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Coltivazione delle carote

La carota (Daucus carota) è una pianta erbacea originaria delle aree temperate europee (secondo alcuni il luogo di origine di questa pianta è l’Afghanistan) appartenente alla famiglia delle Ombrellifere. La specie selvatica della carota era nota a greci e romani, che ne iniziarono anche la coltivazione. In seguito si è diffusa in tutta Europa.

La carota è un ortaggio molto ricco di caroteni, sostanze che l’organismo utilizza per la produzione di vitamina A, micronutriente importante per diverse funzioni dell’organismo, particolarmente per la funzione visiva.

Facendo riferimento alle dimensioni si distinguono varietà corte (lunghezza massima 6 cm), mezzane (lunghezza massima 12 cm) e lunghe (lunghezza oltre i 12 cm), mentre per quanto riguarda l’epoca della maturazione si hanno varietà precoci, medie o tardive.

Indice

  • Cultivar
  • Carota – Coltivazione
  • La carota in cucina
coltivazione carote

Coltivazione di carote

Cultivar

Le cultivar utilizzate sono numerose e presentano molte differenze relativamente alle dimensioni, al colore e all’epoca di maturazione.

Fra le cultivar di carota più note si ricordano la ‘Nantese medio-precoce’, la ‘Nandor Ibrido F1’, la ‘Nantese Clodia medio-precoce’, la ‘Flakke precoce’, la ‘St. Valery medio-tardiva’, la ‘Lobbericher tardiva’, la ‘Mercado de Paris precocissima’, la ‘Rossa d’Olanda precoce’, la ‘Comune di Napoli’, la ‘Rossa di Napoli’ ecc.

Carota – Coltivazione

La coltivazione delle carote non è sempre semplice. Essendo una pianta originaria di zone dal clima temperato e sono appunto i climi temperati e umidi quelli che quest’ortaggio predilige, anche se, a onor del vero, la sua capacità di adattamento è notevole.

La carota è un ortaggio che non ama gli sbalzi termici che possono causare l’interruzione dello sviluppo delle radici; per una sua crescita ottimale le temperature dovrebbero essere comprese tra i 15 e i 21 °C; temperature inferiori o superiori ai limiti indicati provocano una decolorazione del fittone (ovvero la parte arancione della carota) e influenzano anche la lunghezza dell’apparato radicale.

Il terreno ideale per la coltivazione delle carote è leggero, fertile, calcareo, non troppo compatto, non ghiaioso e abbastanza profondo. Il pH ideale per una crescita ottimale delle carote va da 6,5 a 7,5; se il pH è inferiore a 5,5 la crescita ne risulta ostacolata e l’ortaggio è sottoposto all’attacco della Psila rosae (nota anche come mosca della carota), un insidioso parassita che agisce deponendo le sue uova vicino al colletto della pianta sotto pochi millimetri di terra.

La zona che ospiterà le carote deve essere sottoposta a una lavorazione molto accurata; è infatti necessario che il terreno sia abbastanza morbido da permettere che la radice si sviluppi senza incontrare resistenza. Qualche mese prima di effettuare la semina si prepari il terreno vangandolo e concimandolo abbondantemente (3 kg di stallatico maturo ogni metro quadrato di terreno lavorato).

Un occhio di riguardo va messo anche alla pulizia del terreno che dovrà essere privo di erbe infestanti. Nella fase di presemina è opportuno garantire buone quantità di fosforo e potassio, mentre l’azoto va distribuito in copertura; quest’ultimo elemento non deve essere fornito in quantità eccessive.

coltivazione carote

Il maggior produttore europeo di carote è la Polonia

La semina delle carote può esser fatta in diversi modi: per i dettagli si consulti l’articolo dedicato: La semina delle carote.

Per quanto riguarda la concimazione, se questa è stata effettuata seguendo le indicazioni riportate precedentemente, non sono necessari particolari interventi in questo senso. Bisogna invece fare sempre attenzione all’eventuale presenza di erbe infestanti che vanno rimosse senza indugio.

La carota è una pianta che è particolarmente sensibile all’avvicendamento, di conseguenza è buona norma non riseminare la carota sullo stesso sito se non sono trascorsi almeno tre anni. La semina della carota dovrebbe essere preceduta da cereali, aglio e porri. Per la scelta degli ortaggi a seguire ci si può orientare su piselli, pomodori e ravanelli.

