Il luppolo (Humulus lupulus), noto anche come lupo dei salici, è una pianta appartenente alla famiglia delle Cannabacee (anche Cannabinacee); si tratta di una pianta perenne con il fusto volubile che può arrivare all’altezza di circa sei-sette metri. Le foglie sono ruvide ed opposte e di un colore tendente al verde pallido, lunghe fino a 15 cm.
Durante il periodo estivo compaiono i fiori; quelli maschili, di color bianco-verdognolo, sono riuniti in pannocchie all’ascella delle foglie, quelli femminili, di color verde giallognolo, sono riuniti in corte spighe dette coni. I fiori sono profumati e virano al giallo paglierino. Se non si desidera raccogliere i frutti, i fiori possono essere colti per realizzare composizioni secche.
I frutti del luppolo sono piccole ghiande resinifere che emanano un odore piuttosto intenso e hanno un sapore amaro.
La pianta è diffusa in Asia occidentale, America settentrionale e gran parte dell’Europa, anche nel nostro Paese, in particolar modo nell’Italia settentrionale.
Il luppolo cresce spontaneo ai bordi dei corsi d’acqua, ai margini dei boschi e lungo le siepi dalla pianura fino ad altezze di circa 1.500 m; predilige terreni freschi e fertili, non troppo umidi né troppo ventosi.
In giardinaggio, oltre alla specie nominale, si utilizza anche la cultivar ‘Aureus’, che ha il fogliame color giallo dorato.

La coltivazione del luppolo in Italia non è molto diffusa: si stima che solo qualche centinaio di ettari del territorio siano dedicati a questa pianta, ma la produzzione sta aumentando negli ultimi anni
Luppolo – Coltivazione
La coltivazione del luppolo è stata introdotta in Italia nel 1847, da Gaetano Pasqui, un agronomo forlivese. In Gran Bretagna, e in genere in tutto il Nord Europa, viene coltivato intensamente per produrre la birra. Il luppolo teme la siccità e non è adatto ai climi in cui le estati sono molto calde. Può esser fatto crescere su un traliccio, ma anche su un albero o un forte arbusto.
Il luppolo predilige l’esposizione in pieno sole (soprattutto la cultivar a foglie dorate), ma può esser messo a dimora anche in ombra parziale. Conviene anche ripararlo dai venti forti.
Per quanto riguarda il terreno, il luppolo predilige terreni molto ricchi di humus, umidi ma ben drenati.
Le irrigazioni devono essere regolari durante tutta la stagione vegetativa per mantenere il substrato leggermente umido.
Questa pianta si mette a dimora partendo dal seme a primavera, o più spesso, interrando le piante in vaso, sempre in primavera quando il rischio gelate è cessato. Il luppolo si propaga anche per talea erbacea prelevata a primavera o dai polloni basali delle piante mature. Il sesto d’impianto è circa 75-100 cm tra una pianta e l’altra.
Il luppolo è una pianta molto resistente, ma può essere soggetto a infezioni di Verticillum, un fungo che causa l’avvizzimento delle foglie, e botrite.
Il luppolo, oltre che per la birra, è usato anche in fitoterapia. Per i dettagli si consulti l’articolo sul Luppolo in fitoterapia.