Il lampone è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee; l’arbusto può raggiungere i due metri d’altezza. Questa pianta è facilmente coltivabile (quello attualmente in commercio è infatti quasi tutto coltivato) e in Europa è nota da almeno quattro secoli. Oltre a quella europea (Rubus idaeus) ne esistono altre specie: Rubus strigosus, Rubus occidentalis e Rubus neglectus, quest’ultima specie è probabilmente un ibrido naturale fra il Rubus strigosus e il Rubus occidentalis.
L’omonimo frutto, dal sapore dolce-acidulo, viene raccolto a fine estate o a inizio autunno; è generalmente di colore rosso, ma può essere anche giallo o ambrato.
Per le produzioni di tipo familiare è consigliabile orientarsi su una delle cosiddette varietà rifiorenti (o bifere), ovvero quelle che sono in grado di produrre frutti sia sui rami dell’anno precedente (nel bimestre giugno-luglio) sia sui polloni dell’anno in corso (nel bimestre settembre-ottobre) a differenza di quanto accade con le varietà unifere, ovvero quelle caratterizzate da un’unica produzione annua (prevalentemente sui tralci dell’anno prima).
Fra le varie cultivar bifere di lampone ricordiamo la Ruby, l’Heritage, la Glen Glova, la Glen Prosen, la Polka, la September e la Tulameen e la Rossana.
Gli usi del lampone sono molteplici; i frutti di qualità inferiore sono utilizzati industrialmente per la preparazione di confetture, coloranti per cosmetici, gelatine, sciroppi ecc.; i frutti di migliore qualità vengono invece surgelati e destinati all’industria della pasticceria, degli yogurt e dei gelati. In cucina, il lampone trova spazio nella preparazione di torte, crostate, creme o gelati.
Indice

Pianta di lamponi
Lamponi – Coltivazione
La coltivazione dei lamponi non presenta particolari difficoltà, anche se in Italia la coltivazione del lampone è molto rara; esistono alcuni lamponeti in Piemonte e in Trentino, ma la loro estensione globale è molto limitata. Le zone migliori per la coltivazione dei lamponi sono quelle collinari e montane ben soleggiate e in cui le precipitazioni piovose sono ben distribuite nel corso dell’anno.
Per quanto riguarda il terreno di coltivazione, i più adatti alle piante di lampone sono quelli freschi, permeabili e ricchi di sostanze organiche. Non sono invece adatti né i terreni compatti (in quanto sono più probabili i ristagni idrici che le piante di lampone temono particolarmente) né quelli calcarei.
Il pH dei terreni in cui il lampone cresce spontaneamente si aggira generalmente su 4,5-5, ma non vi sono particolari problemi anche nel caso in cui il pH sia più elevato (fino a 6-7).
Relativamente alla tecnica di coltivazione, è sconsigliabile quella per seme, in quanto presenta alcune difficoltà. È sicuramente consigliabile orientarsi alla riproduzione per talea. Se si opta per quest’ultima, è necessario procurarsi dei polloni (ovvero quei germogli che nascono dal pedale dell’albero, dalle radici o dal tronco) che andranno poi messi a dimora nel terreno. La stagione ideale per effettuare questa operazione è quella autunnale, quando le foglie della pianta cominciano a ingiallire.
L’impianto dovrebbe essere fatto a filari; è necessario sostenere i rami fruttiferi con dei pali con il filo. La distanza fra le file deve essere di circa 3 metri, mentre quella sulla fila deve essere almeno 70 cm. Lungo la fila deve essere scavato un solco profondo circa 60 cm che deve essere riempito per il 50% con un mix fatto di letame maturo addizionato con cenere di legna (si calcolino circa 100 g per pianta) e calce idrata (200 g per pianta) nel caso in cui il terreno sia particolarmente acido.
La produzione del lampone può essere particolarmente abbondante già a partire dal secondo anno, ma affinché ciò si verifichi è necessario prestare notevole attenzione alla concimazione che dovrà essere abbondante e qualitativamente ottima. Nei primi anni di impianto vanno privilegiati quei concimi che garantiscono un buon apporto di azoto.
Anche l’irrigazione svolge un ruolo di primo piano nella riuscita della coltivazione dei lamponi; questi arbusti infatti necessitano di notevoli apporti idrici; se le stagioni più calde sono particolarmente parche di pioggia bisogna intervenire con una certa frequenza e garantire che il terreno sia costantemente umido (si evitino però i ristagni idrici che, come già accennato in precedenza, sono particolarmente temuti dalle piante di lampone). Anche nelle stagioni più fredde, è bene prestare attenzione alla situazione del terreno evitando che si secchi (non tutti gli inverni sono piovosi).
La pacciamatura è altrettanto importante e dovrà essere accurata e abbondante.
