci limiteremo a ricordare quelli più comuni suddividendoli per argomento. Innanzitutto è necessario premettere che commettere qualche errore è praticamente inevitabile quando siamo agli inizi e ciò non deve assolutamente scoraggiare; ogni errore deve essere visto come una lezione che ci servirà per il futuro.
Valutazione del terreno
Non valutare la tipologia del terreno che si è scelto per la coltivazione del nostro futuro orto è un errore da non commettere. I terreni infatti non sono tutti uguali e solo conoscendo il tipo di terreno destinato ad accogliere gli ortaggi potremo predisporre tutti gli interventi necessari a renderlo il più possibile adatto alla coltivazione.
Preparazione del terreno
Altro errore da evitare è quello di non predisporre il terreno destinato alla coltivazione dell’orto in modo adeguato. Non si può certo pensare che l’unico problema del terreno sia quello relativo allo spazio; prima della semina infatti il terreno va adeguatamente preparato.
Per informazioni al riguardo rimandiamo al nostro articolo Orto: come cominciare.
Scelta dell’ortaggio e del suo posizionamento
Nel nostro articolo Orto: l’esposizione al sole abbiamo visto come sia importante per la riuscita del nostro orto valutare correttamente l’esposizione al sole del terreno prescelto. Se la valutazione dell’esposizione viene fatta erroneamente o, ancora peggio, non viene neppure presa in considerazione, si rischiano sostanzialmente due tipi di problemi: scegliere un ortaggio poco adatto all’orto in questione oppure posizionare gli ortaggi in modo inidoneo.
Non è per esempio una buona idea pensare di coltivare pomodori in terreni che, dato il loro posizionamento, ricevono giornalmente poca luce solare diretta; i pomodori infatti, come del resto altre tipologie di ortaggi, richiedono molte ore di luce diretta e la riuscita della loro coltivazione viene decisamente influenzata dall’esposizione solare.
Anche il posizionamento delle piante è importante, infatti, se anche il nostro orto gode di una buona esposizione, ma vi sono dei punti più ombrosi a causa di ostacoli artificiali o naturali, se ne deve tenere conto al momento della semina
Numero degli ortaggi
Altro errore da non commettere è quello di scegliere un numero di ortaggi eccessivo. È un errore piuttosto comune perché molti orticoltori dilettanti si lasciano prendere da un eccessivo entusiasmo.
Dal momento che agli inizi l’esperienza è giocoforza limitata, è consigliabile inizialmente orientarsi su poche e facili colture per poi, acquisite una certa dimestichezza e una certa esperienza, procedere con l’introduzione di altri tipi di ortaggio.
Rispetto della distanza fra pianta e pianta
Nel nostro articolo Orto: la semina abbiamo visto come, a seconda del tipo di ortaggio scelto, sia necessario tenere una certa distanza fra una pianta e l’altra; non rispettare una distanza minima può creare diversi problemi perché, man mano che il tempo passa, le piante potrebbero recarsi fastidio sia per quanto riguarda il nutrimento sia per quanto riguarda la luce.
Zona climatica
Non tenere conto della zona climatica in cui si vive è un errore da non commettere quando si pianifica la coltivazione di un orto. Il clima di una zona infatti influenza sia il calendario delle semine sia il ventaglio delle specie che possono venire coltivate. Approfondimenti su questo tema sono reperibili nel nostro articolo Orto e clima.
Irrigazione
L’irrigazione dell’orto non è un’operazione banale ed è molto facile commettere errori. Chi ha letto con attenzione l’articolo che tratta dell’argomento (Orto: l’irrigazione) avrà senz’altro notato che l’irrigazione non può essere fatta in modo casuale, ma che si deve prestare attenzione a quantità, tempi e modalità. Un ortaggio può infatti crescere male o addirittura morire se l’irrigazione non è effettuata in modo corretto.
Un primo consiglio che possiamo fornire è quello di approfondire la conoscenza delle varie piante che si è deciso di far crescere nel nostro orto; non tutte infatti hanno le stesse esigenze idriche ed è solo documentandosi bene che è possibile fornire loro una giusta quantità d’acqua.
