La coltivazione dei cetrioli non comporta particolari difficoltà ed è quindi particolarmente adatta ai neofiti dell’orto. Come detto nell’articolo generale (Cetriolo) ne esistono due tipologie, i cetrioli a frutto grosso (da insalata) e quelli a frutto piccolo (da sottaceti); non esistono particolari differenze nella loro coltivazione, i secondi però devono essere raccolti al momento giusto se si vuole che mantengano le loro migliori caratteristiche, ovvero la polpa ben compatta e croccante.
La pianta del cetriolo predilige climi piovosi e caratterizzati da temperature abbastanza elevate (l’ideale è che non si scenda sotto i 7 e 8 °C).
Coltivazione dei cetrioli: la semina
I cetrioli possono essere seminati nel periodo che va da aprile a giugno.
Il substrato più adatto alla coltivazione del cetriolo è un terreno a medio impasto che possa assicurare un ottimo drenaggio idrico. Il pH ideale è compreso tra 5,8 e 6,8.
Non sono necessarie lavorazioni particolarmente profonde del terreno, il cetriolo ha infatti un apparato radicale abbastanza superficiale; se il terreno era già stato messo a coltura ci si può limitare a una buona zappatura, altrimenti è meglio procedere con una più approfondita vangatura.
Una volta che si è predisposto il primo solco si procede distribuendo a spaglio, lungo di esso, dello stallatico maturo (3 kg ogni metro quadrato di terreno lavorato); con le zolle di terreno del solco parallelo si copre il letame del solco accanto e così via. Il substrato è quindi pronto per la semina; se non si dispone di grandi spazi per coltivare i cetrioli in piena terra si possono utilizzare i contenitori alveolati, un seme ogni foro, oppure i vasetti, tre semi per vasetto; di questi, in seguito, si alleverà soltanto la piantina più vigorosa.
I semi devono essere freschi e ben conservati e quindi, al momento del loro acquisto, si verifichi sempre la data di produzione.
Se si semina in pieno campo si fanno delle piccole buche della profondità di circa 20 cm distanti fra loro circa un metro; si possono riempire con del compost o del letame, vi si pongono tre o quattro semi e poi si procede con un’innaffiatura (i patiti del calendario lunare dovrebbero effettuare la semina nella fase di luna crescente; ricordiamo però che non vi sono evidenze scientifiche relativamente all’influenza delle fasi lunari sulle semine).
Dopo che sulla pianta saranno comparse due foglioline, si può procedere con le operazioni di diradamento che consistono, sostanzialmente, nell’eliminazione delle piantine più deboli.
Il cetriolo è un ortaggio tipicamente estivo
Coltivazione dei cetrioli: i lavori
Le innaffiature delle piante di cetriolo devono essere piuttosto frequenti e regolari (la scarsità di acqua finisce per accentuare il sapore amarognolo del frutto), ma non devono essere eccessivamente abbondanti. Non è consigliabile effettuare irrigazioni a pioggia (aumentano il rischio di patologie fungine); il metodo migliore è quello di un sistema di irrigazione localizzato piantina per piantina tramite gocciolatoi o manichette forate.
Per quanto riguarda la potatura, il cetriolo ha necessità della cimatura, operazione che nel caso di vari ortaggi non è vista di buon occhio da molti; la cimatura che può avere più scopi: quello di contenere lo sviluppo della pianta in altezza e quello di favorire lo sviluppo di branche laterali (quest’ultimo è il caso è il caso dei cetrioli da sottaceto, piante che non sviluppano molto in altezza). La cimatura va praticata sul fusto principale dopo l’emissione della terza foglia.
La coltivazione del cetriolo comprende anche le operazioni di pacciamatura allo scopo di evitare lo sviluppo delle infestanti; i materiali utilizzabili sono paglia o altri materiali organici.
Una volta che le piante di cetriolo sono cresciute si incominciano a veder spuntare i primi frutti; può essere utile predisporre dei tutori per evitare che le piante si ripieghino su sé stesse a causa del peso eccessivo dei frutti.
La raccolta dei cetrioli si effettua in gira circa tre mesi dopo la semina, quando la scorza ha assunto un colore verde lucido e comunque prima che i frutti diventino eccessivamente grandi e i semi diventino evidenti; la polpa del cetriolo deve risultare consistente e ben croccante. I cetrioli andranno raccolti a giorni alterni utilizzando forbici da orto o un coltellino pulito e ben affilato; non si deve mai rompere il picciolo con le mani; il cetriolo, infatti, è una pianta particolarmente sensibile alle rotture che possono facilitare l’ingresso a germi patogeni e l’insorgere di patologie fungine.
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