Sarracenia è un genere botanico della famiglia delle Sarraceniacee comprendenti otto specie di piante carnivore perenni.
Classificazione – Genere: Sarracenia; famiglia: Sarraceniacee.
Origine – Le specie di Sarracenia sono originarie delle regioni artiche canadesi e di parte degli Stati Uniti, in particolare lungo le coste e gli acquitrini di Florida e Missouri.
Habitat in Italia – In Italia, le specie di Sarracenia non sono presenti allo stato spontaneo. Nei paesi d’origine, l’habitat delle sarracenie sono gli acquitrini acidi e poveri di sostanze nutritive.
Usi – Come piante carnivore sono in genere tenute in vaso, visto che non tollerano in genere temperature inferiori a -5 gradi centigradi. Nei climi caldi è possibile portale all’aperto in estate.
Etimologia – Il nome del genere botanico è stato scelto da Linneo in onore del botanico Michel Sarrazin (Sarracenius, 1659-1734), naturalista e medico francese che descrisse la fauna del Canada.
Curiosità – Le piante del genere Sarracenia sono tossiche per cani e gatti o piccoli animali per la presenza dell’alcaloide coniina, probabilmente usato dalla pianta per attrarre o stordire l’insetto.
Indice

Esemplare di Sarracenia purpurea nel suo habitat naturale: la pianta è originaria delle zone comprese dall’Artico canadese fino agli Stati Uniti (New Jersey)
Sarracenia – Specie e cultivar
Del genere Sarracenia sono tre le principali specie che appassionano gli amanti delle piante carnivore:
Sarracenia flava: pianta perenne con ascidi gialli lunghi fino a 90 cm eretti. I fiori sono gialli o verdi larghi fino a 10 cm. Di questa specie sono interessanti le cultivar ‘Burgundy’, con gli ascidi color violetto e ‘Maxima’ con gli steli sfumati di color rosso porpora.
Sarracenia leucophylla (sin. S. drummondii): pianta perenne con ascidi eretti che raggiungo il metro di altezza. Il colore degli ascidi è bianco venato di rosso. I fiori sono di color porpora.

Una pianta di Sarracenia flava: sono visibili due ascidi e, in mezzo, un fiore
Sarracenia purpurea: forse la specie più nota e comune, è anch’essa perenne e ha ascidi color porpora o verdi di dimensione più contenuta (50 cm massimo) è anche più resistente al freddo, essendo del tutto rustica. La sottospecie S. purpurea subsp. venosa ha ascidi più grandi dal colore verde o porpora. Questa sottospecie si è naturalizzata in Europa, in particolare in Irlanda.

Particolare della parte terminale degli ascidi di una Sarracenia leucophylla
Sarracenia – Coltivazione
La sarracenia non passa inosservata: le foglie si sono modificate in ascidi, dei lunghi tubi verticali la cui sommità è parzialmente coperta da un opercolo, che ha la funzione di chiudere parzialmente l’ascidio. Quest’ultimo è una vera e propria trappola per gli insetti, attirati dal nettare che l’ascidio secerne. L’insetto cade attraverso la bocca dell’ascidio nel tubo fino ad arrivare nella parte bassa dove la pianta secerne delle sostanze per la digestione dell’animale. I fiori sbocciano sopra gli ascidi e sono in genere penduli.
Vita – Sono piante perenni.
Dimensioni – Da 50 a 100 cm in altezza e fino a un metro di larghezza.
Tempo altezza massima – Tre anni.
Esposizione – Le specie di sarracenia vogliono l’esposizione al sole pieno.
Temperatura – A parte la Sarracenia purpurea, che è del tutto rustica e tollera temperature anche di molto inferiori allo zero, le altre specie sono quasi rustiche e vanno riparate dal freddo intenso, arrivando a tollerare minime di -5 gradi centigradi.
Terreno – Come molte piante carnivore, le sarracenie vogliono un terreno acido, ricco di humus e soffice.
Fioritura – I fiori sbocciano in primavera ma la fioritura dura poche settimane.
Annaffiatura – Le sarracenie hanno bisogno di molta acqua che dev’essere assolutamente non calcarea.
Concimazione – Possono beneficiare di una concimazione una volta al mese con concime bilanciato in primavera-estate, ma la concimazione non è strettamente necessaria in quanto, come tutte le piante carnivore, traggono i principi nutritivi dalla digestione degli insetti.
Potatura – Non si potano.
Moltiplicazione e impianto – Si possono seminare in vasi a temperatura intorno ai 21 gradi centigradi. Le piantine si trapiantano quando sono spuntati i primi tre ascidi. Le piante adulte possono essere divise a primavera.
Malattie – Le sarracenie sono soggette ad attacchi di cocciniglia, afidi e bruchi di farfalle.
Coltivazione in vaso
In genere le piante carnivore del genere Sarracenia sono coltivate in vaso o in ciotole. I vasi in estate devono essere tenuti su vassoi pieni d’acqua in modo che assorbano l’acqua dal basso. In inverno invece i vasi vanno tenuti in zone fresche e ventilate o in serra. Le piante hanno uno sviluppo radicale notevole e vanno rinvasate ogni anno.
Significato
Nel linguaggio dei fiori le piante carnivore rappresentano la rassegnazione alla forza e alla superiorità altrui.