Un altro suggerimento è quello di verificare manualmente lo stato del substrato; infilando un dito nel terreno (almeno fino alla seconda nocca) ci si potrà rendere conto se vi è la necessità di procedere con l’irrigazione oppure se è possibile rimandare l’operazione.
In linea generale, quello che si deve tenere a mente è che sia un utilizzo eccessivo sia un uso troppo parsimonioso di acqua sono entrambe fonti di stress per gli ortaggi e le piante in genere. Un eccesso di acqua per esempio può essere causa di sviluppo di marciumi e impedire uno sviluppo ottimale delle radici; annaffiare troppo poco può invece disidratare e indebolire le piante rendendole più vulnerabili alle malattie o ai parassiti.
Un errore da non commettere è poi quello di sovrastimare la disponibilità di acqua; ciò potrebbe creare alcuni problemi nei mesi più caldi dell’anno, quando l’orto richiede un’irrigazione maggiore. Pensare di sfruttare l’acqua dell’acquedotto non è una buona idea, sia perché il costo potrebbe essere eccessivo sia perché, in determinati periodi, si corre il rischio di incorrere in sanzioni pecuniarie di non poco conto.
Concimazione
La concimazione è un’operazione da ritenersi necessaria quando vogliamo che la produzione del nostro orto sia ottimizzata al massimo (vedasi per approfondimenti il nostro articolo Orto: la concimazione); ciò non vuol dire che sia sufficiente concimare e basta; la concimazione infatti non va lasciata al caso, sia per quanto riguarda la scelta dei concimi sia per quanto riguarda la loro quantità.
Nel già citato articolo relativo alla concimazione abbiamo visto come il concime organico per eccellenza sia il letame che dovrebbe essere preferito a meno scomodi, meno laboriosi, ma anche meno efficaci concimi inorganici; si deve però fare attenzione a non esagerare con l’uso; usare troppo concime infatti può essere deleterio perché può indebolire la pianta e soprattutto creare squilibri nella consistenza del terreno.
Pacciamatura
Non tutti gli orticoltori dilettanti ritengono necessario effettuare l’operazione di pacciamatura, ovvero quell’operazione effettuata ricoprendo il terreno con svariati tipi di materiale (foglie secche, erbe falciate, paglia, cortecce sminuzzate, tessuto non tessuto, lapilli, ghiaia ecc). È una scelta erronea perché la pacciamatura è molto utile sia perché contribuisce ad innalzare la temperatura del terreno sia perché funge da elemento protettivo contro la crescita delle erbe infestanti. Per approfondimenti si consulti l’articolo La pacciamatura.
Conservazione non idonea degli strumenti e delle sementi
Un errore tipico dei principianti è non riporre con cura gli attrezzi dell’orto, evitarne la manutenzione o farla in modo approssimativo. Ciò si traduce, non solo in un maggior esborso economico per ricomprare vanghe, badili o cesoie perché i vecchi attrezzi sono arrugginiti o non più funzionanti, ma anche nell’utilizzo di strumenti che via via perdono la loro efficacia, rendendo più faticosa e deludente la pratica dell’orticultura. Ciò è particolarmente vero anche per le “materie prime”: se acquistiamo sementi che non esauriamo in un’unica semina, ma non facciamo attenzione a riporre ben chiusa la bustina di semi in un luogo non umido o non esposto a forti escursioni termiche, alla prossima semina la percentuale di germinazione potrebbe essere deludente. Lo stesso si può dire per i concimi e, in generale, tutte le risorse che si usano nell’orto.
Impegno
Il fatto che per molti la coltivazione dell’orto sia un oggetto d’amore o un piacevole hobby non significa che l’impegno che esso necessita debba essere sottostimato. Se si vogliono ottenere risultati soddisfacenti è necessario tenere conto che la coltivazione di un orto richiede tempo, fatica e costanza. Per non commettere errori di sottostima dell’impegno necessario è quindi opportuno, prima di dedicarsi a questa attività, valutare con attenzione tutte le variabili (tempo a disposizione settimanale, dimensione del terreno ecc.).