Il ciliegio è una pianta da frutto presente nel bacino del Mediterraneo da circa tremila anni; le prime notizie sulla diffusione del ciliegio si hanno in Egitto, nel settimo secolo a.C. In seguito il ciliegio si è diffuso in Grecia (terzo secolo a.C.) e in Italia. Del ciliegio nel nostro Paese parlò per primo Varrone, seguito poi da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia.
Il ciliegio attualmente viene coltivato in Europa, Asia, Australia, America; è una pianta del genere Prunus, al quale appartengono diverse altre piante da frutto molto note come, per esempio, l’albicocco, l’amareno, il mandorlo, il pesco e il susino.
Le principali specie della pianta sono due, il Prunus avium, il ciliegio dolce, noto anche come ciliegio degli uccelli o ciliegio selvatico, e il Prunus cerasus, noto anche come ciliegio acido, visciolo o amarasco (anche, a seconda delle zone, ciliegio marasco o marasca). Una terza specie, meno conosciuta, è il Prunus mahaleb, noto anche come ciliegio di Santa Lucia, ciliegio odoroso, ciliegio canino o magaleppo; il Prunus mahaleb è utilizzato soprattutto per il suo legno aromatico con il quale si fabbricano le pipe.
Nel nostro Paese, la specie più diffusa è il Prunus avium che si trova praticamente in ogni regione, in particolar modo in Campania, Emilia Romagna, Puglia e Veneto. Il ciliegio è una pianta molto versatile, diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo come in Medio Oriente, ma è coltivato anche in Paesi dal clima piuttosto rigido come, per esempio, Norvegia, Polonia e Svezia.
I frutti della pianta sono genericamente detti ciliegie; sono drupe di piccola dimensione dal colore rosso.
Dei ciliegi a frutto dolce esistono varie cultivar che possono produrre ciliegie duracine (con polpa dura e piuttosto croccante che può essere bianca, rossa o nerastra) oppure ciliegie tenerine (con polpa molle e succosa che può essere di colore rosso o nero).
Dei ciliegi a frutto acido si distinguono tre categorie di frutto: amarene, visciole e marasche. Le prime sono generalmente utilizzate per la produzione di succhi e sciroppi; le seconde possono essere consumate fresche oppure utilizzate per la produzione di marmellata, mentre le ultime sono usate nell’industria dei liquori.

Il frutto del ciliegio, la ciliegia, è una drupa
Indice

In Giappone milioni di persone festeggiano la fioritura dei ciliegi
Coltivazione del ciliegio
Come si è facilmente potuto intuire dalla lettura del paragrafo precedente, la pianta non ha esigenze particolari in fatto di clima, anche se predilige quelli temperati e non particolarmente piovosi; non ama né la siccità né le temperature eccessivamente elevate; ha, invece, un’ottima resistenza al freddo.
Il terreno ideale per la coltivazione è un suolo a medio impasto misto a letame, torba, sabbia e ghiaia che assicuri un buon drenaggio; il ciliegio, infatti, teme particolarmente i ristagni idrici.
Il terreno che dovrà ospitare la pianta dovrebbe essere preparato con un certo anticipo; si provvederà dunque, alcune settimane prima della messa a dimora, a una lavorazione del terreno atta ad ammorbidirlo e arieggiarlo.
Per quanto concerne la messa a dimora; è possibile acquistare delle piante di ciliegio a radice nuda che è possibile piantare a partire dal mese di ottobre fino ad arrivare alla fine del mese di aprile. È necessario predisporre una buca profonda circa 60 cm e larga circa un metro; una volta rimossi eventuali sassi, ciottoli e radici delle erbacee si può adagiare la pianta del ciliegio. Una volta riempita la buca con la terra si può procedere con discreta annaffiatura. A seconda dei casi si può predisporre un tutore per la pianta che la aiuterà nelle prime fasi della crescita.
