Il cetriolo (Cucumis sativus L.) è una pianta annuale strisciante o rampicante che appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee; tipica dei climi temperati o caldi, questa pianta è originaria delle regioni himalayane; si è diffusa prima in India, quindi in Egitto e da lì in tutta l’Europa.
I frutti del cetriolo, i cetrioli, la parte della pianta che viene consumata, sono di forma cilindrica e hanno piccole protuberanze sulla buccia. La polpa, di colore verde chiaro, contiene dei semi di colore bianco. I cetrioli vengono suddivisi in cetrioli a frutto grosso (cetrioli da insalata) e cetrioli a frutto piccolo (usati per il confezionamento di sottaceti); non esistono particolari differenze nella loro coltivazione, i secondi però devono essere raccolti al momento giusto se si vuole che mantengano le loro migliori caratteristiche, ovvero la polpa ben compatta e croccante.
Indice

Cetrioli nell’orto
Cultivar
Le cultivar più note e apprezzate dei cetrioli del primo tipo sono ‘Ashley’, ‘Cubit’, ‘Marketer’, ‘Rollison’s Telegraph’, ‘Torpedo’ e ‘Verde lungo delle Cascine’; del secondo tipo ricordiamo invece il ‘Verde di Parigi’ e il cetriolino bianco da sottaceti.
Cetrioli – Coltivazione
La coltivazione dei cetrioli non comporta particolari difficoltà ed è quindi particolarmente adatta ai neofiti dell’orto.
La pianta del cetriolo predilige climi piovosi e caratterizzati da temperature abbastanza elevate (l’ideale è che non si scenda sotto i 7 e 8 °C).
I cetrioli possono essere seminati nel periodo che va da aprile a giugno.
Il substrato più adatto alla coltivazione del cetriolo è un terreno a medio impasto che possa assicurare un ottimo drenaggio idrico. Il pH ideale è compreso tra 5,8 e 6,8.
Non sono necessarie lavorazioni particolarmente profonde del terreno, il cetriolo ha infatti un apparato radicale abbastanza superficiale; se il terreno era già stato messo a coltura ci si può limitare a una buona zappatura, altrimenti è meglio procedere con una più approfondita vangatura.
Una volta che si è predisposto il primo solco si procede distribuendo a spaglio, lungo di esso, dello stallatico maturo (3 kg ogni metro quadrato di terreno lavorato); con le zolle di terreno del solco parallelo si copre il letame del solco accanto e così via. Il substrato è quindi pronto per la semina; se non si dispone di grandi spazi per coltivare i cetrioli in piena terra si possono utilizzare i contenitori alveolati, un seme ogni foro, oppure i vasetti, tre semi per vasetto; di questi, in seguito, si alleverà soltanto la piantina più vigorosa.
I semi devono essere freschi e ben conservati e quindi, al momento del loro acquisto, si verifichi sempre la data di produzione.
Se si semina in pieno campo si fanno delle piccole buche della profondità di circa 20 cm distanti fra loro circa un metro; si possono riempire con del compost o del letame, vi si pongono tre o quattro semi e poi si procede con un’annaffiatura (i patiti del calendario lunare dovrebbero effettuare la semina nella fase di luna crescente; ricordiamo però che non vi sono evidenze scientifiche relativamente all’influenza delle fasi lunari sulle semine).
Dopo che sulla pianta saranno comparse due foglioline, si può procedere con le operazioni di diradamento che consistono, sostanzialmente, nell’eliminazione delle piantine più deboli.

Il cetriolo è un ortaggio tipicamente estivo
Le annaffiature delle piante di cetriolo devono essere piuttosto frequenti e regolari (la scarsità di acqua finisce per accentuare il sapore amarognolo del frutto), ma non devono essere eccessivamente abbondanti. Non è consigliabile effettuare irrigazioni a pioggia (aumentano il rischio di malattie fungine); il metodo migliore è quello di un sistema di irrigazione localizzato piantina per piantina tramite gocciolatoi o manichette forate.
