I peperoni sono ortaggi provenienti dall’America del Sud che ha fatto la sua comparsa sulle tavole europee nel XVI sec. Secondo alcuni studiosi il centro di partenza della diffusione di questi vegetali è il Brasile, secondo altri la Giamaica.
Il peperone (Capsicum annuum) è la più coltivata al mondo tra le cinque specie principali del genere Capsicum e da essa si ricavano sia peperoni che peperoncini. Le cultivar sono moltissime, ma esiste anche una varietà, il Capsicum annuum var. aviculare, secondo alcuni la sottospecie selvatica più vicina all’antenato comune di tutte le specie.
Il Capsicum annuum è un arbusto a portamento eretto, con foglie lanceolate, verdi. I fiori, bianchi, singoli, con stami giallo/verdi, a 5 o 7 petali, compaiono all’ascella delle foglie, uno per nodo, in estate. Il frutto è una capsula di colore verde all’inizio, che vira a maturazione dal bianco al viola, passando per le varie tonalità di giallo, arancio e rosso. Anche la forma è molto variabile: dai minuscoli Chiltepin, ai peperoni dolci, ai curvi Peter Pepper Red.
La coltivazione delle numerosissime varietà è largamente diffusa a livello mondiale (ben 1,26 milioni di ettari), in Asia, America centromeridionale, Africa ed Europa. La superficie dedicata a questa pianta in Italia si sta progressivamente riducendo e, negli ultimi anni, le importazioni hanno superato le esportazioni.
Di quest’ortaggio consumiamo il frutto, che è una bacca carnosa verde, gialla o rossa; all’interno del frutto si trova la capsicina, un alcaloide che conferisce a questo ortaggio il caratteristico sapore piccante.
Indice

Coltivazione di piante di Capsicum annuum
Peperoni – Coltivazione
La coltivazione dei peperoni può essere estremamente gratificante. Poiché il peperone è una pianta originaria di Paesi dal clima molto caldo, risulta essere piuttosto sensibile alle basse temperature. Predilige temperature notturne comprese fra i 15 e i 18 °C e temperature diurne che vanno dai 23 ai 29 °C; temperature più alte, in particolar modo se associate a condizioni ventose, possono rappresentare un problema per il suo sviluppo ottimale.
Il peperone si sviluppa al meglio in terreni fertili, ricchi di calcio, dotati di un buon drenaggio e con un pH tra 6,5 e 7.
Affinché possa crescere al meglio, il peperone richiede un terreno a medio impasto (che dovrà essere preparato con qualche mese di anticipo tramite la vangatura e la fertilizzazione) e una concimazione adeguata (ogni metro quadrato di coltura necessita di circa 3-4 kg di compost o di ottimo letame). È una pianta avida di magnesio ed è quindi opportuno provvedere alla bisogna distribuendo litotamnio (mezzo kg ogni 10 metri quadrati di terreno coltivato).
Il peperone viene generalmente seminato in semenzaio (la semina diretta del peperone viene raramente praticata).
Il periodo della semina è influenzato dalle zone climatiche; nelle regioni meridionali il periodo ideale per seminare i peperoni è il bimestre gennaio-febbraio, mentre nelle regioni centro-meridionali è preferibile effettuare la semina tra febbraio e marzo.
I semi dovranno essere sparsi in file distanti fra loro circa 6-7 cm. Trascorsi 35-45 giorni dalla semina, non appena spuntata la quinta foglia sulle piante, si potrà effettuare il trapianto in giardino o in vasi più capienti. È comunque necessario aspettare che le gelate siano terminate prima di provvedere con la messa a dimora; le piantine andranno disposte su file distanti fra loro circa 50 cm.
L’irrigazione del peperone nel semenzaio deve essere costante (ogni 3-4 giorni circa) perché la carenza di acqua può arrestarne lo sviluppo. È inoltre necessario eliminare le infestanti e arieggiare adeguatamente il terreno che lo accoglie. Una volta trapiantati, i peperoni devono essere abbondantemente irrigati una volta per settimana; è comunque opportuno sincerarsi sempre che il terreno non si asciughi fra un’irrigazione e quella successiva.