L’anno successivo alla messa a dimora l’albero va fatto crescere in modo naturale; con le potature bisogna agire con una certa cautela perché la potatura del ciliegio è un’operazione piuttosto delicata che è meglio far eseguire a persone esperte: si possono formare cicatrici che hanno tempi di guarigione molto lunghi. Per approfondire questo punto si consulti la scheda Potatura del ciliegio.

Le ciliegie maturano fra maggio e giugno, perciò è meglio aspettare l’estate inoltrata per la potatura
Per quanto riguarda gli interventi di irrigazione, si deve agire con una certa regolarità, ma senza esagerare con la quantità di acqua; si eviti che il terreno si inzuppi completamente.
Per quanto riguarda la concimazione, i primi anni è consigliabile evitare interventi in questo senso. Una volta che il ciliegio inizierà a fruttificare si potrà concimare la pianta dopo ogni raccolto utilizzando un fertilizzante ricco di azoto.
A fine inverno, dopo che la pianta avrà fiorito, è consigliabile effettuare un trattamento preventivo con poltiglia bordolese allo scopo di evitare lo sviluppo della monolinia, un fungo parassita che determina il deperimento dei ramoscelli. Il ciliegio comunque è una pianta raramente colpita da avversità gravi. Eventuali problemi possono derivare da afidi, cocciniglie e mosche delle ciliegie; per combattere queste avversità si fa generalmente ricorso ad appositi insetticidi.
La raccolta delle ciliegie è generalmente effettuata nel mese di giugno, ma molto dipende dalle diverse varietà; ci sono infatti alcune cultivar che maturano nel mese di luglio. I frutti maturi comunque si riconoscono molto facilmente, sia per il colore, sia per la consistenza della polpa.
Le ciliegie, una volta raccolte, possono essere conservate in frigorifero per circa dieci giorni oppure utilizzate per la preparazione di marmellate.
Per quanto riguarda la pratica dell’innesto si consulti la scheda specifica: Innesto del ciliegio.
La ciliegia in cucina
Le ciliegie sono un frutto particolarmente apprezzato, per forma, aspetto e sapore. Ai bambini, che notoriamente ne sono molto ghiotti, vanno date con cautela perché possono dare problemi digestivi e bisogna fare attenzione che il nocciolo non venga ingerito o, peggio, masticato; si eviti comunque di darle a bambini di età inferiore ai due anni.
Oltre al consumo delle ciliegie fresche e di quelle conservate sotto spirito, questo frutto viene utilizzato anche per la preparazione di marmellate, sciroppi, succhi, canditi, salse, sorbetti e mostarde e anche di liquori (cherry brandy, kirsch, maraschino, ratafià).
Ciliegie: come sceglierle
Le ciliegie andrebbero acquistate quando sono ben mature, perchP al contrario di altri tipi di frutta, una volta raccolte le ciliegie non proseguono nella maturazione; si scelgano quelle ben sode e prive di ammaccature; il picciolo di color verde intenso è garanzia di freschezza.
Come conservare le ciliegie
Una volta acquistate, se non consumate subito, le ciliegie vanno conservate in un luogo fresco e privo di umidità; vanno tenute in un sacchetto di carta perché quelli di plastica favoriscono il rammollimento e l’insorgenza di marciumi. Sono frutti sensibili al freddo; possono essere conservate in frigorifero, ma non a temperature eccessivamente fredde; conviene quindi metterle nel comparto più caldo.
È comunque possibile conservare le ciliegie nel congelatore; vanno congelate tali e quali, peduncolo e nocciolo compresi quindi, mettendole nel congelatore in uno strato unico al fine di velocizzare il processo; in seguito vanno inserite in un sacchetto ben chiuso; si scongeleranno poi al momento del bisogno mettendo il sacchetto sotto l’acqua corrente.
In alternativa, si possono congelare togliendo peduncolo e nocciolo e aggiungendo circa un po’ di zucchero (al massimo 100 g ogni kg di ciliegie) e metterle in un sacchetto da riporre nel congelatore.
Liquore di ciliegia
Oltre ad acquistarlo già pronto nelle innumerevoli proposte commerciali, il liquore alla ciliegia può essere prodotto anche in casa, in modo artigianale.
