La verbena è una pianta erbacea; il genere Verbena comprende piante erbacee annuali o perenni e fa parte della famiglia delle Verbanacee.
Classificazione – Genere: Verbena; famiglia: Verbenacee.
Origine – Il genere Verbena è originario dell’America del Sud.
Habitat in Italia – Zone soleggiate e terreni calcarei.
Usi – Le verbene sono coltivate a scopi ornamentali, sia in vaso sia nei giardini, grazie alla loro bellissima e prolungata fioritura (i fiori fanno la loro comparsa agli inizi della stagione estiva e si possono ammirare fino ad autunno inoltrato). Molto noto è l’utilizzo della Verbena officinalis in fitoterapia (popolarmente la verbena officinale è utilizzata internamente per trattare varie problematiche fra cui affezioni a carico delle vie respiratorie, crampi, stanchezza, agitazione e disturbi digestivi).
Etimologia – È possibile che il nome del genere derivi vérber, verga, ma anche percossa; alcuni autori ipotizzano che il riferimento sia all’utilizzo sacro che ne facevano i sacerdoti feziali che percuotevano i trattati con questa pianta.
Curiosità – Una leggenda vuole che la verbena sia velenosa per i vampiri; nelle serie televisive fantasy The Vampire Diaries e The Originals, la verbena è talvolta citata come rimedio in grado di indebolire il potere dei vampiri.

I fiori di verbena hanno una gamma cromatica molto vasta e attirano gli insetti impollinatori
Verbena – Coltivazione
La verbena è molto apprezzata non soltanto per la sua innegabile bellezza, ma anche per il fatto che può essere facilmente coltivata anche dagli amanti del giardinaggio meno esperti. La pianta ha un portamento cespuglioso o arbustivo, il fusto è eretto e può arrivare a un’altezza di circa 80 cm; le foglie, ricoperte da una sottile peluria, sono di color verde scuro, di forma ovale, con margini dentellati e con nervature piuttosto evidenti; i fiori, bellissimi e numerosi, ricordano per certi versi quelli delle primule; a seconda delle varietà sono riuniti in spighe oppure in sfere. Emanano un buon profumo e hanno colorazioni che vanno dal bianco al rosa, dal rosso al porpora, dal blu al violetto.
Vita – Piante annuali o perenni.
Dimensioni – Le dimensioni variano a seconda delle specie; l’altezza va da pochi cm ad alcuni metri.
Tempo altezza massima – Varia in base alle specie; in alcuni casi possono occorrere anche più di 10 anni prima di arrivare all’altezza massima.
Esposizione – Si deve garantire a queste piante una buona esposizione ai raggi solari e al riparo dalle correnti, soprattutto in primavera e nei mesi nei quali le temperature sono più basse; durante la stagione estiva è consigliabile sistemarle in un luogo semiombreggiato.
Temperatura – Le verbene sono piante abbastanza robuste e riescono a tollerare piuttosto bene anche temperature molto alte; non tollerano però quelle rigide e si dovrebbe sempre garantire loro una temperatura che non scenda sotto i 12 °C.
Terreno – Per quanto riguarda il terreno di coltivazione, le verbene amano i terreni piuttosto soffici, porosi e ricchi.
Fioritura – I fiori compaiono agli inizi dell’estate e si possono ammirare fino ad autunno inoltrato.
Annaffiatura – Le irrigazioni devono essere regolari, ma mai eccessive perché l’eccessiva umidità e ancor meno i ristagni idrici sono mal tollerati; il terreno comunque non andrebbe mai fatto seccare tra un’annaffiatura e l’altra; le foglie non vanno bagnate e la frequenza delle irrigazioni deve essere ridotta durante i mesi invernali.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione può essere fatta per semina o per talea; se si sceglie la prima tecnica, nel periodo febbraio-marzo, si dovranno mettere i semi in un vaso con del terriccio umido misto a sabbia; il contenitore dovrà poi essere posizionato in un ambiente ombreggiato e nel quale la temperatura resti attorno ai 18-24 °C circa. Una volta che saranno comparsi i primi germogli e che le piantine saranno abbastanza robuste si può effettuare il rinvaso.
La moltiplicazione per talea non è una tecnica molto praticata nel caso della verbena; se comunque se vuole utilizzare questo metodo, sarà necessario per prima cosa rimuovere dalla pianta le parti apicali, togliere le foglie che si trovano più in basso e mettere le talee in un contenitore con un substrato composto da torba e sabbia; una volta che saranno nati i primi germogli, le piante potranno essere messe nel loro singolo vaso.

La verbena è molto apprezzata non soltanto per la sua innegabile bellezza, ma anche per il fatto che la sua coltivazione risulta facile anche per gli amanti del giardinaggio meno esperti.
Concimazione – Le concimazioni non sono una priorità per la verbena; nel periodo della fioritura si può comunque provvedere a fertilizzazioni periodiche ogni due settimane utilizzando un fertilizzante per piante da fiore da unire all’acqua delle irrigazioni.
Potatura – Le verbene non necessitano di eccessive potature; sarà sufficiente, al bisogno, effettuare la cimatura per far sì che la pianta mantenga un aspetto piuttosto compatto. Vanno rimosse poi le foglie, i fiori e tutte le parti danneggiate.
Malattie – Le principali avversità per la verbena sono rappresentate da afidi e mosca bianca che possono rovinare i fiori e le foglie. La rimozione, se l’infestazione non è eccessiva, può essere tentata manualmente risciacquando con cura le piante, altrimenti si può utilizzare uno specifico insetticida. Si ricorda che irrigazioni eccessive possono dar luogo a marciumi radicali.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.