La Portulaca grandiflora è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Portulacacee; è la specie più comune di portulache utilizzate in giardino o sui balconi e terrazzi, in vaso, per creare eleganti cuscini fioriti. Di questa specie sono stati create parecchie cultivar facilmente reperibili in commercio. A differenza della specie spontanea presente in Italia (la Portulaca oleraceaa), la Portulaca grandiflora non è commestibile.
Classificazione – Genere: Portulaca; famiglia: Portulacacee.
Origine – È originaria dell’America del Sud (Brasile, Uruguay e Argentina).
Usi – Viene impiegata per creare bordure e aiuole.
Etimologia – L’etimologia del nome generico non è chiara; forse deriva da portula (piccola porta), in riferimento alla deiscenza del frutto costituito da una capsula che si apre come una piccola porta; secondo altri autori, il nome deriverebbe invece dal termine porcus per alterazione della lettera c in t (si veda il nome italiano, porcellana), in quanto gradita ai maiali. L’epiteto specifico, invece, deriva da grandis (grande) e flos (fiore): dai grandi fiori.
Altri nomi – Porcellana grandiflora, porcellana a fiori grandi.
Indice

Portulaca grandiflora
Portulaca grandiflora – Coltivazione
La Portulaca grandiflora si coltiva come annuale in vaso o (nelle zone a temperatura mite) negli angoli più asciutti del giardino. Per quanto riguarda i fiori, Non è facile descriverli, perché gli ibridi selezionati dagli esperti giardinieri variano molto, soprattutto per quel che riguarda il colore. Infatti, se il fiore della specie spontanea Portulaca oleracea è piccolo e poco appariscente, quello della Portulaca grandiflora può essere semplice o doppio, di dimensioni fino a cinque centimetri e dai colori più disparati: rosa, rosso, giallo, bianco. Spesso i fiori sono con strisce o macchie di colore diverso. Periodicamente poi sul mercato sono immessi serie di ibridi dai fiori sempre più ricercati.
Vita – In teoria sarebbe perenne, ma da noi non supera l’inverno tranne nelle regioni calde senza gelate. Per questo motivo, va trattata come annuale e a fine autunno si può estirpare.
Dimensioni – Altezza: circa 20 cm; larghezza: 40 cm.
Tempo altezza massima – Dai 12 ai 20 mesi circa.
Esposizione – Va posizionata in pieno sole, Si può posizionare anche a mezz’ombra, avendo però una fioritura più scarsa. Addirittura può non fiorire. con la pianta che, strisciando, si dirige verso la luce diretta.
Temperatura -Sopporta abbastanza bene il caldo, ma non le basse temperature; al Centro e nel Nord Italia già con i primi freddi autunnali deperisce ed è quindi consigliabile posizionarla in un luogo caldo e riparato.
Terreno – Ovviamente un buon terreno è ottimale, ma è importante aggiungere sabbia per rendere il substrato di coltivazione asciutto e ben drenato. Non soffre i terreni calcarei (con pH basico).
Fioritura – La fioritura va dalla fine di maggio alla fine di settembre.
Annaffiatura – Va annaffiata regolarmente, ma senza esagerare: il terreno non va inzuppato, ma semplicemente mantenuto umido. La pianta sopporta bene la siccità.
Concimazione -La concimazione (con concime per piante da fiori) va fatta, ogni 2-3 settimane.
Potatura – Non è necessaria, basta eliminare le parti deperite.
Moltiplicazione – Vista la facilità di germinazione, oltre che acquistare le piantine già formate e in fiore, si può anche propagarle per semina, da fare in primavera quando le temperature sono attorno ai 13-18 gradi centigradi. i semi vanno messi in un contenitore con terra e sabbia, coperto da un telo di plastica; appena germogliati, per irrobustire le piantine, si toglie il telo esponendo alla luce. A maggio si possono mettere a dimora (la semina potrebbe essere fatta anche direttamente a dimora). Si può operare anche per talea, staccando dalla pianta madre i rami più lunghi e mettendoli a dimora singolarmente in quanto radicano a contatto con il terreno.
Malattie e avversità – La portulaca è una pianta molto resistente: può soffrire di marciume radicale se irrigata troppo o in terreno troppo umido. Occasionalmente può essere attaccata dagli afidi.
Cultivar
In genere le cultivar sono scelte in base al colore dei fiori che offrono. Alcune hanno vari colori, mentre altre uno solo (come la ‘Thelusonii’ dai fiori scarlatti, la ‘Aurea’ dai fiori giallo oro, la ‘Regellii’ dai fiori porpora, la ‘Rosea’ dai fiori rosa e la ‘Warm Gold’, con fiori arancio vivo con il centro rosso).
La serie Minilaca della Portulaca grandiflora ha un portamento compatto, quasi a cuscino, con grandi fiori doppi di colore rosso scarlatto, giallo albicocca, rosa o color crema e sono molto adatti ai vasi. La cultivar ‘Sundance’ è semi-ricadente, si alza fino a 12 cm circa e ha fiori doppi o semidoppi dai colori molto vivaci. Infine, la serie Sundial ha fiori doppi dai vari colori, compreso il blu lavanda. Non è difficile quindi scegliere la portulaca più adatta per l’effetto cromatico voluto in giardino o nei vasi sul terrazzo.

Il colore acceso dei fiori di una Portulaca grandiflora
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, guzmania ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.