Ingredienti:
- 500 ml acqua
- 500 g di ciliegie
- 500 g di zucchero
- 500 ml di alcol alimentare puro a 95 gradi
- una stecca di cannella (opzionale)
- due chiodi di garofano (opzionali)
La preparazione è molto semplice: le ciliegie sono utilizzate in tutta la loro parte, compreso il nocciolo e il peduncolo, che potrà essere solo spuntato o accorciato di poco. In una pentola si porta a ebollizione l’acqua con lo zucchero, cui si aggiungono le spezie. Volendo si può tralasciare di usare le spezie, se il gusto di cannella e chiodi di garofano non è gradito. Si lascia bollire per circa due minuti fino a che tutto lo zucchero non sarà sciolto. Poi si mettono tutte le ciliegie in un contenitore, riempendolo con l’alcol e lo sciroppo di zucchero preparato. Le ciliegie dovranno essere completamente coperte. Il tutto dovrà riposare al buio per circa tre settimane. Al termine, si filtra il tutto e si dispone il liquido estratto in una bottiglia chiusa ermeticamente. Il liquore sarà pronto dopo circa una decina di giorni. Il consiglio è di sterilizzare la bottiglia utilizzata esattamente come si fa per i vasetti di marmellate e conserve.

Il liquore alla ciliegia in Svizzera e nel Nord Europa è noto come Kirsch
Ciliegia – Calorie e valori nutrizionali
Dal database del Ministero americano dell’agricoltura
Ciliegia (dolce)
Scarto: 10% (Noccioli e gambi)
Nutrienti | Unità | Valore per 100 g | Numero di campioni | Errore std. |
---|---|---|---|---|
Principali | ||||
Acqua | g | 82.25 | 12 | 0.546 |
Calorie | kcal | 63 | 0 | |
Calorie | kJ | 263 | 0 | |
Proteine | g | 1.06 | 8 | 0.075 |
Lipidi | g | 0.20 | 8 | 0.017 |
Ceneri | g | 0.48 | 8 | 0.065 |
Carboidrati (per differenza) | g | 16.01 | 0 | |
Fibre | g | 2.1 | 8 | 0.212 |
Zuccheri | g | 12.82 | 0 | |
Saccarosio | g | 0.15 | 10 | 0.081 |
Glucosio (destrosio) | g | 6.59 | 13 | 0.615 |
Fruttosio | g | 5.37 | 13 | 0.44 |
Lattosio | g | 0.00 | 4 | 0 |
Maltosio | g | 0.12 | 5 | 0.12 |
Galattosio | g | 0.59 | 4 | 0.307 |
Amido | g | 0.00 | 2 | |
Minerali |
Ciliegia (acida)
Scarto: 10% (Noccioli e gambi)
Nutrienti | Unità | Valore per100 g | Numero di campioni | Errore std. |
---|---|---|---|---|
Principali | ||||
Acqua | g | 86.13 | 348 | |
Calorie | kcal | 50 | 0 | |
Calorie | kJ | 209 | 0 | |
Proteine | g | 1.00 | 347 | 0.011 |
Lipidi | g | 0.30 | 0 | |
Ceneri | g | 0.40 | 348 | |
Carboidrati (per differenza) | g | 12.18 | 0 | |
Fibre | g | 1.6 | 0 | |
Zuccheri | g | 8.49 | 0 | |
Saccarosio | g | 0.80 | 2 | |
Glucosio (destrosio) | g | 4.18 | 5 | 0.123 |
Fruttosio | g | 3.51 | 5 | 0.229 |
Lattosio | g | 0.00 | 0 | |
Maltosio | g | 0.00 | 0 | |
Galattosio | g | 0.00 | 0 |
Ciliegia in inglese e altre lingue
Ecco di seguito la traduzione di ciliegia in inglese e in altre lingue:
- Inglese – Cherry
- Spagnolo – Cereza
- Francese – Cerise
- Tedesco – Kirsche
Plurale di ciliegia: con o senza la i?
Si ricorda che ciliegia al plurale vuole la i (ciliegie).