Per quanto riguarda la potatura, il cetriolo ha necessità della cimatura, operazione che nel caso di vari ortaggi non è vista di buon occhio da molti; la cimatura che può avere più scopi: quello di contenere lo sviluppo della pianta in altezza e quello di favorire lo sviluppo di branche laterali (quest’ultimo è il caso è il caso dei cetrioli da sottaceto, piante che non sviluppano molto in altezza). La cimatura va praticata sul fusto principale dopo l’emissione della terza foglia.
La coltivazione del cetriolo comprende anche le operazioni di pacciamatura allo scopo di evitare lo sviluppo delle infestanti; i materiali utilizzabili sono paglia o altri materiali organici.
Una volta che le piante di cetriolo sono cresciute si incominciano a veder spuntare i primi frutti; può essere utile predisporre dei tutori per evitare che le piante si ripieghino su sé stesse a causa del peso eccessivo dei frutti.
La raccolta dei cetrioli si effettua in gira circa tre mesi dopo la semina, quando la scorza ha assunto un colore verde lucido e comunque prima che i frutti diventino eccessivamente grandi e i semi diventino evidenti; la polpa del cetriolo deve risultare consistente e ben croccante. I cetrioli andranno raccolti a giorni alterni utilizzando forbici da orto o un coltellino pulito e ben affilato; non si deve mai rompere il picciolo con le mani; il cetriolo, infatti, è una pianta particolarmente sensibile alle rotture che possono facilitare l’ingresso a germi patogeni e l’insorgere di malattie fungine.
Il cetriolo in cucina
I cetrioli, rispetto ad altri tipi di ortaggio, non hanno un particolare contenuto vitaminico: tuttavia, sono presenti la vitamina A e la B6 e, soprattutto la vitamina K. I cetrioli, però sono invece molto ricchi di sali minerali, tra cui prevalgono il magnesio e il potassio, e sono quindi indicati nei fautori delle diete disintossicanti.
Il cetriolo è un ortaggio che ha un basso contenuto calorico (15 kcal per 100 g), per questo motivo è molto utilizzato nelle diete dimagranti, proposti prevalentemente crudi in insalata. Perché il regime dietetico ipocalorico sia efficace però, i cetrioli in insalata non devono essere conditi con molto olio; la ricetta più indicata quindi sono i cetrioli conservati in agrodolce, con aceto e zucchero, di cui diamo la ricetta più avanti.
Il contenuto di sali minerali ne fa un alimento indicato per integrarli in caso di deficit o durante la stagione calda: il succo o il centrifugato di cetriolo, arricchito da limone o lime o gustato freddo è un ottimo rinfrescante e dissetante, una buona alternativa alle classiche bibite commerciali.
Il suo blando effetto antiinfiammatorio e rinfrescante l’ha reso molto popolare nella preparazione di creme casalinghe e maschere disintossicanti, per la pelle o per contrastare alcuni inestetismi, come le borse sotto gli occhi o alleviare gli occhi affaticati o arrossati. È indicato inoltre per contrastare l’alitosi, rinfrescando l’alito.
Il cetriolo è consumato soprattutto fresco in insalata oppure sottaceto; può essere inoltre utilizzato per la preparazione di minestre calde o fredde. In diverse cucine orientali si usa consumarlo anche cotto.
Poiché ci sono cetrioli a frutto grosso (cetrioli da insalata) e cetrioli a frutto piccolo (usati per il confezionamento di sottaceti), chi non gradisce i semi contenuti nella polpa dovrebbe orientarsi su cetrioli di piccolo taglio; è consigliabile inoltre acquistare cetrioli sodi e con la buccia molto verde senza la presenza di striature. Possono essere conservati in frigorifero per 7-8 giorni; in alternativa è possibile conservarli a fette mettendoli sotto sale.
Alcuni ritengono che il cetriolo sia poco digeribile, forse a causa del suo aroma particolare. Di seguito una tipica ricetta molto popolare: il cetriolo in agrodolce.
