La salvia bianca (Salvia apiana) è una specie botanica appartenente al genere Salvia, della famiglia delle Lamiacee (Labiate).
Classificazione – Genere: Salvia; famiglia: Lamiacee (Labiate).
Origine – La pianta è nativa del Messico e degli Stati Uniti sudoccidentali, dove è diffusa fino a 1500 m di altitudine.
Habitat in Italia – In Italia non cresce spontanea. Nei luoghi di origine, il suo habitat è costituito alla macchia arbustiva costiera (diffusa in California) e le aree ai confini con i deserti di Sonora e Mojave.
Usi – La pianta di Salvia bianca è utilizzata principalmente per i suoi semi che sono la base di molti piatti tipici delle popolazioni dei luoghi d’origine. La salvia bianca è anche considerata una pianta sacra nella cultura tradizionale dei Nativi Americani eccome tale era usata in molte cerimonie sacre come fonte purificatrice. In Messico si utilizzava la radice per ottenere una bevanda tonificante. Le foglie se seccate e bruciate, erano utilizzate per purificare gli ambienti grazie alla blanda azione antibatterica.
Etimologia – Il nome del genere Salvia deriva dal latino salvus, sano, e salvere, stare bene, con riferimento alle proprietà medicinali di molte delle specie di questo genere botanico. L’epiteto specifico (apiana) indica che la pianta attira le api.
Altri nomi – La salvia bianca è anche chiamata salvia sacra o, in inglese, bee sage (salvia delle api).

Le foglie di salvia bianca sono molto aromatiche, ricche di oli essenziali e terpenoidi, che ne fanno un alimento sgradito agli erbivori
Coltivazione
La Salvia bianca è una pianta erbacea di tipo arbustivo, sempreverde e perenne che può raggiungere anche il metro e mezzo di altezza. Le foglie sono lunghe fino a 9 cm; hanno il margine leggermente dentato e sono di color argenteo, quasi bianche. L’intera pianta è molto aromatica. I fiori sono raccolti in racemi eretti che superano il metro di altezza, con lo stelo rosato. I fiori sono di colore bianco o leggermente rosato.
La sua coltivazione non si discosta molto dai principi generali delle molte specie di salvie. Di seguito sono riportate le caratteristiche peculiari di questa specie. Per le considerazioni generali sulla coltivazione delle salvie, si consulti l’articolo generale sulla Coltivazione della salvia.
Vita – Perenne
Dimensioni – Fino a 1,50 cm di altezza e 1,35 m di larghezza.
Esposizione – Vuole l’esposizione in pieno sole.
Temperatura – Si tratta di una salvia quasi rustica che può soffrire le temperature vicine allo zero o inferiori. Per questo motivo è spesso coltivata in vaso in modo da poterla riparare d’inverno.
Terreno – Vuole un terreno ben drenato, senza particolari esigenze in fatto di fertilità. Come tutte le salvie, non sopporta i terreni molto pesanti e i ristagni idrici.
Fioritura – La pianta fiorisce all’inizio della primavera.

Con le foglie di salvia bianca essiccate si possono creare torce usate per purificare l’aria
Annaffiatura – Nei primi due anni di vita della pianta il terreno va annaffiato regolarmente ma con parsimonia, solo quando risulta asciutto. In seguito, la pianta non necessita di annaffiature regolari, potendo cavarsela benissimo con le precipitazioni. Solo in caso di estrema siccità si potrà provvedere a qualche irrigazione di soccorso. Nelle annaffiature occorre evitare di bagnare le foglie perché ciò potrebbe favorire l’insorgenza di oidio.
Concimazione – La concimazione non è strettamente necessaria.
Potatura – Non si pota, si eliminano solo i rami morti o cresciuti in modo disordinato.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene per semina (da effettuarsi a primavera).
Malattie – Non è soggetta a malattie specifiche, anche se può essere occasionalmente colpita da virosi o da oidio in caso di alta umidità ambientale o se si esagera con le annaffiature.