Violetta africana e il nome comune della specie Saintpaulia ionantha, della famiglia delle Gesneriacee. Il nome comune fa riferimento al fatto che le specie spontanee sono originarie di un’area, in realtà molto limitata, dell’Africa tropicale. L’habitat naturale sono le rive dei corsi d’acqua e le aree rocciose. Sono piante molto conosciute dagli amanti del giardinaggio perché di facile coltivazione, a patto di rispettare le esigenze di luce e di umidità del terreno richieste.
Sono piante delicate che non tollerano temperature minime inferiori ai 15 gradi centigradi: per questa ragione difficilmente possono essere collocate all’aperto tutto l’anno. La collocazione ideale è tenerle in vaso in casa.
Esistono più di 2000 cultivar di violetta africana e quasi tutte derivano appunto dalla specie Saintpaulia ionantha. Sono accomunate dal fatto di presentare una rosetta di foglie carnose, prive di stelo, o dallo stelo molto corto, spesso a forma di cuore. Il colore delle foglie può essere verde chiaro o scuro a seconda della specie o delle cultivar. Alcune di esse presentano foglie dal colore rosso sulla lamina inferiore. Le innumerevoli cultivar si differenziano, oltre che per le dimensioni, anche per il colore dei fiori (spaziano dal bianco a molte tonalità di rosa, fucsia, blu, violetto) e possono avere il fiore singolo o doppio.

La violetta africana, con le giuste esposizione e umidità, regala fioriture generose e durature
Le violette africane sono classificate in base alle dimensioni della rosetta di foglie, che può andare dalle versioni micro (meno di 8 cm), a quella miniatura (8-16 cm), a quelle standard (fino a 40 cm) e a quelle grandi (sopra i 40 cm).
Violetta africana: cura e manutenzione
La violetta africana, per quanto detto sulla rusticità della specie, non può essere collocata all’esterno tutto l’anno e generalmente è tenuta in casa in vasi. Non è necessario che il vaso sia di grandi dimensioni, al contrario, in vasi piccoli si stimolerà maggiormente la fioritura. La dimensione del vaso dipende da quella della pianta, e per quelle micro potrà essere anche un vaso piccolo di 12 cm di diametro.
La temperatura ideale della casa in cui la violetta africana vive bene è tra i 18 e i 24 gradi centigradi. Beneficia di esposizioni molto luminose ma non ai raggi diretti del sole.
La violetta africana non tollera il terreno troppo umido. Le irrigazioni vanno fatte cercando di evitare di irrorare la rosetta di foglie: un metodo è quello di mettere il vaso su un substrato di sassi e irrigare la pianta dal basso. In questo modo non si corre il rischio che le radici siano costantemente immerse in un terreno troppo umido.

Sono state selezionate moltissime cultivar di violetta africana; quelle dai fiori bianchi sono sicuramente una delle scelte più originali
Che fare se la violetta africana non fiorisce
Se la violetta africana non fiorisce, le cause possono essere diverse:
- Se la rosetta di foglie è ben turgida e non mostra segni di sofferenza (foglie molli, ingiallite), la causa più comune della mancanza di fioritura è una luce troppo scarsa. In un ambiente poco luminoso la violetta africana difficilmente fiorisce. La soluzione è spostare il vaso in un a posizione più luminosa.
- Se la rosetta di foglie è ben turgida e non mostra segni di sofferenza (foglie molli, ingiallite) e l’esposizione è buona, potrebbe essere che il vaso è troppo grande. Se le radici hanno poco spazio, la pianta è stimolata a fiorire di più, allo stesso modo che succede per il geranio.
- Se la rosetta di foglie è ben turgida e non mostra segni di sofferenza (foglie molli, ingiallite) ed esposizione e vaso sono stati scelti bene, potrebbe essere una carenza di sostanze nutritive. La concimazione regolare con concime per piante da fiore può risolvere il problema.
- Se la rosetta di foglie è molle e le foglie sono ingiallite o marroni, significa che la pianta sta deperendo per troppa umidità o eccesso di irrigazioni. Si può provare a sospender le irrigazioni o a cambiare il terreno, estraendo delicatamente la pianta dal terreno (si ricordi che la rosetta è molto fragile).
Violetta africana: la scheda
Esposizione – Predilige la luce indiretta ma intensa.
Terreno – Dev’essere molto ben drenato e occorre evitare i ristagni idrici.
Annaffiatura – Da primavera fino all’autunno si può annaffiare con moderazione, ma con regolarità. In inverno si diradano le irrigazioni.
Fioritura: facile. La violetta africana fiorisce con generosità e continuità, se temperatura ed esposizione sono corrette.
Dimensioni: piccole. A seconda delle dimensioni delle rosette possono essere veramente piccole (8 cm di diametro) o di dimensioni più rilevanti (40 cm o più). In ogni caso la pianta si allarga e non supera i 10-15 cm di altezza.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene con talea fogliare, fatta radicarre in estate con alte temperature (24-27 gradi centigradi). Si propaga anche per semina.
Concimazione – La concimazione è fatta somministrando un concime liquido per piante da fiore ogni 15 giorni nel periodo vegetativo. Le concimazioni sono sospese in inverno.
Potatura – Le piante di violetta africana non necessitano di potatura.
Malattie – Possono essere soggette ad attacchi di cocciniglia, afidi e oziorrinco e a malattie come la muffa grigia, il marciume del colletto e oidio. Queste ultime tre sono per lo più dovute a eccessi di irrigazioni e un ambiente non appropriato alle esigenze della pianta.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.