I fagiolini (o fagiolini verdi) sono una tipologia di fagioli (Phaseolus vulgaris) in cui tutto il frutto (sia i fagioli sia il baccello che li contiene) viene consumato. Vengono anche chiamati anche in altri modi, a seconda della zona: cornetti, fagioli mangiatutto, tegoline. Ne esistono anche varietà con il baccello giallo o dalla forma piatta o cilindrica; non vi sono comunque variazioni di rilievo per quanto riguarda i componenti nutritivi.
Indice

In Italia la produzione di fagiolini si concentra nel centro-nord del Paese e in Campania
Fagiolini – Coltivazione
La coltivazione dei fagiolini è diffusissima. Difficilmente, infatti, i fagiolini non trovano posto nell’orto domestico, anche perché sono uno degli ortaggi più facili da coltivare. Tra l’altro, se tutto procede per il meglio, i raccolti sono particolarmente abbondanti. Si possono coltivare varietà nane oppure rampicanti; tra le prime vi sono i Bobis Precoci, Cornette, Processor, Slinderette (anche Slankette) e Top Crop, mentre fra le seconde troviamo Blue Lake, Super Marconi e Violetto di Feltre.
La coltivazione dei fagiolini richiede preferibilmente climi temperato-caldi senza eccessive escursioni termiche. La temperatura ideale va dai 15 ai 25 °C circa. Se le temperature sono particolarmente basse difficilmente potremo raccogliere fagiolini; se, al contrario, le temperature saranno particolarmente elevate si potrebbero avere raccolte inferiori alle aspettative.
Per le modalità della semina si rimanda alla scheda specifica: Semina dei fagiolini.
I fagiolini non sono ortaggi particolarmente avidi di concimazione; è comunque opportuno concimare nel periodo autunnale con letame maturo o con dello stallatico essiccato il terreno che in primavera sarà utilizzato per la semina. Il quantitativo di concime occorrente è di circa 2,5 kg di concime per ogni metro quadrato di terreno. Se le circostanze lo richiedono si può ricorrere a integrazioni con concimi particolarmente ricchi di fosforo e potassio.
I fagiolini non sono particolarmente esigenti nemmeno per quanto concerne l’irrigazione, non hanno infatti bisogno di molta acqua. La frequenza e l’intensità delle irrigazioni deve essere effettuata regolandosi sul grado di umidità del terreno, se questo è completamente asciutto si deve intervenire; non sono comunque i fagiolini che devono essere interessati dall’irrigazione, ma solo il terreno che li ospita.
Il periodo di raccolta varia a seconda delle varie specie; le prime varietà interessate dalla raccolta sono quelle nane (generalmente vengono raccolte a partire da giugno), mentre più tardivamente si raccolgono le varietà rampicanti.
I fagiolini raccolti possono essere conservati in frigorifero per circa una settimana; nel caso si volessero conservare più a lungo, vanno privati del picciolo, lessati per un paio di minuti circa e poi surgelati. Così facendo, il periodo di conservazione si aggira sui 6-7 mesi circa.
Per quanto riguarda parassiti e malattie che possono interessare i fagiolini, si ricordano gli afidi, le cimici, i ragnetti rossi, la muffa grigia, la ruggine del fagiolo e l’antracnosi del fagiolo; quest’ultima è una delle malattie più gravi che possono interessare i fagiolini; per prevenirla è bene verificare che i fagiolini non vivano in condizioni di eccessiva umidità.
I fagiolini in cucina
I fagiolini sono un alimento con un basso apporto calorico, sono però ricchi di fibre, di sali minerali e di vitamina A. Per queste ragioni sono impiegati nelle diete ipocaloriche. Diversamente dai fagioli, i fagiolini non possono essere essiccati, per cui sono consumati freschi oppure conservati in scatola o surgelati.
Come primo passo per ricette più elaborate è spesso necessario lessare prima i fagiolini: la cottura è un processo facile, ma ci sono alcuni accorgimenti importanti per la buona riuscita del piatto.
Andrebbero di norma puliti appena prima di cucinarli per conservare la freschezza del prodotto (anche se ormai sono in commercio anche quelli già puliti e spuntati!). In seguito, vanno puliti sotto acqua corrente e quindi scolati. In una pentola si mette a bollire acqua salata, che dovrà essere molto abbondante perché la cottura può richiedere anche una ventina di minuti. La quantità di sale è lasciata al gusto individuale, anche se sarebbe bene non esagerare. I fagiolini vanno messi nella pentola quando l’acqua già bolle e non prima. I tempi di cottura dipendono molto dall’età dell’ortaggio (se teneri e giovani o un po’ più coriacei) e dalle dimensioni ma in genere non sono mai inferiori a 15-20 minuti. Durante la cottura si assaggiano e si scolano quando avranno raggiunto la morbidezza voluta.
I tempi possono essere ridotti usando una pentola a pressione oppure usando la cottura al microonde. I fagiolini bolliti possono essere ottenuti anche con la cottura al vapore, con la differenza, rispetto alla lessatura in pentola, che non si aggiunge sale all’acqua. Nel caso si utilizzino gli ortaggi surgelati, possono essere messi in pentola senza scongelarli, ma i tempi di cottura si allungano notevolmente.
I fagiolini possono essere consumati in molti modi:
- lessati (come visto, in pentola o cotti al vapore o al microonde), Il piatto più semplice prevede di gustarli in insalata, con eventuale aggiunta di patate.
- gratinati al forno: dopo averli lessati, si dispongono in una pirofila coprendo con abbondante formaggio o riccioli di burro e si passano al forno preriscaldato a 180 gradi per circa una decina di minuti.
- in umido: in pentola, dopo la lessatura, si completa la cottura in abbondante polpa di pomodoro, per qualche minuto.
Le ricette – Entrano in un gran numero di ricette, non solo come piatto di contorno di verdure, ma possono arricchire i primi. Per esempio, è consuetudine nella cucina ligure unire i fagiolini e le patate alla pasta condita con il pesto, nelle cosiddette trenette avvantaggiate. Sovente si usano anche per insaporire il riso o in abbinamento a pesce, molluschi e crostacei. Per approfondimenti sulle ricette si consultino quelle del sito: riso con fagiolini e gamberetti, gamberetti e fagiolini al curry, pasta con fagiolini, bottarga e tonno. I fagiolini sono un importante ortaggio del piatto tipico spagnolo della paella.

In Italia la produzione di fagiolini si concentra nel centro-nord del Paese e in Campania
Calorie e valori nutrizionali
Dal database del Ministero americano dell’agricoltura
Fagiolini
Scarto: 12% (Estremità, buccia ecc.)
Nutrienti | Unità | Valore per 100 g | Numero di campioni | Errore std. |
---|---|---|---|---|
Principali | ||||
Acqua | g | 90.27 | 161 | 0.28 |
Calorie | kcal | 31 | 0 | |
Calorie | kJ | 129 | 0 | |
Proteine | g | 1.82 | 100 | 0.05 |
Lipidi | g | 0.12 | 10 | 0.033 |
Ceneri | g | 0.66 | 140 | 0.019 |
Carboidrati (per differenza) | g | 7.13 | 0 | |
Fibre | g | 3.4 | 0 | |
Zuccheri | g | 1.40 | 0 | |
Minerali |
Fagiolini in inglese e altre lingue
Ecco di seguito la traduzione di fagiolini in inglese e in altre lingue:
- Inglese – Green beans
- Spagnolo – Ejotes
- Francese – Haricots verts
- Tedesco – Grüne Bohnen