Salvia ornamentale è una locuzione che indica genericamente molte specie del genere Salvia che non sono coltivate a scopi culinari o fitoterapici, ma solamente a scopo estetico. Quando si parla di salvia, si pensa subito alla Salvia officinalis, ben conosciuta in cucina, ma in realtà il genere Salvia contiene più di 900 specie diverse di piante annuali o perenni, erbacee o piccoli arbusti, tutte sempreverdi. Sono originarie di moltissime aree della Terra, dalle zone temperate a quelle tropicali.
Una tendenza recente nel giardinaggio moderno ha riscoperto moltissime di queste specie impiegandole per abbellire aiuole di aromatiche. La salvia, quindi, ha smesso di essere solo confinata nell’orto, ma è diventata protagonista nel giardino grazie alle molte specie che possono essere definite “salvie ornamentali”.
Classificazione – Genere: Salvia; famiglia: Lamiacee (Labiate).
Origine – Moltissime aree temperate e tropicali della Terra.
Usi – Si coltivano in vaso o in piena terra e sono apprezzate per la fioritura leggera e discreta e il fogliame aromatico sempreverde.
Etimologia – Il nome del genere Salvia deriva dal latino salvus, sano, e salvere, stare bene, con riferimento alle proprietà medicinali di molte delle specie di questo genere botanico.

I fiori rosso scarlatto della salvia ananas
Salvia ornamentale – Coltivazione
Le salvie ornamentali si coltivano in modo non molto diverso dalla Salvia officinalis, ma occorre prestare attenzione, a seconda della specie scelta, alle temperature minime, all’esposizione e al terreno. Se si vuole mettere a dimora una salvia ornamentale, ecco alcune specie tra le quali si può scegliere:
All’elenco si può aggiungere anche la Perovskia, che appartiene a un sottogenere del genere Salvia, è spesso indicata come salvia ornamentale perché chiamata con il nome comune di salvia russa.
Vita – Sono tutte piante perenni.
Dimensioni – Variabile, da 30-45 cm di altezza a 40-80 di larghezza a seconda della specie.
Esposizione – Le salvie ornamentali vanno poste in pieno sole o in ombra leggera, a seconda della specie.
Temperatura – Possono essere rustiche se originarie dei luoghi temperati, o semirustiche se provengono dalle aree tropicali. In questo ultimo caso in genere soffrono quando la temperatura scende vicino allo zero e andrebbero ricoverate all’interno oppure opportunamente protette con teli.
Terreno – Il terreno dovrà essere profondo, anche non troppo fertile, ma ricco di humus. Dovrà essere tenuto umido ma ben drenato. Le specie semirustiche possono tollerare terreni più aridi.
Fioritura – I fiori sono in genere di piccole dimensioni, tubulari o campanulati, raccolti in pannocchie o portate su steli eretti. Molte specie attirano le api e altri insetti impollinatori.

Fioritura di Salvia sclarea: i fiori sono raggruppati a gruppi di sei e formano spighe erette molto ornamentali
Annaffiatura – L’annaffiatura dev’essere regolare e abbondante durante la fase vegetativa, più limitata e contenuta in inverno.
Concimazione – La concimazione non è necessaria, può essere fatta al momento dell’impianto con concime organico.
Potatura – La potatura dev’essere leggera per dare un aspetto ordinato alla salvia ornamentale.
Moltiplicazione e impianto – In genere si trovano nei vivai le piante già formate e pronte per la messa a dimora in terra o in vaso. Si propagano anche per semina, per divisione o per talea.
Malattie – Le salvie ornamentali possono essere soggette a oidio, attacco di tripidi o afidi.
Coltivazione in vaso
Come visto, la coltivazione in vaso è possibile, ma il vaso dovrà essere profondo e di buone dimensioni, perché l’apparato radicale tende ad espandersi. Il fondo del vaso deve essere ricoperto da ghiaia o materiale drenante. Il rinvaso per alcune specie dovrà essere annuale.