I prunus sono piante di vario tipo appartenenti alla famiglia delle Rosacee, più esattamente, il termine Prunus identifica un genere botanico che comprende centinaia di specie diverse, molte delle quali hanno una valenza solo ornamentale, apprezzate principalmente per i fiori, altre invece sono coltivate a scopo economico in quanto forniscono molti dei frutti che siamo abituati a consumare, come le ciliegie o le pesche. Molti alberi Prunus sono presenti nella flora spontanea. Alcuni sono anche il risultato d’ibridazione spontanea e il confine tra ciò che noi chiamiamo pesche, susine, prugne o ciliegie non è sempre netto e ben definito. Volendo far ordine, si possono identificare:

Le ciliegie di un Prunus avium
- il ciliegio selvatico (Prunus avium); a dispetto del nome, questa specie comprende molte varietà per il consumo domestico. Si tratta di un albero deciduo con chioma espansa, che produce fiori riuniti a gruppi bianchi. Alla specie Prunus avium appartengono tutti gli alberi di ciliegie dolci o dei duroni, mentre le cosiddette amarene (le ciliegie più aspre) fanno parte di un’altra specie, il Prunus cerasus (o ciliegio amaro). Allo stato spontaneo, in Italia è una specie naturalizzata che cresce fino a 1400 m di altitudine. I fiori sbocciano prima o in contemporanea con le foglie. Per sapere tutto sulla sua coltivazione si consulti l’articolo corrispondente sul ciliegio nell’orto.
- Il ciliegio amaro (Prunus cerasus); probabilmente imparentato con il ciliegio selvatico, è di origine orticola. I suoi frutti sono comunemente chiamate amarene; in Italia, sono famose le amarene di Francavilla e di Verona, solo per citarne alcune. Di sviluppo più contenuto, nel suo habitat naturale può raggiungere solo 8 m, contro i 20 di un ciliegio selvatico. Allo stato spontaneo, in Italia è una specie naturalizzata che cresce fino a 1000 m di altitudine. I fiori sbocciano prima delle foglie.
- Il mirabolano (Prunus cerasifera); i frutti sono globosi (simili alle ciliegie), ma dal sapore tipico delle prugne, di colore rosso, giallo o porpora scura. Le foglie sono verdi e nella cultivar “Pissardi Nigra” porpora scuro con fiori rosa. Il mirabolano è usato come portainnesto per la sua capacità di adattarsi a tutti i tipi di terreno.
- L’albicocco (Prunus armeniaca); anche la comune pianta di albicocche è un Prunus, originario probabilmente dall’Armenia e da aree dell’Asia centrale e della Cina. Per i dettagli sulla sua coltivazione, si consulti la pagina relativa all’albicocco.
- Il susino (Prunus domestica) che molti chiamano in modo poco corretto prugno, perché il suo frutto è la ben note prugna. Di origine orticola, si tratta probabilmente di un ibrido tra il mirabolano e il prugnolo. Per la coltivazione del susino, si consulti la pagina corrispondente.
- Il prugnolo (Prunus spinosa) è anche conosciuto come prugno selvatico o Spino nero. Si tratta di un albero o più spesso un arbusto, spinoso, che produce frutti commestibili, al pari di molte altre specie di Prunus. Può essere usato anche per formare siepi difensive, visto il suo portamento anche arbustivo e il fitto intreccio di rami spinosi. I frutti sono tondi, di colore blu-viola, e sono dette prugnole; sono molto ricercate dalla fauna selvatica e, anche commestibili, possono essere usate per fare confetture.
- Il pesco (Prunus persica); anche la pianta che chiamiamo comunemente pesco è un Prunus, originario, come dice l’epiteto specifico del nome latino (Persica) originario dell’Asia (in particolar modo dalla Cina). Per i dettagli sulla coltivazione, si consulti l’articolo corrispondente al pesco.
- Il Prunus incisa è una delle specie di ciliegio da fiore più note: l’epiteto “incisa” indica il bordo delle foglie profondamente seghettate. Il valore ornamentale è dovuto, oltre che al cromatismo delle sue foglie (rosso-bronzo da giovani, verde scuro a maturità che mutano in arancione-rosso in autunno), anche ai fiori bianchi o rosa pallido, solitari o raggruppati a mazzetti. La cultivar “February Pink” ha fiori color rosa pallido che sbocciano molto precocemente a fine inverno e inizio primavera. Particolarmente apprezzata nei giardini è anche la cultivar “Kojo-no-mai”, il cui nome rivela la provenienza giapponese di questa specie. Come molti ciliegi ornamentali (da fiore) spesso non fruttifica o produce bacche insignificanti.
- Il Prunus insititia è di origine orticola, forse un parente del comune susino (Prunus domestica). Come per il mirabolano, i frutti sono simili a ciliegie, ma il sapore è tipico del susino, al punto che per alcune classificazioni è da considerarsi una sottospecie del susino. I frutti di alcune varietà sono spesso dette mirabelle. I colori dei frutti variano, dal giallo, al rosso al porpora.
- Il mandorlo (Prunus dulcis o Amygdalus communis), originario dell’Africa settentrionale e dell’Asia, è l’albero che produce la comune mandorla. I fiori, molto ornamentali, compaiono a primavera sui rami nudi, solitari o a coppie, bianchi o rosa.
- Il pado (Prunus pado) produce dei frutti a bacca, simili a piselli di color nero lucido. I frutti sono molto amari e commestibili solo per gli uccelli. Foglie e semi sono tossici e non è una pianta adatta a zone frequentate da bambini o animali domestici.
- Il lauroceraso (Prunus laurocerasus) è, a differenza degli alberi citati precedentemente, un sempreverde: è coltivato quasi esclusivamente come pianta da siepe, visto che i sui frutti, bacche rosse (nere a maturità) sono ricche di acido cianidrico e quindi non commestibili. Un tempo molto usato dai giardinieri per la bellezza delle sue foglie verde lucido e coriacee, la tolleranza al freddo e la persistenza delle foglie, oggi è considerata una specie esotica invasiva e inserita nelle black list (piante da non utilizzare) in molte regioni italiane.
Nella flora spontanea si creano anche ibridi tra i vari Prunus, soprattutto tra il Prunus domestica, il Prunus insititia o il Prunus cerasifera. L’ibridazione ha invece lo scopo, in campo vivaistico, di ottenere varietà o cultivar particolarmente apprezzate per il colore e la forma dei fiori, come in quelli che sono volgarmente chiamati ciliegi giapponesi.

L’esplosione della fioritura dei ciliegi giapponesi in Hurd Park, Dover, New Jersey
La coltivazione dei Prunus
In generale, a prescindere dalle varie specie, le piante del genere Prunus prediligono terreni umidi, ma ben drenati, moderatamente fertili. Per quanto riguarda il tipo di terreno, si adattano a molti suoli, tranne il lauroceraso che può ingiallire le foglie in terreni calcarei. Si vedano anche gli articoli Ciliegio – Coltivazione e Susino – Coltivazione.
Le avversità delle piante del genere Prunus sono molte: sono per esempio attaccate da afidi e malattie specifiche (come la bolla del pesco) e malattie fungine (Armillaria mellea).
Le piante del genere Prunus si propagano generalmente per innesto e, in quelle a crescita spontanea, per seme.

Prunus domestica in fiore