Sempervivum è un genere botanico che fa parte della famiglia delle Crassulacee, come molte altre piante grasse (come il sedum o la kalanchoe, per citare le più conosciute). Il genere comprende 40 specie di piante perenni, sempreverdi, provenienti dalle aree montuose di buona parte di Europa e Asia.
Di solito le piante di questo genere hanno un portamento strisciante o prostrato, sono di dimensioni molto contenute, con rosette di foglie carnose, spesse e a volte appuntite. Alcune hanno anche una peluria bianca che ricorda una fitta ragnatela che le ricopre. I fiori sbocciano in estate su peduncoli lunghi che si originano dalle rosette di foglie e sono raccolti in pannocchie. I fiori sono piccoli e possono essere, a seconda della specie, rosa, rossi, gialli o bianchi. Di alcune specie sono state create cultivar alla ricerca di nuove colorazioni di fiori. Quando il fiore sfiorisce, la rosetta da cui è originato muore, subito sostituita da altre piccole rosette.

Fiore di Sempervivum tectorum, una delle specie più usate nelle composizioni di piante grasse.
Sono piante rustiche e, a differenza di molte altre piante grasse, tollerano anche temperature molto inferiori allo zero. Sono più sensibili, in inverno, all’umidità, prediligendo un clima freddo ma secco. Il nome comune, italianizzato del genere, semprevivo, fa riferimento alla facilità di coltivazione e propagazione e alla resistenza della pianta a condizioni estreme e a forti escursioni termiche: queste piante, infatti si accontentano di crescere anche in aiuole ghiaiose e addirittura nelle fessure dei muri, non temono il caldo estivo e il freddo invernale. Da molti, sono considerate tra le piante grasse più facili da coltivare e adatte anche ai meno esperti del mondo delle piante succulenti.

La peluria avvolge le rosette di un Sempervivum arachnoideum come la tela di un ragno: le specie con le rosette coperte da peluria sono quelle più sensibili all’umidità invernale.
Specie di Sempervivum
Le specie del genere Sempervivum più utilizzate nel giardino roccioso o in vaso sono:
- Sempervivum tectorum: l’epiteto specifico (tectorum) fa riferimento alla credenza nell’Antica Roma, secondo la quale le piante di questa specie, messe sui tetti delle case, riparavano dai fulmini. Questa specie è conosciuta anche con il nome comune di semprevivo maggiore. Le rosette, molto aperte e piatte, sono verde-grigio o verde-viola, con setole presenti sugli apici. In estate nascono dalle rosette steli eretti pelosi con fiori rosso o porpora.
- Sempervivum arachnoideum: l’epiteto specifico, che fa riferimento al ragno, indica che questa specie presenta una fitta ragnatela di peluria bianca. I fiori sono rosa rossastro. è presente allo stato naturale sui monti di Alpi, Appennini e Carpazi.
- Sempervivum montanum: sinonimo di Sempervivum helveticum. Le rosette sono verde scuro ricoperte da fine peluria. Questa specie si ibrida spontaneamente ed è originaria dell’Europa centrale.
- Sempervivum grandiflorum: ha rosette verde scuro grandi 5-10 cm molto pelose e porta in estate vistosi fiori gialli chiazzati di rosso.
- Sempervivum giuseppii: le rosette hanno un caratteristico colore verde pisello, con apici scuri. Da giovani possono essere pelose. I fiori estivi sono rossi. La specie è originaria della Spagna.
- Sempervivum ciliosus: le rosette sono meno appiattite delle altre specie, e possono essere incurvate. La specie è originaria di Bulgaria e Grecia.

Fiori di Sempervivum montanum: la specie è presente anche allo stato naturale in Italia settentrionale e in parte della Centrale (fino alla Toscana) ad altitudini superiori a 800-1000 metri
Sempervivum: la scheda
Esposizione – Le piante di questo genere amano il pieno sole.
Terreno – All’aperto il terreno dev’essere da povero a moderatamente fertile e molto ben drenato, meglio se ghiaioso o sassoso. Se la pianta è coltivata in vaso e tenuta all’interno, è preferibile un terriccio per piante grasse misto a una predominante parte di ghiaia. Si consiglia un vaso basso e piatto per dare la possibilità alla pianta di estendere le sue rosette in larghezza.
Annaffiatura – Da primavera fino all’autunno si può annaffiare con moderazione aspettando che il terreno si asciughi completamente. In inverno si sospendono quasi del tutto le irrigazioni. Eccessiva umidità invernale o irrigazioni troppo frequenti possono compromettere la salute della pianta e portare a gravi marciumi radicali o attacchi fungini.
Fioritura: facile. Le specie di Sempervivum riescono a fiorire se hanno tanto sole e un substrato ghiaioso.
Dimensioni: contenuta. In genere inferiore a 5-10 cm d’altezza, in quanto la pianta si sviluppa, prevalentemente in larghezza.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene per semina quando le temperature sono a 18-20 gradi centigradi o per talea dal fusto in estate. Molte specie di Sempervivum si ibridano spontaneamente.
Concimazione – La concimazione non è strettamente necessaria: volendo stimolare la fioritura si può concimare una vola al mese durante il periodo vegetativo con un concime liquido ad alto tenore di potassio. Le concimazioni vanno sospese in inverno.
Potatura – Queste piante non vanno potate.
Malattie – Le piante del genere Sempervivum possono essere soggette a una specifica forma di ruggine delle piante, l’Endophyllum sempervivi.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.