La potatura dei peperoni va eseguita dopo circa 90 giorni dalla messa a dimora, dopo la fruttificazione
Per la potatura si veda l’articolo La potatura dei peperoni.
La raccolta dei peperoni deve essere fatta quando i frutti sono sono giunti a completa maturazione; il periodo può variare in base alle diverse varietà; è possibile regolarsi verificando colore e consistenza; possono essere raccolti un po’ di tempo prima se si desidera che abbiano un sapore più asprigno. È opportuno effettuare sempre un’irrigazione una volta effettuata una raccolta.
I parassiti più temibili per i peperoni sono gli afidi e la piralide, mentre le malattie più temibili sono la peronospora e l’antracnosi.
Per quanto riguarda le consociazioni, i peperoni possono essere coltivati insieme a carciofi, cavoli, finocchi e insalata.
Il peperone in cucina
Si tratta di un alimento estremamente versatile per quanto riguarda l’aspetto culinario e possono essere utilizzati per preparare antipasti, contorni, insalate, primi e secondi. Possono essere consumati freschi o conservati. La versione in agrodolce è forse tra quelle più apprezzate. Si tratta di una preparazione molto adatta come contorno estivo, gustata fresca. I peperoni, lavati e asciugati, si tagliano a listarelle e si rosolano in una padella con olio extravergine d’oliva a fuoco alto. Quindi si aggiunge una soluzione di aceto di vino, zucchero e acqua, facendo cuocere il tutto per una ventina di minuti. Le dosi per quattro peperoni medi sono di circa 40 ml di aceto di vino, 25 g di zucchero e 120 ml d’acqua. Occorre assicurarsi che i peperoni al termine siano ben cotti e morbidi. I peperoni in agrodolce si servono tiepidi o freddi.
Se cucinati, si possono gustare:
- al forno, da soli o ripieni
- alla griglia
- saltati in padella con altre verdure (tipico l’accostamento con zucchine o patate)
Come detto, sono molti i modi di preparazione quest’ortaggio. Rientrano molto bene nei sughi per condire la pasta, come nella ricetta delle pennette con peperoni e acciughe o dei gnocchi con salsa ai peperoni. In forno, trovano spazio negli sformati, come nella ricetta dello sformatini con zucchine e peperoni.
Caratteristiche e proprietà dei peperoni – La caratteristica principale dei peperoni è il loro elevato contenuto di vitamina C; a parte questo, non presentano altri vantaggi nutrizionali, se non il basso contenuto calorico che li rende adatti alle diete dimagranti. Le varietà dolci sono ultimamente quelle preferite dai consumatori, per la migliore digeribilità e appetibilità. Le varietà piccanti sono sconsigliate a chi soffre di ulcera o iperacidità gastrica e ai bambini.

Esistono varietà di peperoni con diverse forme; quelli allungati spesso sono piccanti, bisogna fare attenzione
Calorie e valori nutrizionali
Dal database del Ministero americano dell’agricoltura
Peperoni gialli
Scarto: 18% (gambo, semi e centro)
Nutrienti | Unità | Valore per 100 g | Numero di campioni | Errore std. |
---|---|---|---|---|
Principali | ||||
Acqua | g | 92.02 | 2 | |
Calorie | kcal | 27 | 0 | |
Calorie | kJ | 112 | 0 | |
Proteine | g | 1.00 | 2 | |
Lipidi | g | 0.21 | 2 | |
Ceneri | g | 0.45 | 2 | |
Carboidrati (per differenza) | g | 6.32 | 0 | |
Fibre | g | 0.9 | 1 |
Peperoni rossi
Scarto: 18% (gambo, semi e centro)
Nutrienti | Unità | Valore per 100 g | Numero di campioni | Errore std. |
---|---|---|---|---|
Principali | ||||
Acqua | g | 92.21 | 4 | 0.399 |
Calorie | kcal | 26 | 0 | |
Calorie | kJ | 111 | 0 | |
Proteine | g | 0.99 | 4 | 0.035 |
Lipidi | g | 0.30 | 4 | 0.009 |
Ceneri | g | 0.47 | 4 | 0.031 |
Carboidrati (per differenza) | g | 6.03 | 0 | |
Fibre | g | 2.1 | 0 | |
Zuccheri | g | 4.20 | 0 | |
Saccarosio | g | 0.00 | 4 | 0 |
Glucosio (destrosio) | g | 1.94 | 4 | 0.12 |
Fruttosio | g | 2.26 | 4 | 0.109 |
Lattosio | g | 0.00 | 4 | 0 |
Maltosio | g | 0.00 | 4 | 0 |
Galattosio | g | 0.00 | 0 | |
Amido | g | 0.00 | 2 |
Peperoni in inglese e altre lingue
Ecco di seguito la traduzione di peperoni in inglese e in altre lingue:
- Inglese – Pepperoni
- Spagnolo – Pepperoni
- Francese – Poivrons
- Tedesco – Peperoni