Il robot tagliaerba (anche detto rasaerba) è una novità del settore giardinaggio già presente sul mercato da qualche anno, la cui scelta può essere un ottimo investimento e permettere un notevole risparmio di tempo e fatica nella gestione del manto erboso.
In comune con i robot per i pavimenti della casa hanno la caratteristica di riuscire a muoversi in un ambiente di cui conoscono le caratteristiche, in termini di dimensioni e/o presenza di ostacoli, per realizzare un compito ben preciso.
A differenza dei robot per la pulizia della casa, che possono essere specifici nelle funzioni (solo aspirazione, oppure aspirazione e lavaggio) e sulle superfici (per ceramica, parquet ecc..), il robot tagliaerba ha un’unica funzione principale: tagliare l’erba durante il suo spostamento e ridurla in piccolissime parti che rimangono sul terreno (funzione di “mulching”). Praticamente tutti i moderni robot tagliaerba sono in grado di eseguire il mulching, in mancanza della quale sarebbe necessario raccogliere manualmente l’erba dopo il taglio automatico.
Queste macchine sono dotate di due parti distinte: il robot vero e proprio che si sposta sul prato tagliando l’erba e la stazione, a cui il robot si ricarica quando sta esaurendo la batteria. La quasi totalità dei robot sono programmabili, ovvero è possibile scegliere in quali giorni e a quale ora far partire il robot, in modo che non interferisca con la fruizione dello spazio verde.
Robot tagliaerba con filo perimetrale
Ormai sul mercato sono presenti molti modelli, anche di costo molto diverso, e la scelta deve essere fatta prima di tutto in base alle caratteristiche del prato. La prima cosa da decidere è se si vuole un robot dotato di filo oppure no. Il filo perimetrale è infatti il modo che hanno alcuni modelli di robot di “conoscere” l’ambiente in cui si devono muovere. Il filo deve circondare tutte le zone in cui il robot deve tagliare l’erba e va fissato al suolo con picchetti.
In alcuni modelli può essere anche interrato a una profondità di pochi centimetri. Lo scopo è quello di evitare che il robot finisca in aree in cui non deve tagliare l’erba, per esempio in aiuole, attorno agli alberi ecc. Come si potrà capire stendere il filo perimetrale è tanto più difficile quanto più il prato è frammentato da aree non occupate dall’erba che deve essere tagliata oppure se è costituito da zone di erba non comunicanti (in questo caso sarà necessario spostare manualmente il robot da una zona all’altra).
Nel caso si optasse per un modello con filo, un parametro da tenere presente è la lunghezza del filo in dotazione (eventualmente da comprare a parte se quello associato al robot non è sufficiente per il nostro prato). Infine, i modelli a filo potrebbero non essere compatibili con la presenza di cani o bambini che potrebbero inavvertitamente spostare il filo o staccarlo da terra.

Il primo robot tosaerba da giardino (automatic lawn mower) fu brevettato da André Collens nel 1992 e venduto da Husqvarna nel 1995
Robot tagliaerba senza filo perimetrale
Nei robot senza filo perimetrale invece l’intelligenza a bordo è in grado, con sensori appositi, di capire dove è presente l’erba e di evitare di finire contro alberi, nelle aiuole, o di far ruotare le lame sul vialetto di casa. Va da sé che i modelli senza filo sono molto più costosi perché integrano un livello di intelligenza artificiale molto più sofisticato. Per contro, hanno l’indubbio vantaggio di riuscire ad adattarsi a ogni disposizione delle aree a prato del nostro giardino e non necessitano nella faticosa fase di posa dei fili. Molti modelli sono inoltre praticamente Plug&Play, ovvero basta caricarli la prima volta e poi si muovono autonomamente senza nessuna fase di inizializzazione o calibratura.
Robot tagliaerba: dimensione e pendenza
La seconda caratteristica fondamentale dipendente dal prato che abbiamo è l’area di gestione: ogni robot ha tra le sue specifiche la dimensione massima di prato che riesce a tagliare. Le dimensioni possono andare da qualche centinaio di metri quadrati a parecchie migliaia. I modelli pensati per prati molto grandi sono in genere più costosi.
