Il daikon (Raphanus sativus var. longipinnatus) è una radice assimilabile per forma alla carota, ma di colore bianco e di dimensioni che possono raggiungere i 25-30 cm di lunghezza e 5-10 cm di diametro. Originaria di molti Paesi dell’Asia orientale, è diffusamente utilizzata in Giappone, tanto da essere conosciuta anche col nome di “ravanello giapponese”. Esistono numerose varietà di daikon, ma quella più diffusa è la aokubi daikon, della famiglia delle Brassicacee. L’aspetto della radice ricorda la carota comune, sebbene di colore bianco e con una parte vegetale simile allo spinacio, ma ha un sapore deciso, molto forte e piccante.
Daikon – Coltivazione
Per ottenere buoni risultati, le colture del daikon giapponese devono essere praticate in zone con temperature non caldissime, mentre la varietà cinese può sopravvivere anche in presenza di condizioni climatiche più calde. Altri fattori che influenzano la qualità e la resa delle coltivazioni sono altitudine e umidità, dato che ambienti poco umidi ed eccessivamente caldi producono effetti negativi sulle radici di daikon, che risultano legnose e difficilmente commestibili, con conseguente perdita di valore di mercato.
Negli ultimi anni, con la diffusione della cucina orientale, la pianta è stata conosciuta anche in molti Paesi europei, mentre è ancora quasi del tutto sconosciuta in Italia.

Daikon (Raphanus sativus var. longipinnatus)
Proprietà
Noto nella tradizione popolare asiatica come radice “bruciagrassi”, il daikon sembra avere effettivamente qualche proprietà fitoterapica.
Ha un ottimo contenuto di vitamina C, un basso apporto calorico e, tra le altre proprietà, gli sono attribuite quelle di:
- favorire la digestione di alimenti ricchi di grassi
- stimolare la diuresi e avere un effetto drenante, contribuendo così alla depurazione delle vie urinarie
- sembra costituire un buon coadiuvante del trattamento dei disturbi epatici.
Daikon in cucina
Largamente utilizzato nella cucina giapponese, ma pure importante in altre cucine orientali, il Daikon può essere consumato crudo, grattugiato e consumato in insalata, oppure come ingrediente di gustose zuppe o stufati e ancora usato come decorazione per piatti a base di sashimi (preparazioni a base di pesce o molluschi crudi).

Il daikon è usato nel koshimbir, un condimento del subcontinente indiano
Da provare la ricetta che segue, realizzabile con ingredienti facilmente reperibili nei comuni supermercati:
Kakuteki (versione leggera giapponese)
Ingredienti
- 200 g di daikon pelato e tagliato a tocchetti
- 1 spicchio d’aglio
- 15 g di zucchero
- 1-2 cucchiaini di peperoncino (a seconda dei gusti)
- erba cipollina
- 20 g di Kombu Dashi (brodo tipico o, in alternativa, brodo vegetale)
- sale q.b.
Preparazione
Ponete i tocchetti di daikon sotto sale per almeno un’ora, intanto preparare la salsa mescolando bene lo zucchero, l’aglio e l’erba cipollina tritati, il peperoncino, il brodo.
Trascorso il tempo indicato, asciugare bene il daikon e immergete i tocchetti nella salsa così ottenuta, lasciando insaporire per almeno tre ore prima di servire.