Il genere Solanum comprende piante di tipo arbustivo, per lo più rampicanti, della famiglia delle Solanacee. Le specie del genere Solanum sono più di 1.400.
Classificazione – Genere: Solanum; famiglia: Solanacee.
Origine – Le piante del genere Solanum sono originarie dell’America centrale e meridionale.
Habitat – Il genere è rappresentato in una notevole varietà di habitat, deserti e alte montagne compresi.
Usi – Alcune specie sono coltivate a scopo alimentare, altre (poche) a scopo ornamentale, grazie alle bacche molto colorate, ma spesso tossiche a causa dell’elevato contenuto di alcaloidi.
Etimologia – Il nome generico deriva probabilmente da solanem che significa consolazione, conforto, in riferimento alle proprietà medicamentose e sedative di alcune specie.
Altri nomi – Si veda il paragrafo Specie e varietà.
Indice

Solanum crispum
Solanum – Specie e varietà
Le specie più note sono quelle che producono frutti commestibili, come Solanum tuberosum (patata), Solanum lycopersicum (pomodoro) e Solanum melongena (melanzana), ed è molto utilizzato in orticultura il Solanum torvum, utile come portainnesto della melanzana, che grazie a esso cresce più vigorosa e immune alle malattie delle radici.
Tra le specie ornamentali le più note sono:
- Solanum jasminoides, originaria del Brasile, caratteristica per la produzione, da giugno a ottobre, di fiori bianchi tendenti a volte al rosa o all’azzurro, se la pianta è ben esposta al sole;
- Solanum capicastrum, originaria del Brasile e nota per la produzione di bacche di color rosso scarlatto, molto simili al pomodoro, che le valgono il nome di ciliegio o peperoncino d’inverno;
- Solanum pseudocapsicum, specie cespugliosa, dalle foglie ondulate, con fiori estivi bianchi e bacche invernali arancioni;
- Solanum crispum, proveniente da Cile e Perù, con fiori stellati di color azzurro-porpora e un’altezza fino a 5-6 metri.
In Italia, infine, crescono spontanee due specie: Solanum nigrum e Solanum dulcamara, note rispettivamente come erba morella e morella rampicante.

I fiori bianchi del Solanum jasminoides nella cultivar ‘Alba’

Solanum pseudocapsicum
Solanum – Coltivazione
Vita – Piante annuali e perenni.
Dimensioni – Il genere Solanum ha migliaia di specie e, conseguentemente, le dimensioni possono essere le più varie a seconda della specie presa in esame.
Esposizione – Le specie ornamentali di solanum non presentano particolari esigenze, sono piuttosto facili da coltivare e possono essere sistemate in giardino o in vaso. L’esposizione ideale è al sole pieno, indispensabile per la produzione rigogliosa di fiori e per la colorazione delle bacche, e il clima deve essere mite, con temperature preferibilmente sempre al di sopra dei 14 °C. Questa pianta sopporta infatti bene il caldo intenso, ma non il freddo. Teme anche le correnti d’aria, ma deve comunque essere collocata in una posizione in cui abbia una buona areazione. In estate è consigliabile nebulizzare spesso la pianta con acqua, per mantenerla umida.
Temperatura – In linea generale tollerano temperature comprese tra -10 e 40 °C.
Terreno – Le piante di solanum richiedono un terreno sempre umido, ma un ottimo drenaggio, affinché non sia mai fradicio. Se coltivato in vaso, il solanum va rinvasato quando le radici fuoriescono dai fori di scolo sul fondo, solo dopo la fruttificazione, e il terriccio va interamente sostituito. Il composto ideale è formato da terriccio fertile, sabbia e torba.
Fioritura – Alcune specie fioriscono in primavera, altre durante il periodo estivo, altre ancora più tardi.
Annaffiatura – L’acqua deve essere fornita in abbondanza nel periodo primaverile-estivo, mentre le annaffiature possono essere notevolmente ridotte nelle stagioni più fredde: fino a quando sulla pianta sono presenti le bacche, il terreno va mantenuto costantemente umido, poi quando i frutti cadono, le annaffiature vanno ridotte al minimo, quel poco che basta per non far seccare del tutto il terreno.
Tuttavia, quando le foglie di queste piante tendono a ingiallire e cadere, occorre ridurre la quantità di annaffiature e verificare il drenaggio del terreno. Se, invece, le foglie appassiscono direttamente sulla pianta, può essere necessario aumentare la quantità di acqua.

La specie Solanum capicastrum è nota per la produzione di bacche di color rosso scarlatto, molto simili al pomodoro, che le valgono il nome di ciliegio o peperoncino d’inverno
Concimazione – La concimazione del solanum deve essere costante durante tutto l’anno: somministrare ogni 2 settimane del concime liquido diluito all’acqua delle irrigazioni.
Potatura – La potatura è importante alla fine del primo anno di vita della pianta e deve essere drastica, recidendo i rami fino a 1/3 della loro lunghezza. Se si desidera che il solanum si sviluppi in modo cespuglioso, più in larghezza che in altezza, la potatura dovrà essere mirata a tagliare gli apici dei nuovi rami, in modo da stimolare lo sviluppo di getti laterali.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione del solanum si ottiene per seme: la semina va fatta a marzo distribuendo i semi in un composto di terriccio fertile e sabbia grossolana, in vassoio coperto da plastica e posto all’ombra a una temperatura fra i 16 e i 21°C, mantenendo sempre umido il terreno fino alla germinazione. A germinazione avvenuta, il vassoio va posto in luogo luminoso in modo che le nuove piantine possano svilupparsi, e quando avranno raggiunto l’altezza di circa 8 cm potranno essere trapiantate e messe a dimora definitiva in vaso o in piena terra.
Malattie – Sulle foglie delle piante di solanum possono comparire dei piccoli insetti biancastri, gli afidi, da contrastare con appositi antiparassitari. Inoltre, alcuni funghi possono danneggiare le foglie facendo compare macchie scure sulla superficie: intervenire eliminando le parti danneggiate e preservando le altre con un anticrittogamico.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, solanum ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.