Una cosa che deve essere tenuta presente nel caso di coltivazione del lampone è quella di procedere, alla fine del primo anno di fruttificazione, con il taglio alla base dei rami che hanno fruttificato; così facendo, la produzione di nuovi getti sarà particolarmente stimolata.
La raccolta dei lamponi, che maturano in modo scalare durante la stagione estiva, dovrebbe essere fatta quotidianamente o, perlomeno, un giorno sì e un giorno no. Bisogna assolutamente evitare, infatti, che i lamponi diventino troppo maturi in quanto sono più facilmente predisposti all’attacco della muffa grigia, una malattia fungina particolarmente dannosa.
Altre gravi malattie fungine che possono danneggiare le piante di lampone sono la didimella, la ruggine e la septoriosi.
Provocano gravi danni anche alcuni parassiti tra i quali ricordiamo la Cecidonia dei fusti, la Sesia del lampone, l’Antonomo del lampone e il Verme del lampone.

Il lampone è il più costoso dei frutti rossi
Chetone di lampone
Sono presenti sul mercato integratori alimentari a base di chetone di lampone: si tratta di un estratto del frutto effettuato con procedimenti industriali che consentono di arrivare a concentrazioni di principi attivi circa 450 volte quelle presenti nel frutto di lampone fresco. In senso generale, il chetone è un composto organico. Il termine chetone è direttamente tratto dalla traduzione di raspberry chetone, la locuzione utilizzata sul mercato internazionale; in Italia, si usa equivalentemente la dicitura estratto di lampone.
L’estratto contiene i polifenoli tipici del frutto a concentrazioni molto elevate; la loro funzione è di tipo termogenico, cioè innalzano la temperatura del corpo e accelerano il metabolismo. In modo molto approssimativo, si dice che hanno la funzione di “bruciare i grassi”. Pertanto, il loro impiego è essenzialmente come prodotto per aiutare la perdita di peso. L’effetto dei chetoni di lampone è stato dimostrato sulla sintesi di proteine utilizzate dalle cellule adipose e sul rilascio dell’ormone noradrenalina, legato alla scomposizione dei grassi (lipasi).
Oltre all’effetto termogenico, i chetoni inibiscono il senso di fame: infatti, nel corpo umano i chetoni sono composti di scarto del metabolismo e devono essere eliminati perché tossici. Il processo della loro eliminazione inibisce a livello nervoso lo stimolo dell’appetito, pertanto sarebbe un aiuto nelle diete dimagranti. Al momento non esistono studi approfonditi sulla reale efficacia di questi integratori a base di chetoni di lampone, anche se i sostenitori dicono che con una dose di circa 200 mg di chetoni di lampone al giorno, si può arrivare fino a una perdita di circa 3 kg il mese. Purtroppo non sono noti effetti collaterali o controindicazioni all’utilizzo di questi dimagranti. Per un’analisi critica di questo tipo di integratori e sulla loro reale efficacia, si consulti l’articolo specifico su integratori per dimagrire.
I chetoni di lampone hanno anche altri effetti non legati all’effetto dimagrante, come una sollecitazione dei bulbi piliferi per la crescita dei capelli in chi è affetto da alopecia e un aumento dell’elasticità della pelle.
Calorie e valori nutrizionali
Dal database del Ministero americano dell’agricoltura
Lampone
Scarto: 4% (cime, gambi e lamponi inutilizzabili)
Nutrienti | Unità | Valore per 100 g | Numero di campioni | Errore std. |
---|---|---|---|---|
Principali | ||||
Acqua | g | 85.75 | 14 | 0.99 |
Calorie | kcal | 52 | 0 | |
Calorie | kJ | 220 | 0 | |
Proteine | g | 1.20 | 12 | 0.097 |
Lipidi | g | 0.65 | 11 | 0.263 |
Ceneri | g | 0.46 | 12 | 0.06 |
Carboidrati (per differenza) | g | 11.94 | 0 | |
Fibre | g | 6.5 | 13 | 0.657 |
Zuccheri | g | 4.42 | 5 | 0.147 |
Saccarosio | g | 0.20 | 5 | 0 |
Glucosio (destrosio) | g | 1.86 | 5 | 0.068 |
Fruttosio | g | 2.35 | 5 | 0.084 |
Lattosio | g | 0.00 | 5 | 0 |
Maltosio | g | 0.00 | 5 | 0 |
Galattosio | g | 0.00 | 5 | 0 |
Amido | g | 0.00 | 4 | 0 |
Lampone in inglese e altre lingue
Ecco di seguito la traduzione di lampone in inglese e in altre lingue:
- Inglese – Raspberry
- Spagnolo – Frambuesa
- Francese – Framboise
- Tedesco – Himbeere