La primula è una pianta erbacea molto conosciuta usata indistintamente in giardino o nei vasi su balconi o terrazzi. In realtà ciò che chiamiamo volgarmente primula può essere una delle 400 piante diverse del genere Primula, della famiglia delle Primulacee. Non tutte ovviamente sono utilizzate nel giardinaggio, e più che le differenti specie botaniche, per fare ordine nelle innumerevoli possibilità, si usa distinguere le primule in tre gruppi di coltivazione:
- il gruppo Auricula: sono piante sempreverdi derivanti dall’incrocio tra le due specie Primula auricula e Primula hirsuta. La pianta in genere ha una rosetta di foglie lisce basali su cui svettano infiorescenze ombrelliformi di fiori piatti. Sono particolarmente adatte a giardini rocciosi.
- il gruppo Candelabro: sono erbacee perenni, decidue (appassiscono dopo la fioritura) così dette perché i fiori spuntano attorno a steli alti e robusti. Vanno coltivate in terreni umidi, in ombra, e sono particolarmente adatte lungo i corsi d’acqua.
- il gruppo Primerose-Polyanthus: sono derivate dalle specie Primula elatior, Primula veris e Primula vulgaris. Le foglie sono raggruppate in fitte rosette e la fioritura può essere molto precoce, invernale o a inizio primavera. Sono coltivate come biennali, anche se molte sono perenni, sempreverdi o decidue. I fiori, piatti, sono solitari o raggruppati in infiorescenze ombrelliformi. A questo gruppo appartengono le classiche primule più conosciute, di cui esistono decine di cultivar, alla ricerca sempre di colori nuovi del fiore.
Classificazione – Genere: Primula; famiglia: Primulacee.
Origine – Il genere Primula è originario delle zone temperate di Europa, Asia e America.
Habitat – Gli habitat variano a seconda delle diverse specie; la Primula vulgaris predilige terreni calcarei umidi, vicino a torrenti, prati e boschi fino a 1.500 m circa di altitudine.
Usi – Molte specie sono utilizzate a scopi decorativi; alcune specie sono utilizzate in ambito fitoterapico.
Etimologia – Primula è il diminutivo di prímus, in riferimento alla precoce fioritura.
Altri nomi – La Primula vulgaris è nota anche come primula comune, primavera, occhio di civetta.
Indice
Primula – Immagini
Ecco alcune immagini per apprezzare la varietà incredibile di fioritura delle primule.

Fiori di Primula obconica: la specie è originaria della Cina

Dalla Primula vulgaris sono state create numerose cultivar.

Fiori di Primula pulverulenta: è una primula del gruppo di coltivazione Candelabra che predilige la mezz’ombra e gli ambienti umidi

La Primula bulleyana è una primula Candelabra semi sempreverde che può raggiungere l’altezza di 60 cm

Fiore di Primula auriculata: è originaria delle montagne del Caucaso e della Turchia.

Fiore di Primula elatior: è originaria dei prati umidi e boschi dell’Europa, fino alla Siberia
Primula – Specie principali
Le specie del genere Primula appartengono a diversi tipi di habitat, da acquitrini e paludi fino alle aree fredde montuose. Quasi la metà delle specie proviene dall’Himalaya.
Ecco le specie più importanti:
- Primula vulgaris: soprannominata volgarmente occhio di civetta, è una pianta perenne sempreverde o semi sempreverde con le foglie delle rosette dentate e ricoperte da sottile peluria nella pagina inferiore. I fiori piatti sbocciano a inizio primavera, sono portati su fusti corti, e hanno colori variabili: nella specie nominale sono gialli, nelle altre cultivar possono essere bianchi (‘Alba Plena’) rosa lavanda (‘Easter Bonnet’) o arancioni (‘Ken Dearman’). Alcune cultivar hanno fiori doppi e sono anche profumate come la ‘Marie Crousse’, che porta fiori doppi color violetto screziato di bianco. La Primula vulgaris predilige zone parzialmente in ombra e terreni fertili, profondi e con pH da neutro ad alcalino.
- Primula elatior: è una perenne sempreverde o semi sempreverde, con steli rigidi che si ergono sulle rosette basali di foglie e che portano fiori tubulari. Predilige prati umidi, in pieno sole o mezz’ombra. La sottospecie Primula elatior subsp. meyeri è una perenne decidua con fiori da piatti a tubulari, con il centro (occhio) giallo e il colore da rosso a lillà.
- Primula obconica: è una perenne sempreverde dal portamento eretto che può raggiungere anche i 40 cm di altezza. Maggiormente sensibile al freddo, viene spesso trattata da annuale o tenuta in casa. Di questa specie, la Serie di coltivazione Cantata raggruppa cultivar con fiori dai colori più diversi (albicocca, rosa, rosso o lavanda) ed è tra quelle a fioritura più prolungata. I fiori spesso hanno petali arricciati. Tutte le parti di questa specie in particolare possono essere irritanti per la pelle o causare leggeri disturbi se ingerite.
- Primula veris: è detta anche volgarmente primula odorosa. Ha la caratteristica di avere fiori piatti profumati che sbocciano tardivamente a fine primavera di color giallo intenso.
Primula – Coltivazione
Vita – Piante annuali, biennali e perenni.
Dimensioni – Le dimensioni variano anche molto a seconda delle varie specie e cultivar; si va da pochi cm ad altezze che superano anche i 60 cm.
Tempo altezza massima – Da pochi mesi ad alcuni anni.
Esposizione – Le piante del genere Primula vanno messe a dimora con un’esposizione che dipende essenzialmente dalla specie (o dalla cultivar). Alcune prediligono il pieno sole, altri ambienti più umidi e la mezz’ombra.
Temperatura – Tollerano temperature comprese tra -15 e 37 °C circa.
Terreno – Il terreno dev’essere fertile e può essere roccioso o umido (ma ben drenato, senza ristagni idrici) a seconda della specie.
Fioritura: molto copiosa. Con una buona esposizione, la fioritura può essere molto abbondante, più o meno precoce a seconda della specie.
Annaffiatura – Da primavera fino alla fine del ciclo di fioritura si può annaffiare abbondantemente e regolarmente, evitando stress idrici.
Concimazione – Si può somministrare regolarmente una volta a settimana un concime liquido per piante fiorite per stimolare la fioritura.
Potatura – Queste piante non necessitano di particolari azioni di potatura; è sufficiente rimuovere i capolini sfioriti.
Moltiplicazione e impianto – Si semina in superficie direttamente a dimora a inizio primavera (per le specie sensibili al freddo) o a fine inverno in un luogo riparato per quelle più rustiche. Tuttavia, è consuetudine acquistare le piantine già formate (e in fiore!) per meglio apprezzarne da subito l’effetto cromatico e coreografico, sia che si decida di usarle per formare macchie di colore, sia come bordura, sia in vaso.
Malattie – Le piante del genere Primula sono soggette ad attacchi di afidi, del ragnetto rosso, dell’oziorrinco e di chiocciole e lumache. Può essere soggetta in caso di eccessiva umidità alla muffa grigia o botrite.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.