La viola del pensiero (Viola tricolor) è una delle tante specie appartenenti al genere Viola a sua volta facente parte della famiglia Violacee.
Classificazione – Genere: Viola; famiglia: Violacee.
Origine – La Viola tricolor è una pianta di origine europea; il genere Viola è diffuso nel continente europeo, nelle aree tropicali e nel continente americano.
Habitat in Italia – Prati e pascoli fino a circa 2.000 m di altitudine.
Usi – La viola del pensiero è una pianta particolarmente apprezzata nel nostro Paese; in effetti si tratta di una pianta dalla bellissima e copiosa fioritura che è molto adatta per l’abbellimento di balconi e giardini.
Etimologia – Il nome del genere deriva dal greco ion, che significa appunto viola; tricolor deriva dai termini tris, tre, e cólor, colore; il riferimento è alla corolla tricolore.
Altri nomi – È anche detta pensée o pansé, viola tricolore o suocera e nuora.
Curiosità – La viola del pensiero è un fiore commestibile che molti chef usano per abbellire le proprie preparazioni.
Indice

Le viole del pensiero sono piante perenni, ma hanno la tendenza a rovinarsi piuttosto facilmente nel corso del periodo estivo a causa delle temperature elevate; è per questo motivo che molti preferiscono piantarle di anno in anno
La fioritura
La prima fioritura della viola del pensiero si ha nel periodo compreso tra novembre dicembre, mentre la seconda si verifica in primavera.
La pianta produce cespugli di foglie che possono raggiungere anche i 30 cm e dai quali spuntano numerosi fiori singoli portati da piccioli carnosi eretti.
Le viole del pensiero sono piante perenni, ma hanno la tendenza a rovinarsi piuttosto facilmente nel corso del periodo estivo a causa delle temperature elevate; è per questo motivo che molti preferiscono piantarle di anno in anno.
Non hanno un apparato radicale particolarmente sviluppato e, conseguentemente, sono piante molto adatte alla coltivazione in vaso e possono rappresentare la soluzione ideale per ravvivare i terrazzi nel corso della stagione invernale.
I fiori sono costituiti da petali in varie tonalità di colore tra cui viola, bianco, blu e giallo; il centro è molto scuro, le foglie sono piccole, di color verde scuro e hanno forma ovale.
La viola del pensiero è molto appariscente e quindi può essere anche piantata da sola, ma sono molto belli gli abbinamenti con piante a fioritura primaverile come, per esempio, giacinto, narciso e tulipano,
Viola del pensiero – Coltivazione
La viola del pensiero è una pianta che non presenta particolari difficoltà per quanto riguarda la cura colturale.

La viola del pensiero è conosciuta anche come pensée o pansé
Vita – La viola del pensiero è una pianta perenne, ma molti la trattano come annuale.
Dimensioni – Mediamente ha un’altezza di circa 20 cm; lo stesso dicasi per la larghezza.
Esposizione – L’esposizione dipende dal periodo di coltivazione; nel corso della stagione autunnale è consigliabile scegliere una posizione luminosa e soleggiata, mentre per le piante che fioriranno in primavera è meglio optare per un luogo semi-ombreggiato perché i raggi solari diretti potrebbero danneggiare foglie e fiori. Nel caso di gelate particolarmente intense e prolungate, la pianta potrà essere ricoperta con dell’agritessuto.
Temperatura – La viola del pensiero è una pianta piuttosto rustica che non teme le basse temperature, ma ha la tendenza a rovinarsi con le calde temperature estive.
Terreno – Il terreno di coltivazione non rappresenta un grande problema perché le viole del pensiero sono piante che non hanno particolari esigenze da questo punto di vista; è comunque opportuno che il terreno sia fertile e dotato di buon drenaggio.
Fioritura – Si veda il paragrafo specifico.
Annaffiatura – Le irrigazioni devono essere frequenti e comunque non vanno effettuate prima che la parte superficiale del substrato sia asciutta. Vanno evitati i ristagni idrici perché possono compromettere la salute della pianta.
Concimazione – La concimazione deve avere cadenza mensile; si può utilizzare un concime liquido specifico per le piante da fiore che potrà essere diluito nell’acqua utilizzata per le irrigazioni.
Potatura – Non necessita di potatura, ma è buona cosa eliminare man mano i fiori e le foglie appassiti.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione può essere effettuata per talea oppure per seme.
Le talee dei germogli laterali devono essere fatte all’inizio della stagione estiva dopodiché vanno interrate in un contenitore con un substrato di coltivazione costituito da terriccio e sabbia in parti uguali. Si procederà poi con un’annaffiatura dopodiché si avrà cura di posizionare il contenitore in un luogo ombreggiato.
Per quanto riguarda invece la semina, la si può effettuare in semenzaio nei mesi primaverili oppure in quelli autunnali. Si spargono i semi su un substrato di coltivazione misto dopodiché si ricoprono con un sottile strato di sabbia. Il semenzaio dovrà essere ricoperto con un telo di plastica trasparente e poi riposto in un luogo buio fino a quando non sarà avvenuta la completa germinazione.
Il trapianto in piena terra potrà essere effettuato o in piena terra oppure in vaso una volta che le piantine avranno radicato ed emesso almeno un paio di foglie. Il trapianto dovrà essere effettuato a pochi cm di profondità; le piantine dovranno essere poste a una distanza di circa 15 cm l’una dall’altra.
Malattie – La viola del pensiero è una pianta piuttosto robusta, ma non è esenti da problemi; può essere, per esempio, attaccata da afidi neri, lumache, mosca bianca, muffa grigia (botrite) e oidio. Queste avversità sono più comuni durante il periodo primaverile e quello estivo. La prevenzione più efficace consiste nel rimuovere i fiori dalla pianta nel caso di appassimento o di perdita dei petali. Nel caso di malattie conclamate si può ricorrere ad appositi insetticidi.
I ristagni idrici rappresentano un serio problema perché possono causare marciume radicale.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.