La verbena è una pianta erbacea; il genere Verbena comprende piante erbacee annuali o perenni, è originario dell’America del Sud e appartiene alla famiglia delle Verbanacee.
Le verbene sono coltivate a scopi ornamentali, sia in vaso sia nei giardini, grazie alla loro bellissima e prolungata fioritura (i fiori fanno la loro comparsa agli inizi della stagione estiva e si possono ammirare fino ad autunno inoltrato).
La pianta ha un portamento cespuglioso o arbustivo, il fusto è eretto e può arrivare a un’altezza di circa 80 cm; le foglie, ricoperte da una sottile peluria, sono di color verde scuro, di forma ovale, con margini dentellati e con nervature piuttosto evidenti; i fiori, bellissimi e numerosi, ricordano per certi versi quelli delle primule; a seconda delle varietà sono riuniti in spighe oppure in sfere. Emanano un buon profumo e hanno colorazioni che vanno dal bianco al rosa, dal rosso al porpora, dal blu al violetto.

I fiori di verbena hanno una gamma cromatica molto vasta e attirano gli insetti impollinatori
Verbena: la scheda
La verbena è molto apprezzata non soltanto per la sua innegabile bellezza, ma anche per il fatto che può essere facilmente coltivata anche dagli amanti del giardinaggio meno esperti.
Esposizione – Si deve garantire a queste piante una buona esposizione ai raggi solari e al riparo dalle correnti, soprattutto in primavera e nei mesi nei quali le temperature sono più basse; durante la stagione estiva è consigliabile sistemarle in un luogo semiombreggiato; le verbene sono piante abbastanza robuste e riescono a tollerare piuttosto bene anche temperature molto alte; non tollerano però quelle rigide e si dovrebbe sempre garantire loro una temperatura che non scenda sotto i 12 °C.
Terreno – Per quanto riguarda il terreno di coltivazione, le verbene amano i terreni piuttosto soffici, porosi e ricchi.
Annaffiatura – Le irrigazioni devono essere regolari, ma mai eccessive perché l’eccessiva umidità e ancor meno i ristagni idrici sono mal tollerati; il terreno comunque non andrebbe mai fatto seccare tra un’annaffiatura e l’altra; le foglie non vanno bagnate e la frequenza delle irrigazioni deve essere ridotta durante i mesi invernali.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione può essere fatta per semina o per talea; se si sceglie la prima tecnica, nel periodo febbraio-marzo, si dovranno mettere i semi in un vaso con del terriccio umido misto a sabbia; il contenitore dovrà poi essere posizionato in un ambiente ombreggiato e nel quale la temperatura resti attorno ai 18-24 °C circa. Una volta che saranno comparsi i primi germogli e che le piantine saranno abbastanza robuste si può effettuare il rinvaso.
La moltiplicazione per talea non è una tecnica molto praticata nel caso della verbena; se comunque se vuole utilizzare questo metodo, sarà necessario per prima cosa rimuovere dalla pianta le parti apicali, togliere le foglie che si trovano più in basso e mettere le talee in un contenitore con un substrato composto da torba e sabbia; una volta che saranno nati i primi germogli, le piante potranno essere messe nel loro singolo vaso.

La verbena è molto apprezzata non soltanto per la sua innegabile bellezza, ma anche per il fatto che la sua coltivazione risulta facile anche per gli amanti del giardinaggio meno esperti.
Concimazione – Le concimazioni non sono una priorità per la verbena; nel periodo della fioritura si può comunque provvedere a fertilizzazioni periodiche ogni due settimane utilizzando un fertilizzante per piante da fiore da unire all’acqua delle irrigazioni.
Potatura – Le verbene non necessitano di eccessive potature; sarà sufficiente, al bisogno, effettuare la cimatura per far sì che la pianta mantenga un aspetto piuttosto compatto. Vanno rimosse poi le foglie, i fiori e tutte le parti danneggiate.
Malattie – Le principali avversità per la verbena sono rappresentate da afidi e mosca bianca che possono rovinare i fiori e le foglie. La rimozione, se l’infestazione non è eccessiva, può essere tentata manualmente risciacquando con cura le piante, altrimenti si può utilizzare uno specifico insetticida.
Si ricorda che irrigazioni eccessive possono dar luogo a marciumi radicali.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.