La vaniglia (Vanilla planifolia) è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee. Infatti molti non sanno che la vaniglia è l’orchidea più nota al grande pubblico per il suo uso in cucina.
La pianta fece la sua comparsa in Europa a seguito della conquista dell’America meridionale da parte degli spagnoli. È una liana rampicante, con fusto di colore verde scuro (che può arrivare a una lunghezza di circa 15 m) e con fiori giallo-verdi e frutti carnosi (detti impropriamente bacche o baccelli) contenenti semi piccoli e neri.
I fiori sono caratterizzati dal fatto che si aprono un solo giorno durante le ore mattutine, poi alla sera si richiudono per non riaprirsi più. Nel caso non siano impollinati nel giorno della loro apertura, dopo poco tempo cadranno. Generalmente si apre un solo fiore al giorno e la fioritura della pianta ha una durata di circa trenta giorni, anche se non è raro che in appartamento si prolunghi per mesi.
Una volta che i fiori sono stati impollinati si ha la formazione dei frutti; questi impiegano alcuni mesi per giungere a maturazione; una volta maturati i frutti avranno una dimensione di circa 20 cm.
Indice

Pianta di vaniglia (piantagione nell’isola della Riunione)
Vaniglia – Coltivazione
Si deve premettere che la vaniglia andrebbe coltivata in serra perché è una pianta che richiede un certo spazio: in vaso, può raggiungere i 4 m di lunghezza e i tralci devono essere fatti arrampicare su un sostegno, ripiegandoli e fissandoli a esso.
Luce e umidità – Nei Paesi a clima moderato la vaniglia è coltivata come pianta da interno; la vaniglia richiede un ambiente umido e una buona esposizione alla luce solare; la pianta andrebbe preferibilmente quindi posizionata vicino a una finestra, evitando comunque l’esposizione diretta. Poiché l’umidità deve essere almeno dell’80%, le foglie vanno spesso nebulizzate (almeno due volte al giorno) per ricostruire il più fedelmente possibile l’ambiente caldo umido che permette la crescita della pianta.
Temperatura – La temperatura deve variare fra i 16 e i 28 °C.
Riproduzione e rinvaso – La riproduzione avviene per talea di tronchi; prima di essere trapiantata in un vaso di piccole dimensioni con terriccio umido e humus, la talea deve essere posta per almeno una decina di giorni in una zona all’ombra.
Irrigazione – La pianta deve essere annaffiata piuttosto frequentemente, almeno due volte la settimana con acqua non calcarea. In inverno le irrigazioni possono essere sospese.
Fioritura – La pianta fiorisce dopo i tre anni d’età, in estate: poiché per ottenere i frutti i fiori devono essere fecondati da un’ape presente solo nel luogo d’origine, è necessario procedere a un’impollinazione manuale: quando i fiori sono aperti (alla mattina presto), staccando delicatamente il cappuccio che protegge gli stami, vi si strofina sopra un pennellino che è poi passato sul pistillo.
Concimazione – Come fertilizzante si può utilizzare, nei mesi primaverili e in quelli estivi, un concime chimico liquido per orchidee. Sarà sufficiente fertilizzare la pianta ogni dieci giorni.
Raccolto – Inizia dai tre anni con un culmine verso l’ottavo anno. Le capsule di almeno 15 cm di lunghezza si raccolgono quando la pianta diventa gialla e si mettono a seccare al buio, ma in luogo aerato in contenitori di vetro. I baccelli migliori sono quelli che si attorcigliano attorno a un dito senza rompersi.
La vaniglia in cucina
Della pianta sono utilizzati proprio i frutti la cui raccolta avviene quando essi sono ancora acerbi e non emanano il caratteristico aroma che caratterizza la spezia che da essi verrà ricavata.
La lavorazione dei frutti di vaniglia, per la gran parte effettuata manualmente, è noiosa e anche piuttosto lunga, dura infatti circa 90 giorni; nel corso di questo periodo i frutti vengono immersi in acqua per alcuni minuti dopodiché vengono lasciati a essiccare al sole. Durante le ore notturne vengono chiusi in contenitori appositi. Le varie fasi di lavorazione alle quali vengono sottoposti i frutti fanno sì che gli enzimi contenuti nel baccello separino la vanillina dal glucosio, liberando così il tipico aroma che caratterizza questa celeberrima spezia.
In ambito culinario gli usi della vaniglia sono numerosi; questa spezia, infatti, viene utilizzata in particolar modo per l’aromatizzazione di bevande, creme, dolciumi, latte, liquori e zucchero, ma non mancano gli usi anche nelle ricette di piatti salati o di cucina etnica.
Dai frutti è possibile estrarre anche un olio essenziale che può essere utilizzato direttamente come ingrediente di varie ricette.
Le proprietà aromatizzanti dei frutti erano note fin dai tempi più antichi; le popolazioni azteche, per esempio, usavano la vaniglia come ingrediente di una bevanda a base di cacao.
Al posto della vaniglia naturale può essere utilizzata la vanillina sintetica (la vanillina è la molecola alla quale si deve il tipico aroma che caratterizza la spezia in questione); la vanillina sintetica viene generalmente ottenuta sfruttando l’ossidazione controllata della lignina, sostanza ricavata a sua volta dalla lavorazione del legno nella fabbricazione della carta. La vanillina può anche essere ricavata per via chimica dagli oli essenziali contenuti nei chiodi di garofano. Oltre che nell’industria alimentare e dolciaria, la vanillina viene usata anche in ambito cosmetico.
I prodotti contenenti vaniglia naturale devono riportare nella lista degli ingredienti la dicitura “estratto di vaniglia“. Dal momento che la vaniglia naturale ha un costo decisamente superiore a quello della vanillina sintetica, l’industria alimentare e quella dolciaria utilizzano soprattutto quest’ultimo prodotto.
Ecco alcune famose ricette che usano la vaniglia:
La vaniglia in fitoterapia
In ambito fitoterapico, la vaniglia viene utilizzata sotto forma di olio essenziale; generalmente lo si utilizza come base di oli per massaggi, di bagnoschiuma e shampoo.
Alcuni consigliano l’utilizzo di olio essenziale di vaniglia, in combinazione con olio di mandorle e olio essenziale di rosa, per effettuare dei massaggi sul basso addome in caso di mestruazioni irregolari o piuttosto scarse.
Creme e lozioni contenenti olio essenziale di vaniglie sono utilizzate per trattare irritazioni cutanee ed eczemi pruriginosi.
A uso interno l’olio essenziale di vaniglia viene consigliato per trattare l’ipertensione da nervosismo (due gocce di essenza mescolate a un cucchiaino di zucchero di canna).
All’olio sono attribuite anchproprietà aperitive e digestive; a questo scopo viene consigliata l’assunzione di due gocce di essenza insieme a uno spicchio di mela.
Vaniglia in inglese e altre lingue
- Inglese – Vanilla
- Spagnolo – Vainilla
- Francese – Vanille
- Tedesco – Vanille