Sono sempre di più le persone che vogliono cominciare a coltivare l’orto. Le ragioni possono essere le più svariate; si può farlo per il desiderio di riavvicinarsi alla natura, perché l’orto può essere un oggetto d’amore, perché vi si ravvisa un certo risparmio in termini economici (sarà un caso, ma dall’inizio della crisi economica, l’interesse per gli orti domestici è salito notevolmente) ecc.
Coltivare un orto non è un’impresa impossibile, ma certamente, se si vogliono ottenere risultati apprezzabili, è necessario dedicarvi moltissima cura e, soprattutto, altrettanta passione.
È facile intuire che per ottenere risultati ottimali, l’ideale sarebbe avere a disposizione un certo appezzamento di terreno, ma ottimi risultati possono essere raggiunti anche coltivando un orto sul proprio balcone.
Chiaramente, a seconda degli spazi che avremo a disposizione, cambieranno le modalità di approccio e l’impegno occorrente perché un conto è gestire un orto la cui superficie si aggira sugli 80-100 metri quadrati, un altro è gestire un angolo di terreno magari ricavato in un giardino e un altro ancora è doversi occupare di un orto da balcone.
Nei paragrafi successivi illustreremo tutto ciò che è necessario per gestire al meglio la “nuova attività” sia che si tratti di coltivare un orto in terra, sia che si scelgano altre soluzioni (per esempio un orto sul balcone).
Quanto conta il clima?
Quello del clima è un argomento che non può essere sottovalutato quando si decide di cominciare a coltivare l’orto. Appare infatti a tutti ovvio che la situazione climatica di una determinata zona rappresentano un elemento che non può essere trascurato quando si decidono gli ortaggi da piantare nel proprio orto; il calendario delle semine infatti varia a seconda delle zone climatiche.
Per approfondimenti sulla questione rimandiamo alla lettura del nostro articolo Orto e clima.
Coltivare l’orto – Gli attrezzi
Quali attrezzi servono per coltivare l’orto? La risposta è: dipende, perché a seconda della tipologia di orto potrebbero essere necessari strumenti anche molto costosi e tecnologici. In realtà per gli orti amatoriali gli attrezzi fondamentali sono diversi, ma tutti abbastanza semplici e relativamente costosi; è però importante che siano di buona fattura perché, se trattati con cura, potranno durare molto a lungo.
Per sapere come scegliere al meglio si consulti il nostro articolo Orto: gli attrezzi fondamentali.
Il terreno ideale
Quando trattiamo di orto in terra un primo doveroso cenno va ai tipi di terreno. Nel nostro territorio nazionale ne esistono di moltissimi tipi ed è quindi necessario cercare di schematizzare al massimo la questione.
Sostanzialmente possiamo distinguere quattro diversi tipi di terreno: argilloso, sabbioso, sassoso e, infine, di medio impasto. Seppur superficialmente è necessario apprendere qualche nozione di base su queste tipologie di terreno.
Il terreno argilloso è caratterizzato dalla presenza di particelle di diametro ridottissimo molto coese fra loro; non è un terreno che facilita il drenaggio dell’acqua e non è facilissimo da lavorare perché è soggetto a un certo ristagno di acqua; ha però il pregio di mantenere la forma che gli viene data con le lavorazioni.
Il terreno sabbioso è caratterizzato dalla notevole presenza di sabbia; questa tipologia substrato non trattiene adeguatamente l’acqua, ma ha dalla sua il fatto che può essere lavorato con una certa facilità; se corretto a dovere, può diventare un ottimo terreno per la coltivazione degli ortaggi.
Il terreno sassoso, come si può facilmente immaginare, non è certo il massimo per la coltivazione di un orto; è caratterizzato dalla notevole presenza di ghiaia e ciottoli e le particelle di terra sono piuttosto voluminose; non trattiene bene l’acqua e ciò rappresenta un notevole problema per le radici delle piante.
Il terreno di medio impasto è invece l’ideale se si vuol metter su un orto come si deve; argilla, sabbia, pietre ecc. sono presenti nelle giuste misure; la lavorazione di questo tipo di terreno è piuttosto semplice e il drenaggio dell’acqua (un aspetto fondamentale) è ottimale.
Quando un terreno sul quale si è deciso di coltivare un orto non presenta le prerogative del terreno di medio impasto è necessario ricorrere a determinate sostanze che ne migliorino le caratteristiche.
Coltivare l’orto – Progettazione
Stabilito il tipo di terreno che ci troviamo a disposizione, è necessario iniziare a pensare a come progettare il nostro orto.
Il primo passo da compiere è quello di disegnare l’orto su un foglio di carta millimetrata riportando in scala le misure dell’appezzamento destinato alla coltivazione; il disegno dovrà riportare la disposizione delle parcelle (o prode che dir si voglia) per gli ortaggi; una parcella non dovrebbe superare il metro di larghezza; fra una parcella e l’altra si dovrebbero lasciare dai 40 ai 50 cm di spazio (il cosiddetto vialetto) per avere un comodo transito sul terreno.
Può essere molto utile una pavimentazione dei vialetti con legno, lastre di pietra, ecc. Alcuni consigliano anche la pavimentazione con i ciottoli, un consiglio che non ci trova particolarmente entusiasti; il perché è presto detto: i ciottoli sono poco pratici perché poi, camminando, finiscono per infilarsi nella terra delle parcelle e si deve sempre toglierli finendo solo per perdere tempo. Con la pavimentazione giusta invece il carico di lavoro diminuirà perché essa impedirà la crescita di erbacce.
