Il vischio (Viscum album) è una pianta cespugliosa e sempreverde appartenente alla famiglia delle Viscacee o Santalacee. Si sviluppa spontaneamente nelle aree boschive di Europa e America, dove cresce come parassita su molti alberi, soprattutto latifoglie (pioppi, querce, tigli) ma anche su alcune conifere (pini e abeti), poiché non è in grado di produrre autonomamente l’azoto. La sua presenza risulta evidente soprattutto in inverno, quando le piante ospitanti sono spoglie e quindi i cespugli di vischio sono molto visibili.
Ha foglie oblunghe e coriacee, fiori gialli e bacche sferiche perlacee. Questi frutti vengono trasportati e dispersi dagli uccelli e si insediano nelle intercapedini di un ramo di una pianta ospite, dove i semi contenuti iniziano a germinare. Nel caso in cui le bacche cadano invece al suolo, i semi muoiono senza germogliare. Di solito la pianta ospite non subisce danni, se non si deposita su di essa un numero eccessivo di esemplari di vischio; se succede, bisogna recidere i rami in cui il vischio ha germogliato.
Per la coltivazione, occorre recidere in primavera una parte di ramo da una pianta ospite e innestarvi una bacca di vischio matura, schiacciandola. Dopo un lento sviluppo, che può durare anche un paio di anni, inizierà la sua crescita spontanea.
Vischio – Proprietà
Le bacche sono leggermente tossiche e possono provocare, se ingerite, una lieve gastroenterite, vomito e diarrea, mentre gli estratti concentrati a base di questa pianta possono causare intossicazioni serie. I rami fogliati del vischio, invece, vengono usati in fitoterapia per diversi scopi, con il giusto dosaggio: infusi e tinture a base di foglie di questa pianta vengono impiegati per la cura dell’ipertensione, dell’arteriosclerosi e delle embolie cerebrali.
La tisana a base di vischio si prepara facendo bollire una tazza d’acqua nella quale si aggiungerà un cucchiaio di erba essiccata, da lasciare in infusione circa 10 minuti.
Inoltre il vischio è un ottimo regolarizzatore del ciclo mestruale, può svolgere azione sedativa e antispasmodica, lenisce i dolori causati da cefalee, è diuretico e favorisce l’eliminazione delle sostanze tossiche, è antinfiammatorio: applicazioni locali alleviano i dolori causati da lombalgie, sciatalgie e reumatismi. Alcuni dei principi attivi contenuti nel vischio, infine, riuscirebbero ad arrestare la proliferazione delle cellule tumorali, per questo, nonostante il mondo scientifico non sia ancora concorde in merito, questa pianta viene usata in alcuni Paesi come coadiuvante nelle cure tumorali.
I prodotti a base di vischio non devono essere assunti senza il consulto medico, soprattutto se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti, immunosoppressori e antidepressivi.

Il vischio è una pianta al centro di molti miti e leggende
Significato e usi
Il vischio è una pianta del Natale: si usa appenderlo alle porte durante le feste come buon auspicio e augurio di serenità. Vi è inoltre una famosa leggenda legata al vischio natalizio: baciarsi sotto il vischio garantisce protezione e fortuna alla coppia.
Questa usanza è originariamente scandinava, infatti questa pianta è protagonista di molti miti delle popolazioni nordiche (celtiche e scandinave), per molte delle quali era una pianta sacra e capace di tenere lontano disgrazie e malattie, e nella mitologia norrena è dono degli dei.
Il vischio viene spesso abbinato all’agrifoglio e al pungitopo nelle decorazioni.
Il succo dei frutti di questa pianta, infine, veniva usato nell’uccellagione: le bacche venivano bollite per creare una colla che spalmata sui rami degli alberi era in grado di catturare gli uccelli.