Cetriolo in agrodolce
Ingredienti
- 500 g di cetrioli
- 250 ml di aceto bianco o aceto di mele
- 250 ml d’acqua
- 20 g di sale grosso
- 90 g di zucchero
- Qualche chicco di pepe nero in grani (opzionale)
Per preparare i cetrioli in agrodolce, si devono lavare ma non sbucciarli: si tagliano quindi a rondelle o a pezzetti, dopo aver eliminato le cime. Le fettine così ottenute vanno fatte riposare per quindici minuti nel sale grosso (10 g circa), perché lo assorbano bene. In seguito, si lavano ancora le fettine di cetriolo e si asciugano con un panno o carta da cucina: a questo punto sono pronti per essere messi nei vasetti precedentemente sterilizzati.
La sterilizzazione dei vasetti di conserva, ottenuta facendoli bollire a lungo, è un’operazione fondamentale in tutte le preparazioni di conserve casalinghe. Una volta che i vasetti sono ponti, si dispongono le fettine di cetriolo, insaporite con i grani di pepe nero. In una pentola si porta a ebollizione il liquido della conserva, ottenuto aggiungendo all’acqua l’aceto, il rimanente del sale e lo zucchero. La miscela deve bollire per almeno due o tre minuti. Al termine la si versa nei barattoli (quando è ancora calda) fino a coprire completamente lo strato di cetrioli.
Una tecnica alternativa prevede di bollire precedentemente i cetrioli: quelli di dimensione più grande per circa una decina di minuti, quelli più piccoli invece vanno solo sbollentati.
I cetrioli in agrodolce così preparati sono pronti dopo circa tre settimane di riposo nei vasetti: una volta aperti, vanno consumati in pochi giorni.
Ricette più elaborate lasciano lo spazio alla fantasia, aggiungendo spezie varie (come curcuma o coriandolo) o aggiungendo erbe aromatiche (menta) o ancora con l’aggiunta di sapori piccanti, come aglio, peperoncino o senape (la scelta dipende molto dai gusti personali).
La ricetta in agrodolce differisce da quella classica di conserva sott’aceto per la presenza dello zucchero. Volendo quindi, i cetrioli possono essere anche conservati solo sott’aceto oppure sott’olio. Se freschi, i cetrioli si conservano in frigorifero solo per tre o quattro giorni, dopo di che cominciano ad annerire. Per questo motivo le conserve sono un ottimo modo di avere a disposizione quest’ortaggio per molti mesi l’anno.
Calorie e valori nutrizionali
Dal database del Ministero americano dell’agricoltura
Cetriolo
Scarto: 3% (estremità)
Nutrienti | Unità | Valore per 100 g | Numero di campioni | Errore std. |
---|---|---|---|---|
Principali | ||||
Acqua | g | 95.23 | 2 | |
Calorie | kcal | 15 | 0 | |
Calorie | kJ | 65 | 0 | |
Proteine | g | 0.65 | 4 | |
Lipidi | g | 0.11 | 9 | 0.004 |
Ceneri | g | 0.38 | 4 | |
Carboidrati (per differenza) | g | 3.63 | 0 | |
Fibre | g | 0.5 | 1 | |
Zuccheri | g | 1.67 | 0 | |
Saccarosio | g | 0.03 | 4 | |
Glucosio (destrosio) | g | 0.76 | 7 | 0.043 |
Fruttosio | g | 0.87 | 7 | 0.097 |
Lattosio | g | 0.00 | 4 | |
Maltosio | g | 0.01 | 7 | 0.012 |
Galattosio | g | 0.00 | 0 | |
Amido | g | 0.83 | 4 | 0 |
Cetriolo in inglese e altre lingue
Ecco di seguito la traduzione di cetriolo in inglese e in altre lingue:
- Inglese – Cucumber
- Spagnolo – Pepino
- Francese – Concombre
- Tedesco – Gurke