Il pioppo è una pianta appartenente alla famiglia delle Salicacee; è un albero originario delle regioni temperate settentrionali. Si coltiva per la legna da ardere o, a scopo ornamentale, in giardini o parchi, dove si apprezza la sua veloce crescita; è molto apprezzato come albero da siepe o per formare filari frangivento, grazie alla chioma folta. Secondo alcune fonti, il nome latino della pianta (Populus = popolo), farebbe riferimento al brusio del vento nelle folta chioma, che ricorderebbe il brusio della folla del popolo.
Il suo poderoso apparato radicale consiglia l’impianto ben lontano da case e tubature, almeno qualche decina di metri. Il pioppo è anche coltivato per la sua capacità di favorire l’apicoltura: i suoi fiori, maschili e femminili, sbocciano separatamente su piante diverse: sono piccoli ma riunititi in amenti (inflorescenze) di 10-15 cm. Rilasciano caratteristici semi avvolti da una peluria bianca. Delle varie specie, quelli più diffusi sono il pioppo bianco (Populus alba), il pioppo nero (Populus nigra), e il pioppo tremulo (Populus tremula), che meritano un discorso a parte. Altre specie meno conosciute sono il pioppo grigio (Populus canescens), ibrido tra quello bianco e quello tremulo, e il pioppo balsamico (Populus balsamifera), originario dell’America settentrionale le cui foglie, da giovani, emanano un tipico profumo.

Esemplari di pioppo nero (Populus nigra) a Dulwich Park (Londra)
Il pioppo bianco
Il pioppo bianco (Populus alba) ha foglie simili a quelle dell’acero, lunghe fino a 10 cm con 3-5 lobi. Le giovani foglie sono di un verde-grigio e pelose, mentre a maturità sono verde scure e lisce nella pagina superiore e rimangono pelose in quella inferiore. La corteccia è grigia, fessurata e più scura alla base. A primavera gli amenti maschili sono rossi e quelli femminili verdi. Può avere altezza variabile a seconda delle condizioni di crescita, tra i 20 e i 40 m. La chioma nella specie Populus alba è a colonna espansa, mentre nella varietà pyramidalis è colonnare stretta.
Il suo habitat naturale sono le zone di pianura e collina, specie lungo i fiumi e tollera anche suoli argillosi, dove prospera bene. La specie è coltivata oltre che a scopo ornamentale anche per produrre legna, molto economica visto lo sviluppo rapido. Il legno non è molto resistente e viene usato per imballaggi ma è importante per la produzione della carta.

Dettaglio del tronco di un pioppo bianco (Populus alba)
Il pioppo nero
Il pioppo nero (Populus nigra) si distingue leggermente per le foglie dalla punta aguzza e liscia, priva di dentellature, e con una forma più ovale o triangolare. Il suo legno non è particolarmente pregiato e viene usato nell’industria cartaria, nella produzione di mobili e fiammiferi e di carbone.

Un esemplare solitario di pioppo nero
Il pioppo cipressino
Pioppo cipressino è il nome comune che si dà a una varietà del pioppo nero, il Populus nigra var. italica, anche se per alcuni più che una varietà sarebbe da considerarsi una sottospecie, cioè con caratteristiche peculiari che lo differenziano maggiormente dalla specie. In realtà la differenza principale è nella sua chioma: come dice il nome, ha uno sviluppo strettamente colonnare, simile a quello del cipresso. Particolarmente diffuso in Lombardia, è coltivato spesso come pianta ornamentale lungo i viali che conducono a ville rurali o cascine.
Il pioppo tremulo
Il pioppo tremulo (Populus tremula) è più adatto a zone di alta collina o montagna. Vegeta bene in pieno sole ma tollera anche la mezz’ombra (ma non la copertura di altre piante o edifici). Anch’esso è un albero vigoroso e dalla crescita veloce, ma raggiunge altezze più contenute (20 m). Esiste anche la cultivar ‘Pendula’, dal portamento della chioma pendulo. A differenza degli altri pioppi, predilige terreni acidi (pH ideale 5-6,5). Il nome comune si riferisce al fatto che le sottili foglie tremano anche alla brezza più leggera.
La coltivazione
A prescindere dalle varie specie, in genere la pianta necessita di esposizioni ben luminose in pieno sole. Alcune specie (come quello bianco e quello grigio), vivono anche lungo le coste con venti salini. Molto rustici, i pioppi tollerano inverni rigidi e tutte le specie prediligono esposizioni in pieno sole, e non tollerano la copertura di altre piante o edifici. Prosperano in ogni tipo di terreno, meglio se umido ma non impregnato d’acqua. Il pioppo bianco e quello grigio sono più resistenti alla siccità.
Avversità e malattie
Il pioppo è soggetto ad attacchi fungini (armillaria e ruggine) e di fitofagi come coleotteri e bruchi, che si nutrono delle foglie o scavano la corteccia.