La forma dell’orto dipende dal proprio gusto; può essere rettangolare, ovale, tonda ecc.
Esposizione al sole
È importante osservare l’esposizione al sole del futuro orto: la soluzione ottimale è disporre le parcelle in modo che siano orientate con il lato più lungo verso sud, in modo che le future piante siano esposte il più possibile alla luce del sole. È preferibile anche evitare di destinare all’orto zone coperte da ombre naturali (eventuali piante) o artificiali (palazzi, mura di confine) per la maggior parte della giornata.
Data la sua importanza, l’argomento viene trattato esaustivamente con un articolo a parte: Esposizione al sole.
Irrigazione
L’irrigazione è un’operazione necessaria per la corretta gestione del proprio orto; un’irrigazione razionale e ben programmata consente infatti di favorire sia la crescita degli ortaggi sia la loro produttività.
Le gestione dell’irrigazione sarà certamente facilitata se vicino al terreno è già presente una presa per l’acqua; se invece questa non è nelle vicinanze sarà necessario effettuare degli scavi per portare le tubazioni.
Per approfondire questo fondamentale argomento si rimanda all’articolo Irrigazione dell’orto.
Meglio prevedere la presenza di una siepe
Qualora lo spazio lo consenta sarebbe auspicabile prevedere la presenza di una siepe che occupi il perimetro dell’orto; essa infatti funge da riparo contro i venti e da filtro contro l’inquinamento proveniente dalla strada se il nostro orto è vicino a una via frequentemente transitata.
Coltivare l’orto – Fasi operative
Terminato il progetto inizia una prima fase operativa durante la quale inizieremo a riportare su terreno quanto messo precedentemente su carta; aiutandosi con picchetti, corde da muratore e metro a nastro si possono “disegnare” sul terreno le varie parcelle che saranno preparate in seguito.
Prima di procedere oltre dovremmo dedicarci alla preparazione della recinzione della siepe. Terminata la recinzione possiamo proseguire con il resto.
Se il terreno destinato alla coltivazione dell’orto non è mai stato utilizzato per coltivare piante od ortaggi sarà necessaria un’opera di ripulitura generale, togliendo sassi e vegetazione spontanea eventualmente presente.
Dopo l’operazione di ripulitura si può iniziare a pensare alla preparazione del terreno. Aiutandosi con la vanga si devono rivoltare le zolle arrivando a circa 30 cm di profondità; il rivoltamento del terreno è necessario perché si rimuoveranno ciottoli, sassi, radici di piante infestanti ecc. Se si rende necessario uno sminuzzamento delle zolle si può tenere a disposizione anche una zappa; naturalmente al nostro fianco deve esserci una carriola nella quale riporre il materiale rimosso dal terreno. Più accurata sarà questa fase, minori saranno gli interventi di manutenzione successiva. È durante questa fase che si può procedere con gli interventi di miglioramento del terreno aggiungendo eventualmente terricci o compost appositi (in una parola: gli ammendanti).
Gli ammendanti, come detto, migliorano il terreno dal punto di vista strutturale, ma dal punto di vista della fertilità nulla possono; è quindi necessario iniziare a pensare anche alla concimazione del nostro terreno con appositi fertilizzanti. A questo proposito consigliamo la lettura del nostro articolo Concimazione.
Terminata questa fase si possono preparare le parcelle in base al progetto iniziale. Nei terreni pesanti si devono preparare parcelle piuttosto voluminose ammonticellando un quantitativo maggiore di terra, mentre nel caso di terreni più sabbiosi le parcelle dovranno essere più infossate.
Preparate le parcelle, con l’aiuto di un rastrello si possono livellare le parcelle e rifinire i vialetti.
A questo punto il terreno per l’orto può dirsi praticamente pronto.

Coltivare un orto non è un’impresa impossibile, ma certamente, se si vogliono ottenere risultati apprezzabili, è necessario dedicarvi moltissima cura
Orto sul balcone
Gestire un orto sul balcone può sembrare un’impresa complicata, ma sono moltissimi quelli che ci sono riusciti e che si tolgono diverse soddisfazioni; per molte persone è una soluzione obbligata dal momento che non hanno a disposizione un terreno. È il tipico caso di chi abita nelle grandi città, ma non solo. Certo, lo spazio ridotto è senz’altro un aspetto limitante, ma scegliendo le piante più adatte si può riuscire tranquillamente nell’impresa.
Per approfondimenti su questo specifico argomento rimandiamo all’articolo specifico: Orto sul balcone.
Per chi ha problemi di spazio, un altro articolo che può risultare di notevole utilità è Orto verticale (viene così definito un orto nel quale si sfrutta la “verticalità” degli ambienti, l’altezza, tanto per intendersi).
Occhio agli errori!
Gli errori che si possono fare coltivando un orto sono numerosi; per sapere quali sono quelli più comuni, e soprattutto capire come evitarli, si consulti il nostro articolo: Orto: errori da non fare.
Per tutti gli approfondimenti necessari relativi alla gestione dell’orto si consulti la nostra sezione dedicata: Orto.