La Salvia hispanica è una delle molte specie del genere Salvia, della famiglia delle Lamiacee (Labiate).
Classificazione – Genere: Salvia; famiglia: Lamiacee (Labiate).
Origine – La pianta è nativa del Messico centrale e del Guatemala.
Habitat in Italia – In Italia non cresce spontanea, anche se è stata segnalata in alcune regioni fino a 200 m di altezza. Nei luoghi di origine, il suo habitat sono diversi, dai terreni sassosi e assolati fino alle foreste tropicali, da zero a 2200 m di altitudine.
Usi – La pianta di Salvia hispanica è coltivata soprattutto per i suoi semi, commercializzati sotto il nome di semi di chia. I semi sono ricchi di omega 3 e di vitamine del gruppo B. Per approfondire, si veda l’articolo sui semi di chia. Solo a partire dagli ultimi anni del secolo scorso la pianta ha assunto anche un valore ornamentale negli Stati Uniti, e da qui in Europa, al pari di altre salvie, per abbellire i giardini.

Primo piano dell’infiorescenza di Salvia hispanica
Etimologia – Il nome del genere Salvia deriva dal latino salvus, sano, e salvere, stare bene, con riferimento alle proprietà medicinali di molte delle specie di questo genere botanico. L’epiteto specifico (hispanica) deriva dal fatto che Linneo la descrisse come una pianta nativa della Spagna, anche se in realtà è originaria dell’America centrale. La parola chia deriva dalla lingua degli antichi Aztechi e significa oleoso (in riferimento ai semi) o, secondo altre fonti, forza, in riferimento alla forza attribuita al consumo dei suoi semi dalle civiltà precolombiane.
Altri nomi – Viene anche chiamata pianta di chia o semplicemente chia. Spesso è confusa con la Salvia lavandulifolia (sin. S hispanica dei giardini) che però ha altezza molto più contenuta (50-60 cm).

I semi di chia, semi della specie Salvia hispanica, sono piccolissimi (1 mm di diametro) e in grado di assorbire fino a 12 volte il loro peso se immersi in acqua.
Salvia hispanica – Coltivazione
La Salvia hispanica è una pianta erbacea annuale (a differenza di molte salvie che sono perenni) che può raggiungere quasi i due metri di altezza. I fiori sono raccolti in racemi eretti e sono rosa, blu o bianchi.
La sua coltivazione non si discosta molto dai principi generali delle molte specie di salvie. Di seguito sono riportate le caratteristiche peculiari di questa specie. Per le considerazioni generali sulla coltivazione delle salvie, si consulti l’articolo generale sulla Coltivazione della salvia.
Vita – Annuale
Dimensioni – Fino a 1,75 cm di altezza.
Esposizione – Vuole l’esposizione in pieno sole.
Temperatura – Si tratta di una salvia delicata che non tollera temperature inferiori a 5 gradi centigradi.
Terreno – In fase di germinazione la Salvia hispanica vuole il terreno costantemente umido e moderatamente fertile. In seguito, il substrato va tenuto ben drenato. La pianta preferisce terreni tendenzialmente acidi, a medio impasto o sabbiosi.
Fioritura – Di breve durata.
Annaffiatura – Non necessita di annaffiature frequenti.
Concimazione – La concimazione non è strettamente necessaria, e in genere viene effettuata nelle coltivazioni commerciali a scopo produttivo.
Potatura – Non si pota.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene per semina (da effettuarsi a primavera) o per talea erbacea.
Malattie – Non è soggetta a malattie specifiche, anche se può essere occasionalmente colpita da virosi.