Come allontanare le talpe da orto e giardino? La talpa è un mammifero dell’ordine degli Insettivori, diffuso in gran parte dell’Europa e dell’Asia (Mongolia e Caucaso). Di piccole dimensioni (non supera i 16-20 cm per 120 g di peso), è dotata di una vista molto debole che compensa con un ottimo olfatto e con organi di senso sensibili alle vibrazioni nel terreno. Passa la quasi totalità della sua vita sottoterra, dove scava cunicoli molto lunghi con le sue zampe anteriori massicce e potenti, adatte allo scopo. I cunicoli e le gallerie scavate possono essere molto estesi e coprire aree anche di parecchie centinaia di metri quadrati. In genere sono a profondità di 25-30 cm, ma esistono gallerie più superficiali dove le talpe si procurano il cibo. A differenza di quanto si creda, la talpa non va in letargo e quindi è attiva anche nei mesi invernali.

Non è facile vedere una talpa, perché l’animale passa quasi tutta la sua vita sottoterra
Perché la presenza delle talpe è sgradita nell’orto e nel giardino? C’è subito da chiarire che la talpa non si nutre delle radici delle piante e quindi non danneggia la flora, come per esempio avviene per i topi. Essendo infatti un insettivoro, si ciba di piccoli animali: lombrichi, larve e altri insetti. In particolare, la sua azione nei confronti delle larve può essere utile, eliminando anche larve molto dannose per il prato, come quelle di tipule e curculionidi. Inoltre, non trasmette malattie ad umani o altri animali.
Quindi perché mai si dovrebbero allontanare le talpe? Il problema è che nella loro opera di scavatura fanno fuoriuscire dai cunicoli una notevole quantità di terra che affiora al di fuori del terreno, con la caratteristica conformazione a “fontana”. L’erba del prato ricoperta dalla terra può soffrire, oltre all’evidente danno estetico. Se l’attacco delle talpe è massiccio, la resa estetica del prato verde è decisamente compromessa.

Un prato deturpato dai segni lasciati dalle talpe dei cunicoli scavati sottoterra
Come allontanare le talpe?
La presenza di talpe è evidente quando compaiono le tracce dei loro scavi; volendo allontanarle esistono dei mezzi di diversa efficacia. I meno cruenti sono i seguenti:
- Installare diffusori ad onde sonore; si tratta di picchetti alimentati ad energia solare in grado di emettere vibrazioni fastidiose per l’animaletto che mettono in fuga la talpa. I diffusori hanno un raggio d’azione limitato a qualche decina di metri, e se il prato è troppo grande, l’unico effetto sarà quello di… spostare le talpe in un altro punto del giardino. Occorre quindi dimensionare correttamente il numero dei diffusori. Questi andranno inseriti nei buchi dove è affiorata la terra ma anche in altri punti del giardino, per rendere inospitale l’intera zona alle talpe.
- Metodo fai-da-te: inserendo una barra di metallo nel buco provocato dalla talpa e coprendo il tutto con una bottiglia di vetro, le vibrazioni indotte dall’aria che entra nella bottiglia saranno sgradite alla talpa che si allontanerà. Non sempre questo metodo funziona ma il principio è analogo a quello dei diffusori più “tecnologici” visti precedentemente. Se si usa una bottiglia di plastica, questa potrà essere incisa per formare una specie di girandola che, sotto effetto dell’evento, amplificherà le vibrazioni.
Se invece si vuole passare a metodi più invasivi si può pensare a queste soluzioni:
- Inserire palline di naftalina nei buchi, un metodo possibile solo in assenza di animali domestici o bambini piccoli. Inoltre, si ricordi che così facendo comunque si contamina il terreno.
- Repellenti granulari, in genere a base di sostanze naturali (controllare gli ingredienti con attenzione!) come l’aglio, il cui odore è sgradito. I repellenti vanno inseriti nel buco in cui affiora il cunicolo.
- Utilizzo del concime a base di calciocianamide, una sostanza chimica ad alta percentuale di azoto. A dire il vero, più che come fertilizzante (non ammesso nella coltivazione biologica) è usato per disinfettare il terreno da nematodi e, appunto, per allontanare le talpe. La sostanza va attentamente dosata (ad alte percentuali si comporta come un vero e proprio diserbante) ed elimina anche organismi utili nel terreno, impoverendolo. Per questo motivo, da molti è sconsigliato.
Come eliminare le talpe?
Per chi non amasse particolarmente questi comunque utilissimi animaletti, esistono anche metodi molto cruenti che però non sempre ottengono i risultati voluti. Se si vuole un’opzione drastica, per eliminare le talpe sono in vendita apposite esche avvelenate. Il loro utilizzo ha però il grave effetto collaterale di inserire nell’ambiente sostanze tossiche, alle quali potrebbero essere esposti altri animali (domestici o selvatici che si cibano di talpe, come i tassi o le volpi). Altro metodo sono le trappole per talpe con esche, da inserire nelle gallerie, sulla cui efficacia però ci sono pareri discordanti.
L’utilizzo di candelotti di zolfo a cui si dà fuoco inserendoli nel buco provocato dalla talpa è un altro metodo per eliminarle. Il fumo tossico soffoca l’animale che muore nella sua tana. Anche in questo caso il metodo funziona se la superfice è limitata e l’infestazione ridotta.
Come convivere con le talpe?
Dal momento che la talpa è un animale solitario e difficilmente condivide il suo territorio con altre talpe (se non nel periodo dell’accoppiamento, quando si forma la coppia, da marzo a giugno), può darsi che la sua presenza non sia così massiccia da richiedere un metodo per allontanarle o eliminarle. Per convivere con le talpe in giardino è possibile intervenire tempestivamente rimuovendo la terra che fuoriesce dai cunicoli e tappandoli, non certo con terra (che verrebbe immediatamente rimossa), ma con ghiaia e pietrisco, più sgradita all’animale. Si tega presente poi che alcune piante, come l’euforbia, la fritillaria, il topinambur o la pianta di ricino, sono sgradite alle talpe. Il loro utilizzo però copre una zona limitata del giardino e ha senso se l’area è piccola o si identifica il punto d’ingresso delle talpe nel giardino o nell’orto.