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Coltivazione delle melanzane

La melanzana (Solanum melongena) è un ortaggio della famiglia delle Solanacee, con fusto eretto che raggiunge circa 80 cm, fiori solitari e frutti, la parte che consumiamo, che sono bacche violacee di forma tonda, oblunga od ovoidale. Grandezza, forma e colore si differenziano a seconda della varietà

La melanzana è una pianta originaria delle zone calde di Cina e India e venne introdotta a partire dal 1440 in Occidente dagli Arabi e, in seguito, in Europa a opera di alcuni Carmelitani. Nel 1550 viene citata nel Trattato della coltura degli orti e giardini scritto dal naturalista italiano Soderini. Questa verdura per molto tempo non riscosse alcun successo (si riteneva addirittura che potesse provocare la pazzia).

Fra le varietà più diffuse ricordiamo la Gigante bianca di New York, la Precoce di Barbentane, la Violetta lunga di Napoli, la Violetta tonda. Per gli usi della melanzana in cucina si veda l’articolo Melanzana.

Indice

  • Coltivazione della melanzana
  • La melanzana in cucina
Coltivazione delle melanzane

Piante di melanzana (Solanum melongena) nell’orto

Melanzane – Coltivazione

La coltivazione delle melanzane è particolarmente influenzata dalle condizioni climatiche; in effetti la melanzana è ortaggio molto esigente in fatto di clima, sicuramente meno adattabile di altre piante; infatti, affinché possa svilupparsi al meglio richiede temperature mediamente alte (dai 14 ai 18 °C nelle ore notturne e dai 22 ai 26 °C in quelle diurne); manco a dirlo, soffre molto gli eccessivi sbalzi di temperatura che rischiano di compromettere il suo sviluppo. È per questo motivo che la coltivazione delle melanzane viene effettuata soprattutto nelle zone centro-meridionali della nostra penisola; può comunque crescere abbastanza bene anche in quelle aree del settentrione che godono di un particolare clima. Nelle zone più fredde si possono proteggere in parte le piante con l’operazione di pacciamatura.

In quanto al terreno, quello ideale per la coltivazione delle melanzane è un terreno a medio impasto, dotato di un buon drenaggio, ben esposto al sole e piuttosto fertile. È buona norma preparare con un certo anticipo il terreno destinato ad accogliere le melanzane; a questo scopo dovrà essere vangato e concimato con stallatico maturo (30-40 kg ogni 10 metri quadrati di terreno). Dopo queste lavorazioni il terreno potrà essere fatto riposare fin quando non si giungerà al momento della semina; poco prima di effettuarla è consigliabile effettuare un’accurata sarchiatura allo scopo di rimuovere le erbe infestanti eventualmente presenti.

Chi sceglie di coltivare le melanzane utilizzando i semi dovrebbe farlo nel bimestre gennaio-febbraio se la zona in cui risiede ha un clima caldo, altrimenti è consigliabile ritardare la semina di circa un mese (la temperatura ottimale per iniziare l’operazione di semina si aggira sui 16 °C). I semi vanno posti in un semenzaio riscaldato e opportunamente riparato dalle avversità climatiche. Una settimana prima della semina si possono mettere i semi in un panno umido; questa operazione favorirà la loro germinazione.

Coloro che invece scelgono di effettuare la coltivazione delle melanzane partendo da piantine già cresciute, acquistabili presso i negozi specializzati in orticoltura, dovranno effettuare il trapianto con molta cura perché le piante di melanzana sono particolarmente delicate. Le piantine andranno poste su varie file a una distanza di circa mezzo metro l’una dall’altra; prima di interrarle si preparino dei solchi in cui posizionare le radici dopodiché si ricoprano le buche facendo bene attenzione a non soffocarle. Terminata questa operazione si dovranno mettere dei tutori che serviranno a suo tempo a sostenere le piante quando queste cominceranno la loro produzione.

L’irrigazione delle melanzane deve essere effettuata, perlomeno inizialmente, con costanza e regolarità (3 volte a settimana); si faccia notevole attenzione a non bagnare le foglie perché ciò può favorire lo sviluppo di malattie crittogamiche. In seguito le annaffiature dovranno essere effettuate in modo da mantenere il terreno sempre umido; si evitino però i ristagni idrici. Per quanto riguarda gli orari di irrigazione, le regole sono quelle che vengono generalmente seguite per tutti gli altri ortaggi (si devono attendere cioè le ore più fresche della giornata, presto al mattino oppure la sera subito dopo il tramonto).

