Il sommacco (Rhus typhina), o per meglio dire il sommacco maggiore, è una pianta della famiglia delle Anacardiacee, che contiene più di ottocento specie di alberi sempreverdi e decidui, raggruppati in più di settanta generi diversi. Altri esempi della stessa famiglia sono l’anacardio, il mango e l’edera velenosa.
Classificazione – Genere: Rhus; famiglia: Anacardiacee.
Origine – Il sommacco è originario dell’America nord orientale e fu importato in Europa nel 1623, introdotto come specie ornamentale in parchi e giardini.
Habitat in Italia – L’habitat naturale del sommacco sono le praterie, le zone marginali delle boscaglie, spesso in terreni aridi e rocciosi. In Italia si è inselvatichito in alcune zone del Veneto.
Usi – Il sommacco è una pianta molto decorativa ed è spesso usata nei giardini e parchi.
Etimologia – Il nome del genere, Rhus, deriva dal celtico rhudd, rosso, con riferimento al colore autunnale delle foglie e dei frutti. Il nome specifico del sommacco maggiore, typhina, indica un’analogia con le piante del genere Typha, alludendo al portamento compatto della chioma.
Altri nomi – Il sommacco maggiore è noto anche come sommacco americano, bruschin o Rus peloso.
Indice

La colorazione rossa del sommacco in autunno
Il sommacco è velenoso?
Le piante della famiglia delle Anacardiacee sono caratterizzate dall’avere un fogliame che contiene una resina irritante per la pelle. Altri esempi della stessa famiglia sono l’anacardio, il mango e l’edera velenosa (Rhus radicans), quest’ultima appartenente proprio allo stesso genere del sommacco. Le foglie dell’edera velenosa, come pure di un altro tipo di sommacco, il Rhus verniciflua (conosciuto con il nome di albero della lacca) sono altamente irritanti per la pelle, possono causare allergie cutanee e, se ingerite, sono tossiche.
Quello che noi chiamiamo genericamente sommacco in realtà andrebbe chiamato sommacco maggiore, proprio per distinguerlo da altri alberi dello stesso genere, come il Rhus succedanea o il Rhus trichocarpa. In alcune zone dell’Italia viene chiamato sommacco americano, bruschin o Rus peloso. Tutte le parti del sommacco maggiore, a eccezione delle radici sono potenzialmente velenose, ma gli effetti dipendono ovviamente dalla quantità della resina ingerita.
Sommacco – Coltivazione
La pianta viene coltivata per l’aspetto ornamentale delle sue foglie lunghe fino a sessanta centimetri e il contrasto tra il colore della parte superiore, verde scuro, e quella inferiore, blu-verde. In autunno assumono una colorazione rosso brillante. La forma della chioma inizialmente compatta, diventa espansa a maturità. La sua corteccia è marrone scuro e dalla sua base escono dei polloni molto vigorosi. I fiori di colore verde sono prodotti in estate in pannocchie coniche lunghe venti centimetri. Come altre piante della stessa famiglia, i fiori maschili e femminili sono portati su piante separate. Sugli esemplari femminili, al termine della fioritura compaiono bacche rosse oblunghe e pelose. Ne consegue per avere le bacche occorre avere nel giardino piante maschili e femminili.
Vita – Pianta perenne.
Dimensioni – Può raggiungere un’altezza compresa tra i cinque e i dieci metri.
Tempo altezza massima – 20 anni circa.
Esposizione – Come detto la pianta viene coltivata in giardino per la bellezza delle foglie e dei frutti e si presta quindi molto bene per bordure arbustive o per abbellire giardini dall’aspetto poco formale. Può essere anche una valida scelta come punto focale piantato come esemplare isolato in un prato. Per godere della mutazione cromatica delle foglie verso il rosso in autunno è bene piantare il sommacco in una posizione in pieno sole.
Temperatura – La pianta tollera temperature comprese tra -10 e 40 °C.
Terreno – Le sue esigenze colturali sono molto limitate: è sufficiente un terreno umido ma ben drenato, moderatamente fertile.
Fioritura – Il sommacco fiorisce nel corso della stagione estiva.
Annaffiatura – Il sommacco è una pianta rustica che in genere si accontenta dell’acqua piovana. Può essere utile qualche irrigazione di soccorso nelle estati siccitose.
Concimazione – Non necessita di particolari concimazioni: può essere utile una autunnale con un concime a lenta cessione.
Potatura – A causa della forte vigoria dei suoi polloni, il sommacco può diventare invasivo: la potatura non è necessaria ma è bene controllare lo sviluppo della pianta e togliere i polloni alla base, soprattutto quando raggiunge dimensioni importanti.
Moltiplicazione e impianto – Il sommacco si può propagare per semina o facendo una talea semi legnosa in estate o legnosa in inverno.
Malattie – Il sommacco è una pianta molto resistente ma può essere oggetto della malattia della verticilliosi, causata da un fungo che può provocare la necrosi delle foglie e il rinsecchimento dei rami.

Fiori e foglie della pianta di sommacco maggiore (Rhus typhina)
Il sommacco siciliano
Un discorso a parte merita il sommacco siciliano (Rhus coriaria), un piccolo arbusto che può aggiungere al massimo tre metri di altezza. I suoi frutti raccolti prima della completa maturazione sono triturati per dare origine a una spezia usata nella cucina nei Paesi orientali e del Mediterraneo per insaporire i piatti, soprattutto quelle base di pesce. Le bacche e la spezia risultante sono ricche di sostanze antiossidanti: pertanto, quando si sente parlare dell’utilizzo del sommacco in cucina o in fitoterapia, in realtà si sta parlando del sommacco siciliano e non di quello maggiore, descritto precedentemente e il cui valore è essenzialmente come specie da giardino.

Il succo di sommacco sicliano si ottiene immergendo i semi triturati in acqua per venti minuti (circa 1 dl d’acqua ogni 35 g di semi), strizzandoli e poi scolando il tutto
Le proprietà del sommacco siciliano
Le proprietà del sommacco siciliano sono decisamente sopravvalutate. Avrebbe proprietà
- diuretiche
- antibatteriche
- antipiretiche
- antifungine
- antinfiammatorie
- antianemiche
- di controllo del colesterolo e della glicemia.
Queste proprietà sono associate anche ad “attività antitumorale”, una locuzione che offende chi da anni si batte contro il cancro e squalifica ogni affermazione precedente sulle presunte proprietà di questa pianta.
Il sommacco siciliano in cucina
Per ricavare la spezia si deve essiccare e triturare il frutto. In Medio Oriente è usato per insaporire il pesce, in Iraq e Turchia per le insalate, il condimento ideale per il kebab.
Si può usare anche per dar sapore al pane (come nel fattoush libanese, l’insalata di pane) e al riso; con timo e sesamo è il costituente principale dello zaatar, spezia usata in Nordafrica, Turchia e Giordania per condire le carni.