La rapa (Brassica rapa) è una pianta annuale o biennale della famiglia delle Brassicacee; è un ortaggio conosciuto da millenni; le rape, grazie al loro lungo periodo di conservazione, erano una delle primarie fonti di sopravvivenza per gli agricoltori. Diversi anni addietro il consumo era molto superiore; questo tipo di ortaggio viene consumato soprattutto in inverno; si utilizzano sia la radice carnosa che le foglie; adesso il consumo si è spostato soprattutto sulle cime. È un alimento difficilmente digeribile a causa della notevole presenza di cellulosa. Dal punto di vista nutrizionale la rapa non è comunque un cibo particolarmente interessante.
Indice

Le rape, grazie al loro lungo periodo di conservazione, erano una delle primarie fonti di sopravvivenza per gli agricoltori
Rape – Coltivazione
La coltivazione delle rape è piuttosto semplice. Le varietà di rapa che sono utilizzate per la coltivazione sono numerose; fra le più note ricordiamo la Brassica rapa L. ssp. campestris, la Brassica rapa L. var. septiceps (quella comune) e la Brassica rapa L. var. sylvestris (la cima di rapa): possono essere distinte sia per la forma (che può essere allungata, piatta o tonda), per il colore della radice la quale può essere bianca oppure violacea e anche in base al periodo di produzione (rape precoci e rape tardive).
Per quanto concerne le condizioni ambientali, le rape sono piante che prediligono i climi temperato-umidi e che hanno una notevole resistenza alle basse temperature (sopravvivono tranquillamente anche quando il termometro tocca i -10 °); nelle zone troppo calde e asciutte le radici non sono in grado di ingrossarsi.
Per quanto riguarda il terreno di coltivazione, questo ortaggio non ha particolari problemi di adattamento, anche se la sua predilezione va a quelli freschi, profondi, poco salini e dotati di un buon drenaggio. Il suo pH ideale oscilla tra 6,5 e 7,5. Le rape non hanno nemmeno particolari esigenze nutritive, necessitano invece di adeguate cure idriche.
La semina delle rape viene generalmente effettuata da maggio a settembre (sono ortaggi richiesti soprattutto in autunno e in inverno), più raramente nel bimestre gennaio-febbraio (produzione primaverile).
La semina può essere effettuata con la tecnica a spaglio oppure in file distanti dai 20 ai 30 cm circa; sulla fila la distanza fra pianta e pianta deve essere di almeno 15 cm fino ad arrivare al massimo a 20. Occorrono circa 5-6 grammi di semi (che vanno interrati a 1-2 cm di profondità) ogni 10 metri quadrati di terreno.
Per quanto riguarda le consociazioni con altre piante, quelle più adatte a essere associate alle rape sono le bietole da coste, i fagioli rampicanti, le insalate da taglio, la lattuga, i piselli, i pomodori e gli spinaci.
La concimazione dovrà essere effettuata al momento della preparazione del terreno destinato alla coltivazione, si richiedono circa 35 kg di letame ben maturo ogni 10 metri quadrati di superficie coltivabile.
L’irrigazione è un’operazione da non trascurare quando trattiamo di rape; come detto, infatti, notevoli sono le esigenze idriche di questo ortaggio che richiede irrigazioni regolari e costanti, in particolar modo nei periodi di siccità. Vanno evitati, inutile dirlo, i sempre dannosi ristagni idrici, mal sopportati da qualsiasi pianta.
La raccolta viene effettuata a scalare e si effettua generalmente nel periodo che va da settembre al mese di maggio dell’anno successivo. Le rape possono essere raccolte nel momento in cui le radici hanno raggiunto le dimensioni volute, ma non dovrebbero superare le dimensioni di una palla da tennis se si vuole che rimangano morbide e gustose.
Le cime di rapa, delle quali si utilizzano soltanto le infiorescenze e le foglie più tenere, possono essere raccolte, a seconda della varietà coltivata, dai 40 giorni ai 4 mesi dalla semina.
Le rape possono essere conservate per lunghi periodi; le radici, che vanno private delle foglie, possono venire conservate tranquillamente in frigorifero per circa quattro mesi.
Le avversità che possono danneggiare le rape sono praticamente le stesse che interessano i cavoli.

Coltivazione di rape in un orto domestico
Le rape in cucina
Come di rapa – Sono ottenute dalla varietà Brassica rapa var. sylvestris. Molto utilizzate nella cucina tradizionale pugliese e campana, con il termine cime si indica il fusto, le foglie (quelle allungate e le più piccole, in cima) e i fiori: tutte queste parti sono edibili, anche se, in genere, si preferisce tenere solo quelle più morbide, eliminando il fusto e le foglie più coriacee.
Una volta pulite e lavate sotto l’acqua corrente fredda, le cime sono pronte per essere cucinate in vari modi:
- bollite
- al vapore
- al microonde
- soffritte o saltate in padella
Si possono acquistare fresche oppure congelate. Nel primo caso, è importante assicurarsi che siano state raccolte da poco, con il fusto e le foglie turgide e senza parti gialle.
Rapa bianca: come si cucina – Come visto, esistono molte varietà di quest’ortaggio: la locuzione rapa bianca è spesso usata per indicare quelle a pasta bianca, che possono avere forma tondeggiante o più allungata; è coltivata prevalentemente nell’Italia settentrionale e ha il vantaggio di poter essere raccolta quasi tutto l’anno. Questa varietà può essere impiegata in cucina per arricchire risotti o gratinata, ma può essere gustata anche cruda, tagliata a rondelle in insalata. Al pari delle altre rape, si può anche saltare in padella e utilizzarla come contorno.
Tra le ricette, la più classica è quella delle orecchiette con cime di rapa. Molto originale invece è la ricetta di tofu e puledro con cime di rapa.

Con “cime di rapa” si indicano il fusto, le foglie (quelle allungate e le più piccole, in cima) e i fiori: tutte queste parti sono edibili.
Ricette con la rapa – In cucina viene utilizzata sia come ingrediente per la preparazione di minestre o di risotti oppure viene consumata lessa condita con olio o burro. È una delle verdure utilizzate per la preparazione di una delle conserve più note, la cosiddetta giardiniera; è inoltre uno degli ingredienti principali di uno dei piatti tipici della cucina friulana, la brovada. Le cime di rapa sono una produzione tipica dell’area mediterranea; sono particolarmente diffuse nel Lazio, in Puglia e in Campania.
Calorie e valori nutrizionali
Dal database del Ministero americano dell’agricoltura
Rapa
Scarto: 19% (scarti da taglio)
Nutrienti | Unità | Valore per 100 g | Numero di campioni | Errore std. |
---|---|---|---|---|
Principali | ||||
Acqua | g | 91.87 | 5 | 0.242 |
Calorie | kcal | 28 | 0 | |
Calorie | kJ | 117 | 0 | |
Proteine | g | 0.90 | 1 | |
Lipidi | g | 0.10 | 1 | |
Ceneri | g | 0.70 | 0 | |
Carboidrati (per differenza) | g | 6.43 | 0 | |
Fibre | g | 1.8 | 0 | |
Zuccheri | g | 3.80 | 0 |
Rapa in inglese e altre lingue
Ecco di seguito la traduzione di rapa in inglese e in altre lingue:
- Inglese – Turnip
- Spagnolo – Nabo
- Francese – Navet
- Tedesco – Rübe