Nota anche come “marciume nero“, l’alternariosi è una malattia provocata da funghi del genere Alternaria ed è molto diffusa nel nostro Paese; questi funghi non solo possono danneggiare le piante del giardino e dell’orto, ma anche provocare disturbi negli esseri umani (congiuntivite allergica, rinite allergica, dermatiti ecc.).
Gli ambienti più favorevoli alla riproduzione dei funghi del genere Alternaria sono quelli che presentano un tasso di umidità superiore al 65% e temperature comprese tra i 18 e i 32 °C. L’alternariosi tende a propagarsi tramite i semi e le piante già colpite da infezione.
Alternariosi – Come si manifesta sulle piante
L’alternariosi interessa generalmente le piante adulte, ma non solo; si caratterizza per la comparsa di macchie dalla forma irregolare e dal colore scuro sulle foglie delle piante; inizialmente le lesioni sono molto piccole (macchie di uno-due mm di diametro); sul colletto della pianta sono visibili lesioni scure con una strozzatura; sul fusto, invece, sono si possono notare lesioni localizzate per lo più in corrispondenza delle varie ramificazioni, mentre sui frutti la lesione, sotto forma di macchie circolari scure, è visibile nella zona di connessione con il picciolo. In alcuni casi possono verificarsi danneggiamenti anche alle infiorescenze. L’infezione, come accennato, è trasmessa in particolar modo dai semi contaminati dalla malattia.

Alternaria solani / Alternariosi delle Solanacee
Periodo
Le spore fungine sono presenti nell’atmosfera praticamente per tutto il corso dell’anno, anche se, per quanto riguarda i disturbi per gli esseri umani (segni e sintomi di allergie), le concentrazioni sufficienti sono raggiunte verso la fine del periodo primaverile e nel corso dei mesi estivi e autunnali. I problemi riguardano soprattutto i bambini e gli adolescenti.
La concentrazione delle spore nell’atmosfera è legata a vari fattori, sia geografici (tasso di umidità, temperatura ecc.) sia ambientali (presenza di coltivazioni molto estese, frequenti irrigazioni dei campi, presenza di serre). Nelle città metropolitane, la concentrazione delle spore è molto più bassa rispetto a quella che si riscontra nelle zone rurali o semi-rurali.

Alternariosi sui frutti del melo
Alternariosi – Le varie specie di Alternaria
Sono molte le specie di Alternaria che possono danneggiare le piante dell’orto e del giardino; una delle più comuni è l’Alternaria alternata; esistono diverse varianti di questo fungo non sempre indicate nello stesso modo; per esempio, Alternaria alternata fs mali oppure Alternaria mali (fs, talvolta fsp, sta per forma specialis).
Quando le condizioni sono più favorevoli, l’alternariosi tende a colpire in particolar modo le foglie più vecchie e la frutta e le verdure mature. L’Alternaria alternata può attaccare molti tipi di piante, sia officinali (basilico, menta, salvia), sia orticole (barbabietole, spinaci, mele ecc.), sia ornamentali (ibisco, magnolia ecc.).
Una specie di Alternaria di notevole importanza è l’Alternaria solani; l’alternariosi delle Solanacee rappresenta un notevole pericolo per piante orticole quali pomodori, patate, melanzane, peperoni ecc.
L’alternariosi delle Cucurbitacee è generalmente provocata dall’Alternaria cucumerina; questa forma della malattia interessa più comunemente il melone; può colpire anche, seppur meno frequentemente, zucche, zucchine, cetrioli e angurie.
L’alternariosi della Liliacee (Alternaria porri), invece, colpisce in particolar modo le cipolle e i porri, anche se può colpire altre piante della medesima famiglia.
Problemi di una certa gravità possono essere causati dall’alternariosi delle Brassicacee (Alternaria brassicae o Alternaria brassicicola); le piante più a rischio sono i cavoli, i cavolfiori, i broccoli e le rape.
L’alternariosi della carota (Alternaria radicina) può essere causa della morte della piantina; si trasmette generalmente dalle sementi.
Gli agrumi, invece, soprattutto le arance e i limoni, possono essere attaccati dal fungo Alternaria citri (alternariosi degli agrumi).

Lesioni causate dall’alternariosi sulle foglie di un melo
Prevenzione e trattamento
La prevenzione dell’alternariosi può avvalersi di varie strategie; molti esperti consigliano innanzitutto di effettuare un’accurata rotazione delle colture (almeno ogni tre anni).
Utili sono i trattamenti con decotti a base di equiseto e con poltiglia bordolese (un mix di idrossido di calcio e solfato di rame). Per la preparazione del decotto a base di equiseto, si rimanda all’articolo Ruggine delle piante, dove la procedura è descritta nel dettaglio.
Un altro metodo preventivo consiste nello sterilizzare i semi in acqua calda. Si deve inoltre fare attenzione a un’irrigazione eccessiva perché può creare un ambiente eccessivamente umido e quindi favorevole alla propagazione della malattia; molto dannosi sono i ristagni idrici; per approfondire questi ultimi punti si rimanda al nostro articolo Orto: l’irrigazione.
Occorre una certa attenzione anche alle concimazioni; non devono essere eccessive e soprattutto non si deve esagerare con quelle fatte con concimi non completamente maturati perché potrebbero favorire lo sviluppo di funghi o di batteri.
È inoltre buona norma controllare lo stato di salute delle sementi e controllare periodicamente le condizioni delle piante; se la malattia è riconosciuta per tempo, ci sono buone possibilità di salvare le colture.
Si consideri inoltre che in commercio esistono molte cultivar che sono resistenti all’alternariosi; a questo proposito si può chiedere consiglio nei negozi specializzati o in un consorzio agrario.
Se ci si accorge che la malattia ha attaccato le nostre colture è necessario effettuare trattamenti con fungicidi specifici seguendo le istruzioni presenti sulla confezione; può essere utile anche il ricorso alla poltiglia bordolese.
Le parti malate devono essere rimosse, così come le foglie cadute sul terreno di coltivazione.

Alternariosi delle Cucurbitacee