Tanaceto è il nome comune usato per indicare le piante del genere botanico Tanacetum. Quest’ultimo comprende circa settanta specie di piante erbacee coltivate per la bellezza dei fiori a capolino simili alla margherita. Il genere Tanacetum, infatti, è della stessa famiglia a cui appartengolo le margherite, ovvero le Asteracee (Composite). Alcune specie di tanaceto erano state precedentemente inserite nei generi Chrysanthemum e Pyrethrum, alla cui classificazione si fa ancora spesso riferimento.
Classificazione – Genere: Tanacetum Famiglia: Asteracee (Composite).
Origine – Le aree di origine sono le zone temperate settentrionali di Europa e Asia centrale e l’area Mediterranea.
Usi – Si coltivano per la bellezza dei fiori molto adatti per i giardini rocciosi o per bordure nelle aiuole. Alcune specie sono adatte anche a formare mazzi di fiori recisi.
Etimologia – Il termine tanaceto deriverebbe, secondo alcuni autori, dalla parola greca tanoos che significa lungo, in riferimento alla lunga fioritura. Secondo un’altra interpretazione, deriverebbe dal greco athanasìa, che significa immortalità, in riferimento alla leggenda dell’antichità secondo la quale chi beveva l’infuso di tanaceto poteva ottenere la vita eterna.
Altri nomi – Alcune specie del genere Tanacetum sono spesso indicate con il nome di erba amara, matricale o amareggioia. Il Tanacetum balsamita è conosciuto anche con il nome di Erba di San Pietro.
Curiosità – Nell’antichità si usavano le foglie di tanaceto in aggiunta a frittate o per insaporire vino e liquori o in infusi dagli effetti antispasmodici. Tuttavia, l’alto contenuto della sostanza neurotossica chiamata tujone ne fanno in realtà una specie officinale tossica e il suo utilizzo fitoterapico è stato abbandonato.
Indice

i piccoli capolini a forma di bottone del Tanacetum vulgare
Tanaceto – Specie
Il genere comprende molte specie e quelle utilizzate per il giardinaggio crescono anche spontanee in alcune zone d’Italia:
- Tanacetum argenteum (sin. Achillea argentea). Pianta perenne sempreverde di crescita limitata (fino a 20 cm di altezza) originaria dell’area mediterranea che porta piccolissimi capolini bianchi singoli o raggruppati. L’epiteto specifico fa riferimento al colore delle foglie grigio-argento.
- Tanacetum balsamita (sin. Chrisanthemum balsamita) è un arbusto con base legnosa sempreverde con infiorescenze dai fiori bianchi (nel raggio, la parte esterna) e gialli (nel disco, la parte interna). Fiorisce a estate inoltrata e in autunno.
- Tanacetum coccineum (sin. Chrisanthemum coccineum o Pyrethrum coccineum o Pyrethrum roseum): erbacea che assume a maturità un portamento a cespuglio (raggiunge anche i 75 cm di altezza) con foglie verde brillante. A inizio estate fioriscono i capolini con i fiori del disco gialli e quelli del raggio bianchi, rosa o rossi. I fiori singoli sono adatti anche come fiori recisi.
- Tanacetum densum subsp. amami (sin. Chrysanthemum densum). Specie erbacea con base del fusto legnosa che forma cuscini densi di foglie grigio-bianche. I fiori sono gialli.
- Tanacetum parthenium (sin. Chrysanthemum parthenium o Pyrethrum parthenium): pur essendo pianta perenne come tutte le precedenti specie, ha spesso vita breve ed è trattata come annuale o biennale. I capolini sbocciano in estate e hanno i fiori del disco gialli e quelli del raggio bianchi. Anche questa specie, come il coccineum, raggiunge i 60-70 cm di altezza ed è adatta alle bordure delle aiuole.
- Tanacetum ptarmiciflorum ( Pyrethrum ptarmiciflorum): perenne erbacea che fiorisce a tarda estate con capolini con i fiori gialli nel disco e bianchi nel raggio. A differenza di tutte le altre specie qui citate, è semirustica e non sopporta temperature inferiori allo zero (è originaria delle Isole Canarie) ed è spesso per questo trattata come annuale.
- Tanacetum vulgare: pianta erbacea molto vigorosa con il portamento eretto che produce fiori color giallo carico a forma di bottone. Raggiunge i 90 cm di altezza.
Tanaceto – Coltivazione
Le specie citate precedentemente hanno esigenze di coltivazioni abbastanza simili e pertanto la scheda si riferisce a tutte indistintamente. Si differenziano solo per le altezze che possono raggiungere e la rusticità. Il loro utilizzo in giardino è ottimale per il giardino roccioso o come bordura, in giardini spontanei o in aiuole di aromatiche.
Vita – Tutte le piante viste precedentemente sono perenni. Solo il Tanacetum ptarmiciflorum, per la sua intolleranza ai freddi invernali, è spesso trattato come annuale.
Dimensioni – Variabile: da 12 a 90 cm in altezza. Molte cultivar sono nane.
Esposizione – Le piante di tanaceto preferiscono il pieno sole e solo nelle zone più calde possono esser messe a dimora a mezz’ombra.
Habitat – Spontaneamente, in Italia sono diffusi il T. vulgare e il T. parthenium. L’habitat delle piante spontanee è costituito dalle aree lungo i muri dei casolari di campagna, i fossi e i terreni incolti e praterie.
Temperatura – Tutte rustiche (tranne il già citato T. parthenium), sopportano temperature inferiori allo zero.
Terreno – Le specie del genere Tanacetum non hanno preferenze sul tipo di terreno, purché sia ben drenato e non pesante-argilloso.
Fioritura – La fioritura avviene dall’estate fino all’autunno.
Annaffiatura – Le annaffiature devono essere limitate per impedire che il terreno si inumidisca troppo.
Concimazione – Non è strettamente necessaria.
Potatura – – Le piante si potano dopo la fioritura, accorciando di poco i rami fioriti. Si consiglia di togliere i fiori appassiti nella specie T. coccineum per stimolare la rifioritura.
Moltiplicazione e impianto – Si seminano a primavera quando la temperatura è stabile sui 10-13 gradi centigradi. Dagli esemplari maturi si possono formare talee erbacee a fine primavera o inizio estate. Il T. parthenium si auto dissemina con molta facilità.
Malattie – Le piante di tanaceto sono resistenti alle malattie; possono essere soggette ad attacchi di afidi, nematodi o minatrici fogliari.
Coltivazione in vaso
La coltivazione in vaso è possibile soprattutto per le specie e cultivar più limitate in altezza o per quelle nane; è importante assicurare un perfetto drenaggio dell’acqua di annaffiatura, che in vaso potrà essere più frequente, perché il tanaceto non sopporta ristagni idrici. Il terriccio dovrà essere leggero o misto a sabbia.
Tanaceto – Cultivar
Sono moltissime le cultivar selezionate allo scopo principalmente di avere fiori di colori diversi rispetto le specie nominali. Eccone alcune:
- T. coccineum ‘Brenda’: ha capolini color rosa intenso.
- T. parthenium ‘Plenum’: ha capolini bianchi.
- T. parthenium ‘Snowball’: ha capolini color bianco-avorio a forma di pompon.
- T. parthenium ‘Golden Moss’: è una cultivar nana tappezzante con fiori color giallo-verdognolo.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (lisimachia, rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Tanaceto nummularia. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.