Violaciocca è il nome comune che viene dato a circa una cinquantina di piante annuali o perenni, di medie-piccole dimensioni, del genere botanico Matthiola, a sua volta facente parte della famiglia delle Brassicacee/Crucifere.
Classificazione – Genere: Matthiola; famiglia: Brassicacee.
Origine – Il genere comprende piante originarie di molte aree di Europa, Asia e Sudafrica.
Habitat – Ambienti rocciosi, rupi e pietraie calcaree.
Usi – La violaciocca è una pianta erbacea ornamentale molto apprezzata per l’abbellimento di aiuole e giardini.
Etimologia – Il nome del genere, Matthiola, è una dedica a Pietro Andrea Mattioli (1500-1577), medico e botanico toscano.
Indice

Scegliendo i fiori di violaciocca ci sono moltissime possibilità di scelta cromatica (nella foto, Matthiola incana).
Violaciocca – Specie e cultivar
Della violaciocca esistono diverse specie e cultivar molto popolari nei giardini, e sono state create delle “serie” di cultivar che si distinguono per il colore dei fiori. C’è l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda il colore: rosa, rosso, bianco e molte tinte pastello. Spesso i fiori sono anche delicatamente profumati. Le cultivar della specie Matthiola incana sono adatte anche per fare fiori recisi. Ecco le principali specie e cultivar:
- Matthiola incana: detta anche violaciocca di Pasqua, perché fiorisce a inizio primavera. La fioritura è continua fino all’inizio dell’inverno successivo. Anche se si tratta di una perenne, spesso ha vita breve o è trattata come annuale. Le cultivar sono spesso classificate in gruppi (serie) a seconda dell’altezza massima che possono raggiungere (alcune sono nane), del colore e del tipo di fiore e della longevità (annuali, biennali, perenni). Tra le più note, la serie Cinderella ha fiori doppi, dal viola blu al rosso o bianco. La serie Excelsior ha fiori doppi rosa, rossi, blu o bianchi, la serie Legacy ha fiori di molte tonalità di rosso, blu lavanda, bianco o giallo crema. La serie Midget ha tonalità più scure fino al viola. Si tratta di piante che possono raggiungere un’altezza da 30 a 75 cm.
- Matthiola fruticulosa: è una pianta perenne, nana, a base legnosa, con foglie grigio verde. Il colore dei fiori va dal giallo al viola. La sottospecie Matthiola fruticulosa valesiaca ha ciuffi di foglie alti fino a 25 cm e preferisce, a differenza delle altre violaciocche, il terreno acido, come l’ortensia.
- Matthiola bicornis: sinonimo di Matthiola longipetala bicornis, ha la caratteristica di avere i fiori dal forte profumo notturno. È però pianta annuale che produce in estate infiorescenze di fiori rosa o porpora.

I fiori di questa specie di violaciocca (Matthiola longipetala bicornis) hanno un intenso profumo di notte
Violaciocca – Coltivazione
Vita – Piante annuali o perenni.
Dimensioni: da piccole a medie. La violaciocca, a seconda della specie, può avere un’altezza massima da 25 a 75 cm.
Tempo altezza massima – La specie più nota, la Matthiola incana raggiunge la sua altezza massima dopo tre anni.
Esposizione – La violaciocca va coltivata in pieno sole.
Temperatura – A seconda della provenienza possono essere rustiche, cioè sopportare temperature di molto inferiori allo zero, o semirustiche, ma le specie principali utilizzate nel giardinaggio sono per lo più rustiche e possono così trovare spazio anche nei giardini con inverni freddi.
Terreno – Il terreno dev’essere moderatamente fertile, umido ma ben drenato, da neutro ad alcalino. Le cultivar più alte che raggiungono i 60-75 cm hanno bisogno di un tutore.
Fioritura – Molto duratura e generosa. Se bene esposte e con un buon terreno fertile, le violaciocche regalano fioriture lunghe e abbondanti.
Annaffiatura – Durante il periodo vegetativo di crescita, si può irrigare liberamente. Negli altri periodi per le piante perenni le annaffiature devono essere ridotte.
Concimazione – La concimazione non è strettamente necessaria. Volendo intervenire, è sufficiente una buona concimazione a lenta cessione a inizio primavera.
Potatura – La violaciocca non necessita di potatura, ma può essere utile eliminare i fiori secchi.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene per semina in un semenzaio o in serra a fine inverno, inizio primavera. Le piantine vanno quindi trapiantate all’aperto a primavera.
Malattie – La violaciocca è soggetta all’attacco di afidi, coleotteri, oidio, botrite (muffa grigia) e marciume radicale.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.