Il Plectranthus è una pianta erbacea perenne; il genere Plectranthus appartiene alla famiglia delle Lamiacee (Labiate). La specie più conosciuta è il Plectranthus coleoides (sin. di Plectranthus forsteri, detto anche plectranthus dei giardini).
Classificazione – Genere: Plectranthus; famiglia: Lamiacee.
Origine – Il genere Plectranthus è originario dell’Africa, dell’Asia, dell’Australia e delle isole del Pacifico.
Habitat – Le piante del genere Plectranthus prediligono habitat caldi e tropicali.
Usi – Le piante di questo genere hanno dimensioni contenute e portamento strisciante o cespuglioso, perciò possono essere coltivate sia in giardino, sia in vaso sia in panieri sospesi, e spesso sono usate come coprisuolo.
Etimologia – Il nome del genere deriva dall’unione di due termini greci: pléctron (sperone) e ánthos (fiore); ha quindi il significato di fiore a (forma di) sperone.
Altri nomi – Pianta dell’incenso.
Curiosità – La denominazione “pianta dell’incenso” è dovuta all’odore speziato emanato dalle sue foglie.
Indice

Il plectranthus viene anche chiamato “pianta dell’incenso” per l’odore speziato emanato dalle sue foglie
Plectranthus – Specie principali
Esistono circa 300 specie di plectranthus, che si distinguono soprattutto per il colore e le screziature delle foglie, ma le più note sono:
- Plectranthus oertendahlii, la più conosciuta, originaria del Sud Africa, di dimensioni molto contenute (20 cm di altezza), nota anche come “edera svedese” perché diffusissima in Scandinavia, ha portamento prostrato e foglie verdi con nervature bianche, produce da giugno a ottobre fiori bianco-rosati;
- Plectranthus amboinicus, con portamento eretto, altezza fino ai 70 cm e foglie dall’aroma simile al timo che possono essere impiegate in cucina;
- Plectranthus australis, originaria dell’Australia, con portamento cespuglioso e altezza fino a un metro, con belle foglie cerose verde scuro e fiori bianchi o malva;
- Plectranthus ciliatus, con portamento prima eretto, poi rampicante o decombente a maturità, fogliame arricciato con nervature in colori a contrasto e il retro porpora, alta fino a 60 cm;
- Plectranthus coleoides, originaria dell’Australia e delle isole Figi, con portamento per lo più ricadente, fiori color malva e fogliame verde chiaro con i margini crema, dal tipico sentore pepato;
- Plectranthus dolichopodus, dalla crescita velocissima (supera in breve tempo il metro di altezza), con i fiori viola.

Il Plectranthus scutellaroides è detto anche comunemente coleus
Plectranthus – Coltivazione
I plectranthus hanno fusti quadrangolari con foglie opposte dai margini seghettati e vellutate, che emanano un profumo caratteristico, simile alla menta, quando vengono strofinate. I fiori sono molto piccoli e sono raccolti in spighe apicali nei colori del rosa, bianco, lilla e malva.
Vita – Piante perenni talvolta utilizzate anche come annuali.
Dimensioni – Altezza: 10-70 cm; larghezza: 50 cm.
Tempo altezza massima – 3 anni.
Esposizione – L’esposizione ideale per il plectranthus è la mezz’ombra, infatti questa pianta ha bisogno di un ambiente luminoso ma non deve essere esposta direttamente ai raggi solari. Cresce bene in un clima mite, con temperature intorno ai 20°C, e deve stare al riparo dal vento. Non sopporta il freddo, perciò in inverno deve essere spostata preferibilmente in casa se coltivata in vaso, e tenuta vicino a una finestra; può essere coltivata in giardino solo nelle regioni dove l’inverno non è troppo rigido (mai sotto i 10°C).
Temperatura – Tollera temperature comprese tra 4 e 40 °C.
Terreno – Il plectranthus richiede un terreno composto da terriccio, sabbia, torba e foglie.
Fioritura – Il periodo di fioritura parte da metà aprile e si protrae fino alla fine di agosto.
Annaffiatura – Il terreno deve sempre essere umido, perciò la pianta va annaffiata regolarmente in primavera e in estate (una volta alla settimana), facendo attenzione a evitare ristagni idrici, mentre in inverno basta annaffiare quando il terreno è completamente asciutto. In estate può essere necessario nebulizzare la pianta con acqua per mantenerla umida, preferibilmente al mattino, due-tre volte a settimana, in modo che entro sera le foglie si siano asciugate.
Concimazione – La concimazione va fatta in primavera e in estate ogni due settimane con concime liquido da unire all’acqua di irrigazione, mentre in autunno e in inverno va sospesa.
Potatura – La potatura del plectranthus è necessaria se i fusti si allungano troppo, va effettuata in primavera tagliando gli apici in modo tale da mantenere un aspetto rigoglioso ma ordinato e compatto.
Moltiplicazione e impianto – La riproduzione del plectranthus avviene per talea: fra marzo e aprile si devono prelevare porzioni di rami nuovi per la lunghezza di circa 10 cm, avendo cura di reciderle in modo netto, senza sfilacciature; tagliarne le foglie più basse e immergere le talee in un ormone radicante, poi sistemarle in un contenitore con terriccio, sabbia e torba. È importante che siano interrate fino all’ultimo segno delle foglie recise, perché è in corrispondenza di questi punti che nasceranno le nuove radici. Il vaso va collocato in un luogo luminoso ma non alla luce diretta del sole, a una temperatura di circa 16°C, e il terreno va mantenuto costantemente umido. Quando spunteranno le radici e saranno diventate abbastanza robuste, le nuove piantine potranno essere messe a dimora definitiva in giardino o in vaso.
Malattie – Il plectranthus viene colpito raramente da parassiti e malattie, tende a soffrire più che altro se coltivata in modo non adeguato. I parassiti a cui fare attenzione sono gli afidi, piccoli insetti bianchi che compaiono sulle foglie e vanno contrastati con antiparassitari spray o manuali, preferibilmente biologici. Se la pianta viene tenuta troppo all’ombra, può sviluppare più facilmente malattie fungine, se viene irrigata troppo può soffrire di marciume radicale, se invece troppo poco vedrà le sue foglie avvizzire e cadere.
Coltivazione in vaso
Per la coltivazione in vaso è preferibile scegliere vasi di terracotta, che consentono maggiormente alla terra di respirare, ed è necessario fare il rinvaso solo quando le radici iniziano a fuoriuscire dai fori di scolo sul fondo, usando un terriccio fertile e sistemando sul fondo del vaso pezzi di coccio che favoriscono lo scolo dell’acqua di irrigazione in eccesso. Il plectranthus può anche essere coltivato in panieri sospesi, che si consiglia di foderare con carta stagnola, evitando la plastica, che trattiene troppo l’umidità.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, plectranthus ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Plectranthus coleoides.