Per quanto riguarda le consociazioni si consigliano aglio, aneto, bietola, cicoria, cipolla, lattuga e piselli.

La raccolta delle carote viene effettuata a scalare iniziando da quelle più grandi; affinché l’estrazione del fittone sia più agevole è consigliabile effettuare un’irrigazione un paio di giorni prima. Una volta raccolte le carote vanno lasciate asciugare in un luogo dotato di una buona aerazione, dopodiché potranno essere pulite e sistemate in apposite cassette. Com’è noto la carota può essere consumata sia cotta che cruda.

L’irrigazione delle carote deve essere effettuata con una certa regolarità in modo da mantenere il terreno sempre abbastanza umido, ciò garantirà uno sviluppo ottimale dell’apparato radicale. Carote mal irrigate rischiano di essere piccole, poco saporite e piuttosto legnose.

Le avversità che possono colpire le carote sono diverse; come già accennato in precedenza, il parassita più pericoloso è la mosca della carota (la consociazione con aglio e porri è utile perché contribuisce a tenerla lontana). Altre avversità importanti sono i funghi Sclerotinia sclerotiorum e Rhizoctonia solani.

La carota in cucina

In cucina le carote possono essere preparate in moltissimi modi diversi, sia cotte sia crude. La cottura non pregiudica l’utilità dei caroteni, che sono resistenti al calore. Anche se più caloriche degli ortaggi verdi, grazie al basso apporto calorico, le carote sono particolarmente indicate nelle diete dimagranti; sono inoltre utili nell’alimentazione infantile, perché contribuiscono all’assorbimento dei liquidi a livello intestinale.

Succo di carota – Il succo di carota è molto popolare, soprattutto dai fautori dell’opportunità di seguire una dieta disintossicante, indicato come diuretico e ricco di vitamine e sali minerali. Se si acquista già pronto, conviene comunque controllare l’apporto calorico, perché potrebbe essere addizionato a zucchero o ad altre verdure. Volendo prepararlo in casa, è sufficiente avere a disposizione un frullatore o un mixer: le dosi sono circa 500 ml d’acqua per un kilogrammo di carote. Dapprima si triturano le carote ben lavate e pelate fino a che raggiungono lo stato di una poltiglia. Poi si mette sul fuoco una pentola con l’acqua e il succo di un limone, portando a ebollizione. Quando l’acqua bolle, si unisce il trito di carote e si lascia bollire per circa quindici minuti. Al termine si lascia raffreddare e si filtra il tutto. A piacere, si può aromatizzare con foglioline di menta fresca.

Calorie e valori nutrizionali

Dal database del Ministero americano dell’agricoltura

Carota

Scarto: 11% (Corona, cima e buccia)

NutrientiUnitàValore per 100 gNumero di campioniErrore std.
Principali
Acquag88.29330.429
Caloriekcal410
CaloriekJ1730
Proteineg0.93190.008
Lipidig0.24260.018
Cenerig0.97190.014
Carboidrati (per differenza)g9.580
Fibreg2.84
Zuccherig4.740
Saccarosiog3.59110.28
Glucosio (destrosio)g0.59110.141
Fruttosiog0.55110.097
Lattosiog0.0050
Maltosiog0.0050
Galattosiog0.000
Amidog1.432

La carota fa ingrassare? – Si sente spesso dire che la carota è poco indicata per diete ipocaloriche. Addirittura, in rete si trova la classica domanda: la carota fa ingrassare? La domanda è sicuramente mal posta, perché non esiste un cibo che fa ingrassare: se s’ingrassa o meno dipende dal bilancio delle calorie ingerite e quelle bruciate. Inoltre, molto dipende da come la carota è cucinata: un conto è mangiarla cruda, altro è consumarla fritta o con abbondante condimento.

La ragione per cui a volte la carota è sconsigliata nelle diete è che il suo apporto calorico, comunque limitato (41 kcal ogni 100 g), è maggiore di molte altre verdure, come insalata o cetrioli, che potrebbero esserne un valido sostituto.

In inglese e altre lingue

Ecco di seguito la traduzione di carota in inglese e in altre lingue:

  • Inglese – Carrot
  • Spagnolo – Zanahoria
  • Francese – Carotte
  • Tedesco – Karotte
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