La terza caratteristica legata al nostro prato è la pendenza: se il prato non è in piano, la sua gestione è sicuramente molto più difficoltosa se fatta con una macchina per tagliare il prato convenzionale (cioè guidata da un “umano”), perché la pendenza rende difficile raggiungere alcune parti del prato e il peso della macchina può diventare insostenibile. Per i prati in pendenza quindi la scelta del robot può costituire un ottimo modo per… semplificarsi la vita. I vari modelli dei robot tagliaerba hanno tra le loro specifiche la “massima pendenza sostenibile”, che può variare 10-20% fino a 45-50% (per i modelli più performanti, ma si sta parlando di modelli che lavorano anche con pendenze del 70%).
Una funzione utilissima è la ricarica automatica: la capacità che hanno alcuni modelli di capire se la batteria si sta esaurendo e di ritornare alla stazione per ricaricarsi in modo autonomo senza l’intervento umano. Sempre parlando di batteria, le batterie a litio, prive di effetto memoria, garantiscono una durata più lunga e tempi costanti tra una ricarica e l’altra.
Le funzioni legate alla sicurezza sono importanti nel caso ci fossero presenti bambini: la più utile è quella che prevede il blocco delle lame rotanti nel caso in cui il robot venga sollevato da terra. La funzione di rilevamento di ostacoli (ed evitamento urti) o oggetti posti sulla superficie del prato è utile se si vuole rendere completamente automatico il funzionamento. In caso contrario, è necessario a fine giornata prima che il robot entri in funzione controllare di non aver lasciato oggetto o indumenti sull’erba.
Una funzione accessoria spesso sottovalutata è la presenza di sensori di pioggia che impediscono al robot di uscire dalla sua stazione e tagliare il prato quando piove, non solo per preservare il robot dalle intemperie, ma anche perché il taglio (anche quello manuale!) non dovrebbe essere fatto sull’erba bagnata, in quanto risulta meno netto e favorisce l’instaurarsi di malattie fungine. Inoltre, nel caso del taglio effettuato con il robot, l’erba bagnata, essendo più pesante, oppone maggiore resistenza e, a parità di superficie, il robot impiega più “giri” di rotazione e, conseguentemente, si usura maggiormente. Solo i modelli più potenti e sofisticati garantiscono il taglio anche durante la pioggia, perché hanno lame molto affilate in grado di tagliare in modo netto senza sfilacciare il filo d’erba. In tal caso, tale caratteristica è chiaramente evidenziata nelle specifiche.
Infine, altre caratteristiche sono decisamente meno importanti: per esempio l’altezza del taglio, per cui è sufficiente controllare che si possa scegliere tra almeno due altezze diverse, una per la primavera-autunno e una per l’estate. Il rumore fatto dal robot, espresso in decibel (dB), è un parametro da tenere in considerazione nel caso in cui si faccia funzionare il robot di notte (la scelta più ovvia). Si tenga conto che un valore intorno a 50-60 decibel corrisponde all’incirca alla conversazione tranquilla tra due persone. La maggior parte dei modelli recenti hanno comunque valori attorno ai 60 decibel, risultando quindi abbastanza silenziosi.
Caratteristiche molto meno importanti sono poi la possibilità di controllare da remoto il robot per mezzo di app sul cellulare o le dimensioni e il peso.
Robot tagliaerba: i prezzi
Come detto, le caratteristiche sono tante e il prezzo varia a seconda delle prestazioni; ormai molti modelli sono allineati per ciò che concerne la rumorosità, il consumo, il tempo medio di falciatura a pieno carico. I due parametri che influiscono di più sul prezzo sono la dimensione del prato gestita e la pendenza massima di funzionamento. Solo per dare un’idea, si può andare da 1.000 euro per prati di dimensione di 600 mq e pendenza massima 25% a 1.500 euro per una dimensione di 1.300 mq e pendenza massima 35%.
La manutenzione del robot tagliaerba
Come tutti i tagliaerba, anche per i robot occorre fare una manutenzione accurata delle lame, scollegando periodicamente il robot dalla stazione per lavare e asciugare le lame. Inoltre, è buona norma controllare periodicamente che non ci siano oggetti estranei attorno alle lame, come pietre, pigne, pezzi di corteccia, ecc.