Sull’eventuale coltivazione del tarassaco non c’è molto da dire, dal momento che, come nel caso di tutte le piante infestanti e di tutte le erbe spontanee, non è difficile averlo nel proprio orto o nel proprio giardino.
Anche se molto resistente, il tarassaco non ama il pieno sole, gradendo soprattutto le zone di penombra.
I semi si trovano nei negozi di giardinaggio o nei vivai. Lo si può seminare da aprile a giugno in piena terra oppure a maggio in semenzaio. Si consiglia di tenere una distanza fra una pianta e l’altra di circa 20 cm su un terreno abbastanza fresco. Di norma, si procede sistemando i semi più vicini dopodiché si effettua un diradamento successivo; le piante tolte potranno essere utilizzate in cucina.
Campo di tarassaco (altipiano di Asia)
L’innaffiatura è quella tipica di piante che gradiscono il terreno fresco, anche un paio di volte al giorno nei periodi più caldi.
I fiori e le foglie di tarassaco si raccolgono a fine estate o all’inizio dell’autunno; per uso fitoterapico, le parti raccolte possono essere essiccate.
Il tarassaco in vaso
Lo si semina a spaglio, cioè spargendo una manciata di semi sul terriccio; i semi vanni ricoperti e subito innaffiati. Il vaso andrebbe messo nella parte meno soleggiata del balcone.
Come per molte altre piante occorre evitare il ristagno dell’acqua nel sottovaso.
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