L’operazione di concimazione non è richiesta se, come spiegato precedentemente, si è provveduto a concimare adeguatamente il terreno durante la fase di preparazione. Al limite, chi ha trapiantato le piantine potrà utilizzare subito dopo un macerato di ortica diluito al 20%. Durante la fase produttiva è opportuno verificare l’eventuale crescita di erbe infestanti che, se fanno la loro comparsa, dovranno essere subito rimosse tramite sarchiatura.

coltivazione delle melanzane

Il maggior produttore mondiale di melanzane è la Cina seguita da India ed Egitto

Un cenno va alla cimatura; non tutti concordano sull’effettuazione di questa operazione; è vero che può far crescere frutti più grossi e in tempi più rapidi, ma è altrettanto vero che può limitare la produzione successiva; effettuarla o no è una scelta personale. Importanti invece la potatura, che deve essere fatta a mano togliendo foglie e rami secchi (si inizia dalle parti più basse e man mano si sale), e la zappettatura del terreno intorno alla pianta.

La raccolta delle melanzane va effettuata quando la maturazione non è ancora completa (i semi non si sono ancora formati e la polpa del frutto è soda e di color viola acceso). Ogni metro quadrato di terreno coltivato produce circa 3 kg di melanzane.

Per quanto concerne le consociazioni, la melanzana può essere abbinata a cavolo, finocchi e insalata. Relativamente alle rotazioni, la melanzana è una pianta adatta a iniziare un ciclo.

Le avversità che possono colpire la melanzana sono quelle che si riscontrano anche nelle altre piante della famiglia delle Solanacee (patate, peperoni, pomodori ecc.). Tra i parassiti si segnalano afidi, aleurodidi, cimici, dorifora e ragnetto rosso. Tra le malattie si ricordano invece l’alternariosi, il mal bianco, la muffa grigia e la peronospora.

La melanzana in cucina

Sono molte le ricette che vedono la melanzana nei sughi di pasta (come nella ricetta dei fusilli con melanzane e gamberi , oppure come contorno, cucinata al forno, fritta come ripieno di polpette o per insaporire le lasagne. Famosa è la caponata di melanzane, tipico piatto siciliano. L’ortaggio può essere aggiunto con successo anche alle zuppe, come nella ricetta della zuppa di funghi e melanzane.

Per il suo scarso apporto energetico (se non è preparata con aggiunta notevole di grassi come nella frittura) viene spesso paragonata alla zucchina e trova spazio in molte ricette ipocaloriche; per approfondire questo interessante aspetto, si veda l’articolo melanzane e zucchine in cucina.

La melanzana alla parmigiana – La melanzana alla parmigiana (detta anche parmigiana di melanzane) è un modo classico di cucinare quest’ortaggio tipico della cucina italiana, sulla cui attribuzione c’è ancora discussione, cioè se si tratti di un piatto tipico dell’Emilia Romagna, della Sicilia o della Campania. La melanzana è cucinata con formaggio e abbondante passata di pomodoro. La ricetta completa si può trovare nell’articolo Parmigiana di melanzane.

Calorie e valori nutrizionali

Dal database del Ministero americano dell’agricoltura

Melanzana

Scarto: 19% (estremità, buccia e parti scartate nel taglio)

NutrientiUnitàValore per 100 gNumero di campioniErrore std.
Principali
Acquag92.411
Caloriekcal240
CaloriekJ1020
Proteineg1.0160.031
Lipidig0.1950.046
Cenerig0.7060.127
Carboidrati (per differenza)g5.700
Fibreg3.440.255
Zuccherig2.350

 

melanzane coltivazione

La melanzana può avere diverse forme e colori a seconda della varietà

Melanzana in inglese e altre lingue

Ecco di seguito la traduzione di melanzana in inglese e in altre lingue:

  • Inglese – Aubergine
  • Spagnolo – Berenjena
  • Francese – Aubergine
  • Tedesco – Aubergine
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