Le piante erbacee sono tutte le specie vegetali prive di parti lignee, in particolare con il fusto non lignificato. Queste piante vengono comunemente chiamate “erba” con un aggettivo che caratterizza ognuna in maniera più specifica.
Un tipo particolare di questa categoria di piante sono le erbe aromatiche, di cui si utilizzano i fusti o le foglie in cucina; non tutte le piante aromatiche però sono erbe, infatti ad esempio il rosmarino è un arbusto.
Un’altra tipologia importante sono le erbe medicinali o erbe officinali, piante che hanno proprietà curative riconosciute, utilizzate sia per la fitoterapia sia in medicina tradizionale.
Molte di queste piante sono spontanee (specie endemiche) soprattutto quelle appartenenti al genere delle Composite o Asteraceee, e si trovano in natura (ad esempio l’achillea, l’assenzio, la borragine).
Piante erbacee – Nomi e classificazione
L’elenco completo delle piante erbacee esistenti è praticamente infinito, ma esse si possono dividere in categorie per classificarle e conoscere meglio le più comuni. Nella sezione Giardino potete trovare un elenco abbastanza esaustivo nella sottosezione Piante erbacee.
Quelle coltivate per produrre materie prime destinate alla trasformazione industriale vengono definite piante industriali: sono piante commestibili come i cereali (mais, orzo, riso) e le oleose (soia, girasole, arachide) oppure piante da fibre tessili (canapa, cotone, lino) e aromatiche (lavanda, menta), ma anche il tabacco.
Le piante erbacee officinali sono quelle caratterizzate da un fitocomplesso (insieme di sostanze contenute nella pianta) di principi attivi utili a livello terapeutico, e vengono sfruttate come rimedi naturali per diversi disturbi, ma anche utilizzate per produrre farmaci veri e propri: sono piante comuni come il tè, il caffè, il finocchio, la liquirizia, la malva, e altre diventate più note negli ultimi anni come il ginseng e l’echinacea.
Esistono poi piante erbacee appartenenti alla categoria delle Leguminose (piselli, fagioli, lenticchie) e da fiore (achillea, campanula, papavero).
Molte di queste sono commestibili e si trovano anche selvatiche in natura, anche se bisogna fare attenzione a non confonderle con piante velenose che possono avere aspetto simile. Esempi di piante erbacee usate soprattutto per arricchire le insalate sono il tarassaco, la malva e l’acetosa.

L’echinacea è un’erbacea officinale
Piante erbacee perenni
La maggior parte sono annuali, ma non sono rare quelle perenni o biennali che, dopo l’appassimento della parte aerea, rinascono l’anno successivo grazie alla sopravvivenza della radice in stato quiescente durante l’inverno (gemme basali).
Molte delle verdure che consumiamo quotidianamente sono piante erbacee perenni, come ad esempio: cicoria, crescione,erba cipollina, ortica, rucola.